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Introduzione 7
Guido Barbujani risponde ad alcune domande su razze, genetica e biodiversità umana 15
Che cosa conteneva la legislazione antiebraica fascista del 1938?
Il colore nel razzismo fascista
L'espulsione dei professori ebrei dalle facoltà scientifiche durante il fascismo
«Tre, cinque, dieci volte mamme». Dal sessismo del primo Novecento alla procreazione della razza ita
Giulio de Benedetti e l'antisemitismo nell'Europa degli anni Venti e Trenta
Quando i cittadini tornarono paria: memoria e storia delle leggi razziste in Italia
La memoria del danno. Le leggi del 1938 nella storia della letteratura italiana
La Chiesa e le leggi razziali
La ricezione delle leggi razziali in Inghilterra 175
Storia, memoria e bibliografia delle leggi razziste in Italia
Indice dei nomi
L'emanazione della legislazione antiebraica nel 1938 da parte del regime fascista italiano costituì
Infatti, le parole in libertà lasciateci da Renzo De Felice sui «rapporti tra ebrei e fascismo» o su
debbono essere accantonate, sia perché i rapporti che potevano (possono) esistere sono solo quelli
(allora, ovviamente, "antisemitismo" non poteva significare né sterminio né legislazioni antiebrai
Nell'aprile 1932 Isacco Sciaky, esponente italiano del sionismo revisionista, scrisse al suo leade
possiamo affermare che le loro osservazioni non testimonino fatti e processi in corso.'
Ciò si verificò con particolare forza e visibilità nell'ambito persecutorio concernente gli ebrei st
Questa legge italiana quindi reagiva a misure similari disposte da altri paesi. E anch'essa dette or
L'articolo 24 dello Statuto albertino asseriva: «Tutti i regnicoli [...] sono uguali dinanzi alla le
ministro della Giustizia Arrigo Solmi segnalò a Mussolini l'opportunità della modifica il 27 agosto;
Questo suo carattere è stato spesso oggetto di critiche e negazioni, parziali o totalitarie. Il fatt
affermazione ebbe un'ampia circolazione nell'Italia degli anni Ottanta e Novanta; ancor oggi viene r
Va ricordato che nel gennaio 1937 il governo aveva assunto una posizione differente, approvando uno
Essa fu determinata da motivi politici, diplomatici e ideologici. Quanto a questi ultimi, va conside
fascismo, la necessità di mobilitare (con nuovi miti) le élites o i giovani, ecc.'s
Quando mi accinsi allo studio della società coloniale e del rapporto coloniale nella seconda metà de
in Italia e, per quanto riguarda la sola Etiopia, Richard Pankhurst.2
Sul tema del rapporto coloniale e del razzismo è stato per me fondamentale Albert Memmi.3
Ho anche apprezzato Frantz Fanon.4
Per il fenomeno razzista il saggio Razza e storia di Claude LéviStrausss
è l'analisi che maggiormente ha orientato la mia visione sul tema nelle sue diverse implicazioni.
Questi sono i prodromi della politica coloniale razzista fascista. Si giunge poi al 19 aprile 1937 c
Disposizioni del genere, per solito a mezzo di pubblici bandi, sono state emanate in tutti i territo
La memoria della discriminazione razziale è ancora presente tra gli ex sudditi sopravvissuti e talvo
e Alessandro Volterra.1°
Ritornando con la mente a quell'epoca mi domando: i governanti di allora, invece di attuare quella s
La parola d'ordine «tre, cinque, dieci volte mamme», una sorta di slogan che appare eccessivamente e
pubblicato sul periodico di Giuseppe Bottai «Critica fascista». Siamo dunque in piena campagna per
Proprio l'esame della stampa quotidiana e periodica rivela, però, quanto il fenomeno non avesse un a
per dirla con Santarelli, ossia la Prefazione del duce al volume di Riccardo Korherr, Regresso del
In ambedue le occasioni Mussolini lega la campagna demografica alla nozione di «razza», variamente d
e si definiranno «leggi razziste»6
Gli interventi del duce che, a posteriori, si prestano ad essere letti come un prodromo di ciò che a
Tornando agli anni Venti, è palese fino a qual punto i due testi mussoliniani segnino e vogliano seg
per ricondurla al tradizionale ruolo di «sposa, madre, sorella»: forniscono dei saldi punti di ori
Il discorso rispecchiava le modalità più tipiche dell'oratoria mussoliniana con l'uso, ad esempio, d
Dopo l'intervento del 1927, la cui importanza va anche oltre gli aspetti che abbiamo finora segnalat
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