1 Carrelli riceve il telegramma alle ore 11 del 26 marzo. La prima lettera arriva lo stesso giorno alle 14, mentre la seconda gli verrà recapitata l’indomani mattina.
2 Come se non bastasse – stando alle parole di Leonardo Sciascia – «il 22 gennaio aveva chiesto alla madre che al fratello Luciano facesse ritirare dalla banca la sua parte del conto e gliela mandasse tutta». (L. Sciascia, op. cit.)
3 Ibidem.
4 Recita la missiva: «Egli fu sempre savio ed equilibrato e il dramma della sua anima o dei suoi nervi sembra dunque un mistero. Ma una cosa è certa, e l’attestano con grande sicurezza tutti gli amici, la famiglia, ed io stessa che sono la madre: non si notarono mai in lui i precedenti clinici o morali che potrebbero fare pensare al suicidio; al contrario, la serenità e la severità della sua vita e dei suoi studi permettono, anzi impongono di considerarlo soltanto come una vittima della scienza».
5 L. Sciascia, op. cit.
6 Questa dichiarazione è stata raccolta dal giornalista locale Oreste Mottola.
7 Leandro Castellani, Dossier Majorana, Fabbri, Milano 1974.
8 In seguito Pelizza risulterà completamente estraneo ai fatti.
9 Ezio Clementel era presidente del Comitato nazionale per l’energia nucleare.
10 Secondo Pelizza, Majorana avrebbe vissuto oltre i novant’anni e sarebbe stato sepolto nel cimitero del convento dove aveva trovato rifugio.