Ludwig Binswanger a Aby Warburg,
28 dicembre 1925

Caro Fessore1!

Mia moglie e io siamo rallegrati del Suo dettagliato rapporto autobiografico, tanto più che ha un’aria così lieta. Naturalmente, ciò che più ci rende felici è il Suo seminario. È una cosa adatta a Lei e i giovani ne trarranno profitto. Congratulazioni per il completamento dell’edificio; La ringraziamo di cuore per il recente invito. Quest’anno sono talmente occupato, che Lei dovrà concedermi di rimandare ancora la decisione se e a quale conferenza potremo venire. Dato che entrambe le conferenze mi interessano allo stesso modo, devo far dipendere dalle costellazioni esterne quando potremo venire. Naturalmente il Suo contributo ha il valore affettivo più importante. In ogni caso Le darei notizie entro la fine di marzo. Ciò che mi scrive dello sviluppo del Suo lavoro mi ha interessato molto. Questo tracciare un arco all’indietro, che allo stesso tempo significa sempre una tensione in avanti, mi pare sia la cosa più bella nella carriera del sapiente. Quanto alla Sua salute, sembra che si possa essere del tutto soddisfatti. Invidio intensamente Max per i suoi studi presso Jaeger; Frede saprà certamente ciò che fa.

Della mia grande creatura intellettuale2 si può segnalare che recentemente mi ha scritto Springer, dicendomi che ne possiede ormai appena sessanta esemplari (di 1200) e che per la fine del 1926 sarà probabilmente necessaria una ristampa. Un’altra piccola creatura intellettuale apparirà nella Festschrift per il settantesimo compleanno di Freud: Esperienza, spiegazione e comprensione nella psicoanalisi3. Al momento sto lavorando alle tesi per la conferenza di Groningen su Comprendere e spiegare4; una questione molto difficile e carica di responsabilità! Alla fine di febbraio avremo una riunione della Società Svizzera di Psichiatria, alla quale dovrò contribuire, in quanto presidente, probabilmente con qualcosa su Linguaggio e pensiero5. Le creature fisiche stanno bene, a parte gli attacchi di influenza, Didi ha avuto la febbre alta fino a ieri, oggi sfebbrato, era felice della Sua magnifica spugna. Non ho potuto rinunciare al piacere di consegnargliela io stesso, era il momento giusto. Grazie mille da parte dei genitori! Boby sta leggendo molto, ma senza esagerare. Mi sorprende sempre con quanta facilità tutto gli entri in testa. Ora stiamo leggendo insieme l’Iliade, incominciando dallo scudo6, del quale non smetto mai di stupirmi. Boby e Butzi7 sono a sciare nella Foresta Nera. Per Natale mia moglie ha preparato con i bambini e degli amici una recita, con la musica e ventidue partecipanti, tutto di getto, perché proveniente da un’unica mano. Ha avuto un grande successo, Hilde e Maria sono state estremamente commoventi. Il signor Meyer (Parkhaus) sta un po’ meglio, sembra che da tempo ci siamo lasciati l’apice alle spalle, ha passato un bel Natale in famiglia, anche se è ancora nell’«edificio con le celle»8. Spero che ritorni a essere più calmo. La signora Bodmer sta facendo ulteriori progressi, cosicché esteriormente si nota di meno la sua malattia; per quattordici giorni si è vestita da sola, mangia a tavola. Come vicecapoinfermiera la Schwexe9 è veramente eccellente. La capoinfermiera di Villa Maria è molto più adatta lì che non a Villa Tannegg. Entriamo nell’anno nuovo con tredici pazienti in più del 1924-1925 e ventitré in più del 1923-1924. Con mio grande rincrescimento, il 1° aprile se ne va Benda, per lavorare per un po’ di tempo per conto suo. Ho un sostituto (tedesco) che sembra essere molto piacevole: figlio di un ufficiale, molto portato per la musica e allievo di Jung.

Io e mia moglie, che La saluta cordialmente, saremmo molto lieti se questa volta potessimo riuscire a venire ad Amburgo. Avrà certamente saputo che Embden è stato di passaggio qui da noi. Naturalmente, in quelle poche ore abbiamo avuto molte cose da raccontarci.

Per oggi può bastare. Sa che tutti noi facciamo a Lei e alla Sua cara signora i migliori auguri per il nuovo anno. Se dovesse andare di nuovo a Baden-Baden, potremmo rivederci lì. Nel frattempo saluto cordialmente Lei e la Sua consorte.

Con l’affetto di sempre,

Suo Ludwig Binswanger.