Pancia d'asino
- Authors
- Andrea Abreu
- Publisher
- Ponte alle Grazie
- Date
- 2021-09-29T21:00:00+00:00
- Size
- 0.64 MB
- Lang
- it
Come un gatto. Isora vomitava come un gatto. Hukhukhuk e il vomito precipitava dentro la tazza del water per essere poi risucchiato dall’immenso sottosuolo dell’isola. Gli capitava due, tre, quattro volte a settimana. Mi diceva mi fa malissimo qui, e s’indicava un punto in mezzo, propio sullo stomaco, col suo dito grosso e scuro, l’unghia che sembrava rosicchiata da una capra, e vomitava come un altro si lava i denti. Tirava lo sciacquone, abbassava la tavoletta e con la manica del maglione, quasi sempre un maglione bianco a disegnini di cocomeri coi semi neri, si puliva le labbra e continuava. Continuava sempre.
Prima non lo faceva mai davanti a me. Mi ricordo il giorno che la vidi vomitare per la prima volta. Eravamo alla festa di fine anno, a scuola, e c’era una montagna di roba da mangiare. La mattina l’avevamo sistemata sui banchi tutti riuniti, in classe, con sopra la carta da festa di compleanno. C’erano patatine, snek, cips, creker, emenems, senduiccini, ciambelle, meringhe, fanta, clipper, sevenap, succhini di ananas, succhini di mela. Poi ci mettemmo a giocare agli ubriachi, lì in classe, barcollando insieme, col braccio una sulla spalla dell’altra, come due mariti che hanno fatto le corna alle mogli e poi si sono pentiti.