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Abstract
Umberto Eco
Frontespizio
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PREFAZIONE
ARTE E BELLEZZA NELL’ESTETICA MEDIEVALE
1. Introduzione
2. La sensibilità estetica medievale
2.1. Gli interessi estetici dei medievali
2.2. I mistici
2.3. Il collezionismo
2.4. Utilità e bellezza
2.5. La bellezza dei mostri
3. Il bello come trascendentale
3.1. La visione estetica dell’universo
3.2. I trascendentali. Filippo il Cancelliere
3.3. I commenti allo Pseudo-Dionigi
3.4. Guglielmo d’Alvernia e Roberto Grossatesta
3.5. La Summa fratris Alexandri e Bonaventura
3.6. Alberto Magno
4. Le estetiche della proporzione
4.1. La tradizione classica
4.2. L’estetica musicale
4.3. La scuola di Chartres
4.4. L’homo quadratus
4.5. La proporzione come regola artistica
5. Le estetiche della luce
5.1. Il gusto del colore e della luce
5.2. Ottica e prospettiva
5.3. La metafisica della luce: Grossatesta
5.4. Bonaventura
6. Simbolo e allegoria
6.1. L’universo simbolico
6.2. L’indistinzione tra simbolismo e allegorismo
6.3. La pansemiosi metafisica
6.4. L’allegorismo scritturale
6.5. L’allegorismo enciclopedico
6.6. L’allegorismo universale
6.7. L’allegorismo artistico
6.8. Tommaso e la liquidazione dell’universo allegorico
7. Psicologia e gnoseologia della visione estetica
7.1. Soggetto e oggetto
7.2. L’emozione estetica
7.3. Psicologia della visione
7.4. La visione estetica in Tommaso
8. Tommaso e l’estetica dell’organismo
8.1. Forma e sostanza
8.2. Proportio e integritas
8.3. Claritas
9. Sviluppi e crisi di una estetica dell’organismo
9.1. Ulrico di Strasburgo, Bonaventura e Lullo
9.2. Duns Scoto, Ockham e l’individuo
9.3. I mistici tedeschi
10. Teorie dell’arte
10.1. La teoria dell’ars
10.2. Ontologia della forma artistica
10.3. Arti liberali e arti servili
10.4. Le arti belle
10.5. Le poetiche
11. L’invenzione artistica e la dignità dell’artista
11.1. L’infima doctrina
11.2. Il poeta theologus
11.3. L’idea esemplare
11.4. Intuizione e sentimento
11.5. La nuova dignità dell’artista
11.6. Dante e la nuova concezione del poeta
12. Dopo la Scolastica
12.1. Il dualismo pratico medievale
12.2. Le strutture del pensiero medievale
12.3. L’estetica di Niccolò Cusano
12.4. L’ermetismo neoplatonico
12.5. Astrologia verso provvidenza
12.6. Simpatia verso proportio
12.7. Talismano verso preghiera
12.8. L’estetica come norma di vita
12.9. L’artista e la nuova interpretazione dei testi e del mondo
12.10. Conclusioni
IL PROBLEMA ESTETICO IN TOMMASO D’AQUINO
Introduzione alla presente edizione
1. Il problema estetico nella cultura medievale
1.1. La storiografia
1.2. La sensibilità estetica medievale
1.3. Tommaso d’Aquino
1.4. Possibilità di un piacere estetico
1.5. Piano della ricerca
2. Il Bello come trascendentale
2.1. Posizione del problema
2.2. La visione estetica delle cose
2.3. I testi di Tommaso d’Aquino
2.4. Le interpretazioni moderne
2.5. Il Bello come trascendentale nella tradizione filosofica del XIII secolo
2.6. Conclusione
3. Funzione e natura della visio estetica
3.1. Posizione del problema
3.2. I testi medievali
3.3. I testi tomisti
3.4. La visio estetica
3.5. L’intuizione intellettuale in Tommaso
4. I criteri formali del Bello
4.1. I testi
4.2. Precisazioni sul concetto di forma
4.3. La proportio: dati storici
4.4. La proportio in Tommaso d’Aquino
4.5. L’integritas
4.6. La claritas: dati storici
4.7. La claritas in Tommaso d’Aquino
4.8. Conclusione
5. Problemi concreti e applicazione dei principi
5.1. La bellezza del Figlio
5.2. La bellezza dell’uomo
5.3 La bellezza della musica
5.4. Giochi e poesia giocosa
5.5. La visione simbolica
5.6. Metafora e allegoria nella Bibbia e nelle opere poetiche
5.7. Il parabolismo didascalico
5.8. La poetica tomista
6. La teoria dell’arte
6.1 Arte e invenzione
6.2. Consistenza ontologica della forma artistica
6.3. Specificità estetica della forma artistica
6.4. Sulla possibile autonomia delle arti belle
6.5. L’equivoco dell’autonomia dell’arte
6.6. Conclusioni
7. visio estetica e il giudizio
