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Index
Copertina
L’immagine
Il libro
Frontespizio
Introduzione
Per Giovanni Testori di Davide Rondoni
Nota biografica
Bibliografia dell’opera poetica
Nota al testo
POESIE
da I TRIONFI (1965)
Parte prima
I. Furori atroci d’animale bellezza
VI. … il momento, l’attimo
VIII. La calma, dolcissima caduta dei cementi
Intermezzo. La Medusa
I. Legni inzuppati, fradici;
XI. Puerpera era la città opima
XIII. Mia città
XVII. Ecco
Intermezzo. L’ultima processione di S. Carlo
I. Serica e grande viola
Parte terza
XXIII. La cascata dei gigli
XXX. In volo s’è destato
da CROCIFISSIONE (1966)
Nella landa ingrigita
Va la carcassa atavica
Chiusa porta
Uccello informe
Deponi i fiori
Pulsi appena
È morto
Scende il petalo
Torna
da STANZE PER LA “FLAGELLAZIONE” DI SAN DOMENICO MAGGIORE (1968)
II. Toro imprigionato
III. Striscia
IV. Sale la sera
da L’AMORE (1968)
I. T’offro, amore
II. Lentamente, all’urto del petalo
III. L’ala di rondine che è morta
IV. Quando ritroveremo l’ossa
V. Riprende il volo l’aquila
VI. Viene la sera. I re
VII. L’illuminante giorno
VIII. E se t’amo
IX. Non finirà – dimmi, sussurrami –
X. Chi bacia il dolce bacio
XII. E se la mano allungo
XIII. Guarda lo scheletro
XVII. E quando l’ombra
XVIII. Di nuovo, ecco
XIX. O la tua bocca
XXI. Ti vedo nudo
XXII. Scendevi
XXIII. L’ombra
XXIV. Vicino a te
XXV. Com’è giusta la morte
XXVI. Il figlio che avrai un giorno
XXVII. Scelgo
XXVIII. La carezza con cui ti dico:
XXXI. Il Cristo
XXXIV. La rosa è il fiore
XXXVIII. Fabbricherò con la mia morte
XL. Perché vuoi che resti ancora qui
XLI. Ecco
XLII. Mia cara luce
XLIV. Anche il sangue si scorpora
XLVIII. Palpita l’uovo
LI. Si volse verso me
LVI. L’alito denso
LIX. Ti guardo
LXII. Il vento ti passa
LXV. Dei baci la pazienza
LXVI. “Quando per dirmi che son bello
LXIX. O mia lettera prima
LXXII. Vedo tuo figlio in te
LXXXIV. Lo stendersi dei baci
LXXXVIII. Si stende ancora su di te
XCIII. Guardami, se ancora puoi
XCIX. Ecco il sudario
C. Lo so
da PER SEMPRE (1970)
Baciami ancora
Stringo dentro la notte
Non ho pregato
Madre
Resta in disparte
Mordo la cicatrice
Sei tu, ora
Do a te l’amore
Hai in te la paziente
Canto baciandoti
Ho cominciato a costruire
Oh dormi
Hai chiuso sulle labbra
T’ho visto riflesso
Tremo vicino a te
Sei nella furia
Viene la sera
T’accarezzavo, ti baciavo
Nulla, ti giuro
La poesia – a dirlo
Vorrei che un giorno
Aspetto l’angelo
Esci dal letto
Sai cosa un giorno solo può restare
Le fragole ultime
T’ho amato
Entri come un angelo
da NEL TUO SANGUE (1973)
II
L’hai lasciato senza padre
Sulla croce
In che prato
Ha letto i numeri indecifrabili, atroci
T’aveva baciato
Mentre Tua madre
Ha raccolto l’ultima goccia
Ha sfiorato
L’allegrezza silente, carnale
È stato così
III
Hai lasciato anche Tu
Anche Tua madre
Solo Tua madre ha capito
Quando Tua madre
Apriva la veste
Del ventre di mia madre
Quando succhiavi il suo miele
Hai desiderato anche Tu
Che sarebbe accaduto
Quando con le gengive
IV
Se il sangue è il Tuo segno
Non è Dio chi copula
Dovevi essere il Dio vero
Appoggi vicino a me
Accarezza con la mano
Nessun maschio
Hai rincorso nell’erba
Sei entrato nel letto
Se allunghi una mano su me
Dovevi accettare il rifiuto
Che vuoi che Ti dica?
