La danza della peste

Le due principali cause di mortalità oggi, all’inizio del XXI secolo, sono gli infarti e gli ictus. Una dimostrazione del più grande trionfo dell’umanità: fino a qualche decennio fa, la maggior parte delle persone non viveva abbastanza a lungo da morire di arresto cardiaco. Cadeva semmai sotto i colpi di una serie di malattie infettive che eliminava i giovani o spazzava via intere popolazioni nel corso di pandemie catastrofiche.

L’epidemia di Covid-19 ci sta ricordando in maniera terribile che la nostra vittoria contro le infezioni è tutt’altro che conclusa e che, con grande probabilità, non lo sarà mai. Il ciclo crescita della popolazione-pandemia-ripresa non è certo violento come in passato, ma è ancora tra noi. Nel corso dell’ultimo secolo sono emerse molte più malattie infettive di quante ne siano state eradicate. E il coronavirus ha messo in luce gli immensi costi derivanti dall’essere costretti ad affidarsi a una delle più antiche risposte alle infezioni: tenersi a distanza.