La penuria di spazio nelle prigioni russe era tale che, nel 1925-26, soltanto il 36 per cento delle condanne poté essere eseguito.
Gustav Lebon, La psychologie des foules (1895), cap. 2, menziona il peculiare disinteresse delle masse. [Trad. it. Psicologia delle folle, Longanesi, Milano 1980, ndr]
L’analisi della propaganda di guerra, fatta da Hitler in Mein Kampf (libro I, cap. 6), sottolinea l’aspetto commerciale della propaganda e usa l’esempio della pubblicità per il sapone. Essa è stata generalmente sopravvalutata, mentre si è trascurato il capitolo infinitamente più importante sulla propaganda e l’organizzazione.
Eric Vōgelin, The Origins of Scientism, in «Social Research», dicembre 1948.
Nei Tischgespräche Hitler accenna più volte di voler raggiungere «una condizione in cui ognuno sappia che vive e muore per la conservazione della sua specie» (p. 349). V. anche p. 347: «Una mosca depone milioni di uova, che periscono tutte. Ma le mosche rimangono».
A parte i milioni di persone trasportate nei campi di sterminio, i nazisti si cimentarono di continuo in nuovi piani di colonizzazione, trasferendo gruppi di tedeschi dalla Germania o dai paesi occupati nei territori dell’est. Ciò rappresentò naturalmente un grave ostacolo per le operazioni militari e lo sfruttamento economico. Per le numerose discussioni su tali problemi, e il costante contrasto fra l’amministrazione civile tedesca dei territori occupati dell’est e la gerarchia delle SS, v. specialmente il vol. XXIX di Trial of theMaior War Criminals , Norimberga 1947.
Bettelheim osserva che le guardie dei campi assumevano verso l’atmosfera di irrealtà un atteggiamento simile a quello dei detenuti.
Agostino, De Civitate Dei, 12, 20.