A chi ho amato
Avessi potuto bere anch’io
Non è vero.
Se Ti chiedessi
La bocca
Hai accettato l’abbraccio
M’hai atteso.
Ti sei levato
TogliTi la toga
La Tua nudità
Ritrovo in Te
Cosa mi diresti
Non sarei Giuda
Dopo il fallimento di Te
È stabilito
Perché, se era zucchero anche lui
Il dolore più vero non si scrive
Ti sei intromessa
Se vedendoTi apparire
Sei zucchero anche Tu,
Tu che attendi i Tuoi figli
Hai ancora bisogno
da MACBETTO (1974)
Atto Primo
Scena seconda
Atto Terzo
Scena terza
Scena quarta
da CONVERSAZIONE CON LA MORTE (1978)
Guardate
Chi eri tu, eh?
Amore mio –
Eh, capretta?
Lei?
Chissà quanti di voi si saran chiesti
È un esercizio d’amore
Perdono, vecchio, tremante volto
Posso chiamarvi così
Quando, dopo essermi disfatto di tutto
Ho detto Dio
Ho visto là, nel centro
Cos’ho aperto, adesso, qui?
Scusate
da INTERROGATORIO A MARIA (1979)
da FACTUM EST (1981)
I. Cri, va
III. «Solo è feto»
XIII. Verrà l’angelo
da OSSA MEA (1983)
I. Se sale
III. Trema
IV. Non assalto
IX. Appeso
XIII. Ho tradito
XVIII. L’ergastolano
XX. «Così
XXVIII. Qui Ti spogliano
XXXI. Non vedo
XXXII. Se in me
XXXIII. Dall’immane orifizio
FIORI (1985)
La rosa che si disfa
da DIADÈMATA (1986)
Proemio
5. Disse che non voleva
12
I. E dopo
II. L’unghie gettò
III. Si spalancò
IV. Fu spogliato
V. E dopo
VI. Chi
VII. La risposta
VIII. E dopo
IX. Ma quando
X. E quando
da CRUX (1986)
S’udì
Sanguinante
Strisciando
Il sipario
Perfetta sei
Le palpebre
I popoli
La scimitarra
da PER RE ENZO (1987)
Passerotto
Passerotto
La notte
Il frammento di specchio
Il jet-spiga di grano
da CORONA PER RAINER (1988)
La vipera che ammicca
Il lupo sceso
Come nell’antiche tribù
Dipingere-rito
Il sole non appare più
Come l’albatro di Charles
da … ET NIHL (1989)
II. Variazioni da Rimbaud
5. E morirai
6. Il forcipe nella gola
11. Suora di carità
12. Ciò che non è stato fatto
13. Mes deux sous de raison
15. A quel punto
16. Oisive vieillesse
da MADDALENA (1989)
Il sunto
Lingua
Chi credere
Un disegno
Straziata
Quale tu sia
Enorme precipiti
La terza
La carezza
Cecil de Mille
Verità
L’invertito gusto
da TRADUZIONE DELLA PRIMA LETTERA AI CORINTI (1991)
2. Quando venni tra voi
12. Vorrei
13. Se le lingue degli uomini
da SEGNO DELLA GLORIA (1994)
3. Robot
7. Vero non è ben
DALLE CARTE RITROVATE
da SUITE PER FRANCIS BACON (I) [1965]
“Study after Velasquez’s portrait of Pope Innocent X” – 1953
“Two figures” – 1953
“Study for Portrait of P.L. n. I” – 1957
“Two figures in a room” – 1959
da SUITE PER FRANCIS BACON (II) [1965]
Crocefissione
IV. “Non è qui
Parte seconda
XII. L’ombra del verbo incauto
da DIES ILLA [1965-1967]
Dies illa
II. Si leva
III. La tromba, ora.
IV. Stupisci, morte
La decollazione di Malta
I. Mute bocche
II. … e nel grigiore, ora
da A TE [1972-73]
Il sangue che disegna sulla lettera
Se tu venissi qui
La tua voce è come una foresta, un grande cielo
La mia corona
C’è chi a quel punto
Si adagia su di te la sera
E sei tu ancora
Tutto ciò che si poteva
I baci che mi domandi e vuoi
Le campane sono morte
T’ammiro nelle storie
Non piangere!
In pochi mesi
Un pomeriggio sei tornato
RAGAZZO DI TAINO [1976]
I. E poi bisognerà un giorno
II. Se ti vedrò sporgere
Copyright
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