7.1. Funzione della visio estetica
7.2. Natura della visio estetica
8. Conclusioni
DALL’ALBERO DI PORFIRIO AL LABIRINTO ENCICLOPEDICO
1. L’albero
2. L’enciclopedia
2.1. Plinio e il modello dell’enciclopedia antica
2.2. Le enciclopedie medievali
2.3. Tra Rinascimento e Seicento, verso il Labirinto
2.4. Il Cannocchiale di Tesauro
2.5. Wilkins
2.6. Leibniz
2.7. L’Encyclopédie
2.8. Labirinti
METAFORA E CONOSCENZA NEL MEDIOEVO
1. Difficoltà della ricezione di Aristotele
1.1. La metafora in Aristotele
1.2. L’Aristotele Latino
1.3. Poetica: il commento di Averroè e la traduzione di Ermanno
1.4. Poetica: la traduzione di Guglielmo di Moerbeke
1.5. Retorica: la traduzione di Ermanno il Tedesco
1.6. Retorica: Translatio Vetus (V) e traduzione di Guglielmo di Moerbeke (G)
1.7. Sfortuna medievale di Poetica e Retorica
2. Dalla metafora all’analogia entis
2.1. Poetiche e retorica
2.2. Riferimenti ed esempi nel pensiero filosofico
2.3. Metafora e allegorismo
2.4. La teologia simbolica dello Pseudo-Dionigi
2.5. L’analogia entis
2.6. Conclusione
SUL LATRATO DEL CANE (E ALTRE ARCHEOLOGIE ZOOSEMIOTICHE)
1. Gli animali dall’antichità al Medioevo
1.1. Anima, diritti e linguaggio delle bestie nell’antichità
1.2. La trasmigrazione del problema nel Medioevo
2. Latratus canis
2.1. Nomi e segni
2.2. L’influenza stoica: Agostino
2.3. L’influenza stoica: Abelardo
2.4. Lettura boeziana del De interpretatione 16a
2.5. Lettura tomista del De interpretatione 16a
2.6. Trascrivibilità e articolazione
2.7. Ancora Tommaso
2.8. Ruggero Bacone
LA FALSIFICAZIONE NEL MEDIOEVO
1. Semiotica della falsificazione
1.1. Doppi
1.2. Pseudo-doppi
1.3. Falsa identificazione
2. Difficoltà delle procedure di autentificazione nel Medioevo
2.1. Autentificazione a livello del supporto materiale del testo
2.2. Autentificazione a livello della manifestazione testuale
2.3. Autentificazione a livello del contenuto
2.4. Autentificazione in riferimento a dati di fatto
3. Tre categorie di falsa identificazione
3.1. Falsa identificazione forte
3.2. Falsa identificazione debole o presunzione di intercambiabilità
3.3. Pseudo-identificazione
4. Che cosa significa “sapere che”?
5. Verità storica, tradizione e auctoritas
6. Sulle spalle dei giganti
7. Tamquam ab iniustis possessoribus
8. Conclusioni
L’APOCALISSE DI BEATO
1. Apertissime
2. Vedere la Scrittura
3. Altre visualizzazioni impossibili
4. La Gerusalemme di Beato
5. Mille annos
6. L’inizio della storia
7. Gli eredi dell’Apocalisse
DANTE TRA MODISTI E CABALISTI
1. Il De vulgari eloquentia
2. Paradiso XXVI
PER UNA STORIA DELLA DENOTAZIONE
1. Da Mill a Peirce
2. Da Aristotele al Medioevo
3. Boezio
4. L’appellatio di Anselmo
5. Abelardo
6. Tommaso d’Aquino
7. La suppositio
8. Bacone
9. Duns Scoto e i modisti
10. Ockham
11. Dopo Ockham
12. Conclusioni
SU LULLO, PICO E IL LULLISMO
1. Il punto sull’Ars lulliana
2. Differenze col cabalismo
3. Gli alberi lulliani e la Grande Catena dell’Essere
4. La Revolutio alphabetaria di Pico
5. Il lullismo dopo Pico
USO E INTERPRETAZIONE DEI TESTI MEDIEVALI
1. La modernità di un paleotomista
2. Una lettura disinvolta
3. Dopo Art et Scolastique, l’apparizione della “poesia”
4. Il discorso poetico: Maritain verso Tommaso
5. Intuizione creativa verso intelletto agente
6. La lezione storiografica di De Bruyne
7. Il problema di un’intuizione intellettuale
RITRATTO DEL TOMISTA DA GIOVANE
1. Il cattolicesimo di Joyce
2. I tentativi giovanili
3. Integritas, proportio e claritas
4. L’epifania: dalla Scolastica al simbolismo
Appendice. Joyce e D’Annunzio
CONFERENZE, PREFAZIONI E ALTRI SCRITTI DIVULGATIVI
Dieci modi di sognare il Medioevo
Joyce e l’estetica isperica
Il libro di Lindisfarne
Riflessioni sulle tecniche di citazione nel Medioevo
Gli embrioni ad mentem Divi Thomae
Intervista a Tommaso d’Aquino
Lettura del Paradiso
Il Milione: descrivere l’ignoto
Dante e la lingua degli italiani
Sulle Très Riches Heures
Su Scolastica e strutturalismo
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
SOMMARIO
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