[Gutenberg 47566] • Il Comento alla Divina Commedia, e gli altri scritti intorno a Dante, vol. 3

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Authors
Boccaccio, Giovanni
Publisher
Forgotten Books
Tags
1265-1321. divina commedia , dante alighieri
ISBN
9780282197377
Date
2019-01-17T00:00:00+00:00
Size
0.29 MB
Lang
it
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Excerpt from IL Comento Alla Divina Commedia, Vol. 3: E Gli Altri Scritti Intorno a Dante

Dice adunque nella prima parte cosi: Quel color, che vilt�, cio� la palidezza, di fuor, cio� nel viso, mi pinse, Veg gendo il duca mio tornare in volta. Estimava l'autore che i demoni, per le parole di Virgilio, dovessono liberamente dar loro l'entrata, si come gli aveano i demoni superiori lasciati scendere gi� per quelle medesime parole; ma, poi che vide Vir gilio aver parlato invano e senza alcuno efi'etto, quasi come vinto tornare in volta, invili l'autore, temendo non gli convo nisse tornare indietro. E quando il cuore per alcuna passione invilisce, ogni vigore esteriore ricorre a lui, e perci� conviene che quelle cotali parti esteriori rimangano palide; la qual pa lidezza vuole l'autor mostrare qui essere stata cagione di ri strigner dentro il colore acceso, il quale Virgilio oltre all'usato avea nel viso, per la turbazion presa: e questo, accioche il suo sembiante turbato non fosse cagione all'autore di temere pi� che bisogno non era. E per� dice: Pi� tosto che fatto non avrebbe, dentro da s�, il suo nuovo, cio� nuova mente venuto per la turbazion presa, ristrinse mostrandosi meno turbato che non era.

E quinci segue, e discrive un atto di Virgilio, nel quale Virgilio, ancora in conforto dell'autore, si sforza di dimostrare d'aspettare che venga chi 'l faccia venire al di sopra della sua impresa, e dice: Attento si ferm�, com'uom ch'ascolta nelle quali parole si pu� comprendere Virgilio dovere immaginare quivi non dover venire il divino aiuto senza farsi alquanto sentir di lontano; e perci� si mise, oltre a questo, ad ascoltare, per Che l'occhio nol potea menare a lungo discernendo; e di scrive la cagione: Per l'aer nero cio� tenebroso, per lo non esservi alcuna luce, percioch� l'aere di sua natura non � d'alcun colore comprensibile dagli occhi nostri, e per la nebbia folta cio� spessa, la qual surgeva del padule.

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