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Copertina
L’immagine Il libro L’autore
Frontespizio NOTA DEI CURATORI Haiku for a Season Haiku per una stagione Sono cresciuto tra mille Nel rosa-aprile Profilo di lampioni Per favore: questo iris rosa Il ramo accarezza Nei reticenti cieli di primavera Una nebbia dentro al mondo ranocchi Tutto si vide attraverso cancelli Cercando una via d’uscita Qualcuno disse “No filar caivo” Stretto inizio della vallata Grigio vento, polvere Roccioso blu a nord Neve truffaldina di maggio Gialla gioia Petali soffioni filamenti In blu e in grigio Polvere di passate perdute battaglie Timidi-perduti petali sui vetri Mondi paralleli, radici Mai mancante neve di metà maggio Nella profondità nebbiosa del pomeriggio Onde di nebbia e certezza Frutti o fiori di luce Come, perché il maggio più cupo Voci sottili, sconcertate api e speranze Erba, allodole e un sole debole Tuoni come nodi e nocche Lanuginose incertezze, grigie Delicato belletto di seta “Trovo trovo oh io trovo” Nel compleanno del maggio Non follia ma dolcezza in lontananza Sfida della lucciola Va bene accettare tutte le sfide Mete e desideri appena sentiti Forse api di ghiaccio in sottili Grandine, chicchi come neve crudele Il ragazzo grandine, congelato ma Vana minaccia di pioggia nervosa Neve-grandine cieli scuri rimescola Finalmente svanisce Cupo elettrico manto di nubi Acida spruzzata del tramonto Il cattivo profeta con l’ombrello Sempre meno le piccole speranze bruciano Acuto sguardo, se possibile, entro il paesaggio Acida scherzosa tempesta di petali Beati istanti, margherite L’occhiata mansueta, il sentiero senza Stanchezza della sanguinante Tra stelle e viaggi Furioso fumoso verde di giugno “Giammai possiamo scomparire” Haiku di un’alba inattesa Svagati sognolii sbocciano Come cristalli risucchiati dal loro fascino Folla hippy contro la pioggia Un papavero solitario Oblioso rosso dimenticato Papaveri, non gocce di sangue innocente Dove, piccole deboli truppe Papavero, profumo assente, profumo mentale? Un modo di azzurro come di un incubo Dopo la tempesta il frumento inginocchiato Chi pedala così lentamente la bici raggiante Risentendo le parole di giugno Dipingendo un papavero raccolto Vulcanelli, papaveri qua e là Vele augurali di navi Papaveri, buoni compagni Una sottilissima brezza rivelano i papaveri La sorella segreta—forse—della fanciulla Che brillante apertura di mani Tu, vento, confidente dell’orecchio Ultimi papaveri, soavemente emorragici Ancora qui? Anche nelle faglie, nella forra? Scalpiccìo di papaveri che corsero insieme Maturità dei venti che Tutto è maturità e più Lago, grigio-blu, una pienezza nel Il lago è, alla fine, solo il lago Dov’è il potere della fanciulla streghina? Non essere della gloria, sorella della cupezza Gioia del luglio, fonte di ogni gioia Il vulcanello di nome luglio Vantaggi del sonno—inimmaginabili Essere e non essere Penna e inchiostro insistono entro Dove giocavano i papaveri Altri prati, desideri, emozioni I grew in a thousand In April-pink Borderline of street-lamps Please: this pink iris The bough caresses In reticent spring skies An interior world-fog generates Beyond violet and pink gates Seeking a way out A man said “Don’t weave mist” Thin start of the valley Gray wind, dust Rocky blue in the north Tricky snow in May Yellow joy Petals pappi cotton-filaments “No more May” they say Powder of lost battles Lost-shy petals on panes Parallel worlds, roots Never-lacking snow of half-May In misty afternoon depths Waves of mist and certitude Fruits or flowers of light What, why the dirtiest May Thin voices, bewildered bees and hopes Grass, larks and weak sun Thunder like knots and knuckles Downy incertitudes, gray Delicate makeup of silk “I find I find oh I find” On the birthday of May No madness but sweetness in a distance Challenge of the firefly It is fine to accept all challenges Aims and wishes faintly felt Maybe bees of ice in subtle Hail, hailstones like cruel snow The hail-kid, frozen but Vain threat of nervous rain Snow-hail sooty skies mixes At long last vanishes Black-electric cloud-blanket Acid spray of sunset The bad prophet with umbrella Less and less do little hopes burn Insight, if possible, into landscape Acid-funny storm of petals Blessed instants, daisies The meek-eyed, the path without Tiredness of the bleeding Within stars and trips Furious smoky green of June “Nevermore can we disappear” Haiku of an unforeseen daybreak Careless mini-dreamings blossom Like glass sucked by its glamour Hippy crowd against the rain Alone the poppy Oblivious red forgotten Poppies, no drops of innocent blood Where, small weak troops Poppy, absent smell, mental smell? A kind of azure as in a nightmare After the storm the wheat keeled over Who so slowly rides the radiant bike Replaying the words of June Drawing a poppy pulled up Mini-volcanoes, poppies down here up there Merry topsails of wrecked Poppies, good fellows A subtlest breeze the poppies reveal The secret sister—maybe—of the maid What a brightening open-handedness You, wind, trustful in ears Last poppies, thinly hemorrhagic Still here? Even in the ravine, in the fault? A scuffle of poppies which together ran Ripeness of winds which All is ripeness and more Gray-blue, lake, an appeasement in The lake is, at long last, only the lake Where is the power of the naughty girl? No being of glory, sister of darkness Joy of July, source of all joys The little volcano named July Benefits of sleep—unthinkable To be and not to be Pen and ink insist across and beyond Where poppies played Other meadows, wishes, feeling NOTE PREFAZIONE A «CENTO HAIKU». di Andrea Zanzotto ALCHIMISTA DELLA PAROLA. di Marzio Breda Copyright
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Chief Librarian: Las Zenow <zenow@riseup.net>
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