[Love&Hate 01] • Un Bellissimo...rompiscatole

Jessica Rosati, per gli amici “Jess” è una ragazza come tante che vive a Milano, dove condivide l’appartamento con Serena, l’amica di sempre. Jess ha ventidue anni frequenta l’università, lavora in un pub per pagarsi gli studi e ha degli amici un po’ fuori di testa ed incasinati ma che le vogliono un gran bene. Ha una situazione familiare alquanto complicata, l’ha cresciuta sempre e solo la madre mentre il padre è sparito dalla sua vita quando lei aveva soli cinque anni e da allora non ha avuto più sue notizie. A causa di questa mancanza, ha sempre avvertito un vuoto dentro di sé che non è riuscita a colmare inoltre, questo senso di abbandono che si porta dietro le ha creato non pochi problemi con gli altri, in modo particolare con il genere maschile. E’ estremamente diffidente e chiusa in sé stessa ma un giorno incontra Daniele, un ragazzo bello ed affascinate con il quale inizia una storia. Ma Daniele non è esattamente come sembra… E poi c’è lui: Francesco Mancini o come lo chiama lei, Mancini l’odioso. E’ il suo insopportabile vicino di casa. Battibecchi, litigi e battutine pungenti…Jess e Francesco sembrano non sopportarsi affatto e si scontrano praticamente tutti i giorni. Ma tutta questa antipatia nasconderà dell’altro?

(…) Non ce la faccio più a stare qui acquattata. Ma quando si decide a togliersi dai piedi? “Ehi, ti ho vista, sai?” Non sei troppo grande per giocare a nascondino?” Cazzarola! Mi ha vista. Figure di merda della giornata? Finora sono arrivata a quota tre e sono appena le due di pomeriggio. “Beh io… Ehm…”, farfuglio qualcosa di incomprensibile. “Non devo darti spiegazioni”, sbotto infine e stizzita faccio per andar via. “Non hai bisogno di spiarmi, se hai tutta questa voglia di guardarmi puoi farlo benissimo senza che ti nasconda”, mi fa l’occhiolino e abbozza uno di quei suoi sorrisi impertinenti. Ma quanto è sfacciato questo tizio? Sento le guance infuocate , non so se è per la rabbia o per l’imbarazzo che sto provando in questo preciso istante. “Se volessi guardare qualcuno, non fisserei di certo te con tutti i bei ragazzi che ci sono in giro!”, gli rispondo soddisfatta. Mi fissa, il suo sguardo è impertinente e furbo come al solito. “ Sì, ma intanto guardi me”. Cosa? Ma quanto è pieno di sé questo tipo? Ci rendiamo conto di quanto sia sproporzionato il suo ego? Devo mettere fine a questa conversazione, basta.