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Index
Introduzione
Parte prima - Dagli esordi alla seconda guerra mondiale
1. Dal velocipede alla bicicletta
Leonardo anticipatore del velocipede?
Milano, capitale del ciclismo
Gli artisti del pedale
La nascita dei campioni
Le prime classiche: il Giro di Lombardia e la Milano-Sanremo
Il Tour de France, prototipo della corsa a tappe
2. Il Giro dei pionieri
Il laboratorio del Giro 1909
Si parte: Milano-Padova-Ferrara-Bologna
In corsa lungo la penisola
Da Firenze al traguardo finale
Le edizioni prebelliche del Giro
La grande guerra
3. Il ciclismo tra le due guerre
La ripresa postbellica
Ciclismo non rima con fascismo
La donna in bicicletta: Alfonsina Strada
Allori e tragedia di Ottavio Bottecchia
I tre mattatori: Girardengo, Binda e Guerra
Il Giro ai tempi del duce
Il ciclismo dell’avvenire: Bartali e Coppi
Parte seconda - Il Giro di Torriani
1. Il ciclismo nell’Italia della ricostruzione
Vincenzo Torriani, professione: organizzatore
La reinvenzione del Giro
L’attentato a Togliatti e il trionfo di Bartali al Tour
Fausto Coppi dalla realtà al mito
Il terzo incomodo: Fiorenzo Magni
Cronisti e letterati delle due ruote
Il Giro al cinema e alla radio
2. Attrattive e creatività del Giro
I ruggenti anni cinquanta
Charly Gaul, lo scalatore aristocratico
Gastone Nencini, il “Leone del Mugello”
Ercole Baldini, il “Treno di Forlì”
1956: Giro a segno
Fiera del Giro, Girofestival e Cantagiro
La pubblicità, anima della sponsorizzazione
Il Processo alla tappa
3. Le sfide del Giro
Il Giro d’Europa
Le imprese impossibili
1961: l’edizione del centenario
Le doppiette di Anquetil e di Balmamion
I tre moschettieri: Adorni, Motta, Gimondi
Tutti contro il “Cannibale”
Moser, “Sceriffo” e atleta spaziale
Hinault, l’ultimo imperatore
Conclusione - L’eredità di Torriani
Postfazione - di Marco Torriani
Bibliografia del ciclismo
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