Ricordati Di Noi
- Authors
- Quinn, Emma
- Publisher
- Emma Quinn
- Date
- 2019-06-19T00:00:00+00:00
- Size
- 0.22 MB
- Lang
- it
«Hai un buon sapore» sussurrai. «Di fragole e crema. Ne voglio ancora.»
È lui , realizzai sconvolta. È davvero lui, Jake Nowak.
Ritornai indietro di tredici anni, a quel giorno sulla spiaggia quando quasi gli confessai i miei sentimenti, proprio prima che lui mi dicesse di essere in partenza.
Non era tornato compiuti i diciotto anni e non mi ero certo aspettata che lo facesse. Credevo che non l’avrei più rivisto… eppure era lì, a Los Angeles, ed era il mio capo. Ma che diavolo stava succedendo?
Iniziò a parlare ma non riuscivo a sentirlo, ero troppo impegnata a mangiarmelo con gli occhi. Era sempre stato un bel ragazzo ma quello che vedevo non aveva niente a che fare con la sua versione adolescenziale: era muscoloso, dall’aria solida e la barbetta gli dava quell’aria incredibilmente sexy.
Il battito accelerò, il cuore mi batteva talmente velocemente che temetti di svenire. Se avessi dovuto affrontare Jake ogni giorno, tutto ne avrebbe risentito, specie al pensiero che avremmo potuto…
I suoi occhi incrociarono i miei e smise di parlare. Rimase lì, paralizzato, con un sorrisino.
Mi ha riconosciuta.
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Nonostante le differenze tra noi, io e Jake eravamo grandi amici.
Io ero una timida nerd da liceo, lui giocava a football.
Tutte le cheerleader erano ai suoi piedi.
Poteva avere qualsiasi ragazza volesse perché era Jake Nowak, popolare e socievole. Io invece ero Laura Peterson, una perfetta sconosciuta.
Eppure speravo comunque che mi considerasse. Che mi volesse bene. Che mi proteggesse.
Invece mi lasciò e non fece più ritorno.
Sono passati tredici anni, non sono più la stessa persona. La ragazza dai capelli elettrici è sparita, ho cambiato me stessa e il mio aspetto. Ora sono più sicura e concentrata sulla mia carriera.
Fino a quando Jake non è tornato nella mia vita, sconvolgendola come un uragano.
Alto. Enorme. Più sexy che mai.
Credevo che il destino ci avesse concesso una seconda possibilità, ma lui non mi aveva riconosciuto.
Cosa ben peggiore, era diventato un bamboccio arrogante, convinto di potermi dare ordini solo perché era il mio capo.
E adesso crede che voglia andare a letto con lui.
Anche se una volta l’avevo amato, non avrei mai più provato quei sentimenti per quest’uomo.
E allora perché sono qui, sola con lui dopo tutti questi anni, a fissargli le labbra come una ragazzina eccitata?