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Sommario
Introduzione. Sul fenomeno dei lavori del cavolo
1. CHE COS’È UN LAVORO SENZA SENSO?
Perché un sicario della mafia non è un buon esempio di lavoro senza senso
Sull’importanza del fattore soggettivo, e sul perché si può presumere che chi crede di avere un lavoro senza senso in genere abbia ragione
Sul pregiudizio comune che i lavori senza senso siano perlopiù confinati nel settore pubblico
Perché i parrucchieri non sono un buon esempio di lavoro senza senso
Sulla differenza tra lavori in parte, perlopiù o semplicemente del tutto senza senso
2. QUALI SONO I TIPI DI LAVORO SENZA SENSO?
Le cinque principali categorie di lavori senza senso
Sulla multiforme complessità dei lavori senza senso
Una postilla sui lavori senza senso di secondo livello
Una nota finale con una breve ripresa della questione: è possibile avere un lavoro senza senso e non saperlo?
3. COME MAI COLORO CHE FANNO LAVORI SENZA SENSO DICONO REGOLARMENTE DI ESSERE INFELICI? (Sulla violenza spirituale, parte prima)
Su un giovane a cui apparentemente era stata affidata una sinecura e che comunque si è scoperto incapace di gestire la situazione
A proposito dell’esperienza della falsità e dell’inutilità che sta al centro dei lavori senza senso, e dell’idea che sia importante trasmettere questa esperienza ai giovani
Perché molti dei nostri fondamentali presupposti sulla motivazione umana risultano errati
Una breve digressione sulla storia del lavoro creato tanto per tenere occupato qualcuno, in particolare sull’idea di comprare il tempo degli altri
A proposito dello scontro tra etica del tempo e naturali ritmi di lavoro, e del rancore che suscita
4. CHE EFFETTO FA AVERE UN LAVORO SENZA SENSO? (Sulla violenza spirituale, parte seconda)
Perché avere un lavoro senza senso non è necessariamente sempre un gran male
Sulla tristezza dell’ambiguità e delle messinscene forzate
Sulla tristezza di non essere una causa
Sulla tristezza di non sentirsi in diritto di essere tristi
Sulla tristezza di sapere che si sta facendo del male
Coda: sugli effetti dei lavori senza senso sulla creatività umana, e sul motivo per cui i tentativi di farsi valere creativamente o politicamente contro l’occupazione priva di scopo possono essere considerati una forma di guerra spirituale
5. COME MAI I LAVORI SENZA SENSO STANNO PROLIFERANDO?
Una breve digressione sulla causalità e sulla natura della spiegazione sociologica
Vari appunti sul ruolo del governo nella creazione e nella conservazione dei lavori senza senso
A proposito di certe false spiegazioni sull’incremento dei lavori senza senso
Perché il settore finanziario può essere considerato un modello per la creazione di lavori senza senso
Su alcune somiglianze, e alcune differenze, tra l’attuale forma di feudalesimo manageriale e il feudalesimo classico
Come il feudalesimo manageriale si manifesta nei settori creativi con un’infinita moltiplicazione dei livelli dirigenziali intermedi
Conclusione, con una breve ripresa della questione dei tre livelli di causalità
6. PERCHÉ NON CI OPPONIAMO COME SOCIETÀ ALLA CRESCITA DELL’OCCUPAZIONE PRIVA DI SCOPO?
Sull’impossibilità di sviluppare una misura assoluta del valore
Come la maggior parte della gente nella società contemporanea accetta l’idea di un valore sociale distinguibile da quello economico, benché sia difficile chiarire che cos’è
A proposito del rapporto inversamente proporzionale tra valore sociale del lavoro e quantità di soldi che presumibilmente si guadagnano per farlo
Sulle radici teologiche del nostro atteggiamento nei confronti del lavoro
Sulle origini dell’idea nordeuropea che occorra il lavoro retribuito per la piena realizzazione dell’essere umano adulto
Perché, con l’avvento del capitalismo, il lavoro è stato concepito in molti ambienti come uno strumento di riforme sociali o in definitiva come una virtù in sé, e perché i lavoratori hanno reagito abbracciando la teoria del valore-lavoro
A proposito del difetto cruciale della teoria del valore-lavoro allorché è diventata popolare nel XIX secolo, e sul modo in cui i proprietari del capitale hanno sfruttato quel difetto
Come, nel corso del XX secolo, il lavoro è stato sempre più considerato anzitutto una forma di disciplina e di abnegazione
7. QUALI SONO LE CONSEGUENZE POLITICHE DEI LAVORI SENZA SENSO, E C’È QUALCOSA CHE SI PUÒ FARE AL RIGUARDO?
Sul perché la cultura politica in regime di feudalesimo manageriale si regge su un equilibrio di rancori
Come l’attuale crisi dell’automazione si ricollega al più vasto problema dei lavori senza senso
Sulle ripercussioni politiche del processo di privazione di senso, sul conseguente declino della produttività nei settori di cura e sulle implicazioni per una possibile rivolta delle classi di cura
Sul reddito minimo universale come esempio di un programma che potrebbe iniziare a separare il lavoro dalla retribuzione e risolvere i dilemmi illustrati in questo libro
Note
Bibliografia
Indice generale
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