Tormenta

Una storia di violenza domestica, violenza sui bambini e sulle donne: non c'è segreto più difficile da raccontare. Wade e Rolfe Whitehouse sono fratelli, cresciuti insieme a Lawford (New Hampshire), quasi al confine col Canada, una cittadina in cui l'inverno dura da novembre a maggio e la rigidità del clima si somma alla povertà, alla mancanza di prospettive, alle difficoltà affettive.

Tra i due fratelli però c'è una differenza fondamentale. Rolfe ha saputo staccarsi da quel mondo chiuso e asfittico, ha studiato e insegna a Boston. Wade invece è rimasto prigioniero di Lawford e della vita insieme monotona e precaria dei suoi abitanti maschi: la violenza paterna, subita nell'infanzia, è diventata un dolore sordo, profondo, che lo perseguita costringendolo a improvvisi scoppi d'ira, a comportamenti irrazionali. Per questo viene abbandonato dalla moglie, per questo perde la figlia, affidata dopo il divorzio alla madre.

Tocca a Rolfe quindi prendere un giorno la penna in mano per raccontare, con pretesa obiettività di storico, lo "strano comportamento criminale" del fratello: lo fa con un tono freddo e pacato, senza dimenticare i dettagli più dolorosi e penosi, anche quelli che lo riguardano in prima persona.

Ma Tormenta non è soltanto un libro di forte denuncia, che si inserisce in una tradizione di realismo sociale ben viva in America. Dietro la maschera dell'obiettività scientifica, Banks dona a Rolfe la sensibilità del grande narratore. E la vicenda delittuosa di Wade si trasforma in un romanzo di crescente tensione, la storia di una vita che precipita, cieca e infelice, verso il proprio destino.