6840 kHz

Taipei, Keelung Road, International Building,cinque minuti fa

Il primo impulso doveva partire da un server sull’isola di Taiwan, più precisamente da una suite dell’International Building in Keelung Road a Taipei. In quel momento le finestre dell’edificio lasciavano passare gli ultimi raggi di sole e l’uomo, che batteva sulla tastiera, non vedeva l’ora di finire, per poter raggiungere le ragazze dagli occhi a mandorla e il dirty Martini che lo stavano aspettando insieme al piatto di ostriche Fines de Claire.

Stava per inviare un semplice impulso elettrico.

La metà della cifra con sei zeri a seguire gli era stata pagata in anticipo, con accrediti puntuali sui suoi dieci conti correnti sparsi per i paradisi fiscali. Quel giorno era giunta anche la cassa che aveva al suo interno una radio a onde corte, tecnologia antichissima se paragonata alla sua di pirata informatico ma, proprio perché così antica, in grado di non lasciare traccia. Sarebbero giunte voci, o meglio numeri dalla provenienza e dal significato sconosciuto. Sarebbe stato come comunicare con l’Aldilà, impossibile senza un medium. E lui quel medium l’aveva ed era nella stessa cassa, in un piccolo pacco, tecnologia ancora più antica: un quaderno e una matita. E dentro il quaderno numeri in una griglia. Numeri per convertire numeri, per spiegare le voci dall’etere, per generare codici.

Davvero non immaginava cosa stava per fare.

Prese i pezzi della ricevente/trasmittente e la montò. Nel pacco trovò una busta sigillata in ceralacca rossa timbrata con l’immagine della testa di un puledro, la aprì: ‘6840 kHz’ era scritto a pennarello viola su una carta strappata in un angolo.

Le istruzioni erano nella sua testa: generare e inviare il codice sblocco per rendere inoffensivi i sistemi di sicurezza delle più importanti compagnie telefoniche del mondo. Doveva entrare in contatto simultaneo con tutti i telefoni cellulari posseduti dall’intera umanità. Un semplice impulso elettrico sarebbe giunto nello stesso istante alla maggior parte degli esseri umani sulla Terra.

Una telefonata. Solo una.

Era una sfida eccitante, e poi i soldi erano davvero tanti, già accreditati.

Si faceva chiamare Baal,1 veniva da un arcipelago caraibico dalla storia tormentata e aveva 66 legioni di diavoli in missione: hacker sparsi per gli infiniti oceani della Rete, con la capacità di entrare e uscire dai server segreti seminati per il mondo, e in grado di sparire improvvisamente come atolli vulcanici.

Non sapeva per quale industria, impresa, servizio segreto o governo stava lavorando, ma soprattutto quello che non sapeva ancora era che l’impulso avrebbe cambiato la sua vita, e quella di tutti gli esseri umani, per sempre.