Le rose del ventennio
- Authors
- Carlo, Fusco Gian
- Publisher
- Sellerio
- ISBN
- 9788838915840
- Date
- 1958-01-01T00:00:00+00:00
- Size
- 0.13 MB
- Lang
- it
Uno strano destino - ma non insolito in un paese di poca memoria come Sciascia diceva essere il nostro -, coinvolge la fortuna letteraria di Gian Carlo Fusco. Scrittore apprezzato dai molti che l'abbiano letto, giornalista di memorabili cronache, fu un personaggio dalla vita di avventure e favolosa che importava nella Roma intellettuale e mondana degli anni del dopoguerra e della dolce vita modelli esistenziali alla Gabin, alla Genet, alla Prévert. Il suo nome non compare nelle enciclopedie e nelle storie della letteratura. Eppure, tre dei suoi libri almeno, Duri a Marsiglia, Guerra d'Albania, e questo Le rose del ventennio (pubblicato per la prima volta alla fine degli anni Cinquanta), sono di quelli dotati del potere di incidere, con l'efficacia del proverbiale, ricordi deliziosi e deliziati, che la vita quotidiana risuscita di continuo nonostante il passare del tempo e per quanti cambiamenti trascorrano negli ambienti e nella storia. Simile in questo destino e in questa facoltà rievocativa ad un altro importante personaggio della satira del costume, il disegnatore Novello che usava la vignetta come Fusco usa la parola, a lasciare emergere, senza eccessi e senza declamazioni, quanto di universalmente comico vi era nell'italietta degli anni e dei miti intorno al fascismo. «Nelle sue pagine - ricordava Giovanni Arpino - Fusco scavava sempre un ritratto, un carattere, una figurina che costituisce il micidiale esemplare dei tempi». Nelle Rose del ventennio i micidiali esemplari sono del tempo del fascismo - indimenticabili il Mussolini che sfoglia e maltratta con le labbra le rose con cui le dirigenti dei Fasci femminili gli presentano omaggio, l'ingrassato di anni e di parole D'Annunzio al Vittoriale, il povero Aimone di Savoia re di Croazia -, figurine che scorrono a fare una specie di storia intima del regime di antologica efficacia.