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Umbero Eco
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Il nome della rosa
Naturalmente, un manoscritto
Nota
PROLOGO
PRIMO GIORNO
PRIMA. Dove si arriva ai piedi dell’abbazia e Guglielmo dà prova di grande acume.
TERZA.Dove Guglielmo ha una istruttiva conversazione con l’Abate.
SESTA. Dove Adso ammira il portale della chiesa e Guglielmo ritrova Ubertino da Casale.
VERSO NONA. Dove Guglielmo ha un dialogo dottissimo con Severino erborista.
DOPO NONA. Dove si visita lo scriptorium e si conoscono molti studiosi, copisti e rubricatori nonché un vegliardo cieco che attende l’Anticristo.
VESPRI. Dove si visita il resto dell’abbazia, Guglielmo trae alcune conclusioni sulla morte di Adelmo, si parla col fratello vetraio di vetri per leggere e di fantasmi per chi vuol leggere troppo.
COMPIETA. Dove Guglielmo e Adso godono della lieta ospitalità dell’Abate e della corrucciata conversazione di Jorge.
SECONDO GIORNO
MATTUTINO. Dove poche ore di mistica felicità sono interrotte da un sanguinosissimo evento.
PRIMA. Dove Bencio da Upsala confida alcune cose, altre ne confida Berengario da Arundel e Adso apprende cosa sia la vera penitenza.
TERZA. Dove si assiste a una rissa tra persone volgari, Aymaro da Alessandria fa alcune allusioni e Adso medita sulla santità e sullo sterco del demonio. Poi Guglielmo e Adso tornano nello scriptorium, Guglielmo vede qualcosa d’interessante, ha una terza conversazione sulla liceità del riso, ma in definitiva non può guardare dove vorrebbe.
SESTA. Dove Bencio fa uno strano racconto da cui si apprendono cose poco edificanti sulla vita dell’abbazia.
NONA. Dove l’Abate si mostra fiero delle ricchezze della sua abbazia e timoroso degli eretici, e alla fine Adso dubita di aver fatto male ad andare per il mondo.
DOPO VESPRI. Dove, malgrado il capitolo sia breve, il vegliardo Alinardo dice cose assai interessanti sul labirinto e sul modo di entrarvi.
COMPIETA. Dove si entra nell’Edificio, si scopre un visitatore misterioso, si trova un messaggio segreto con segni da negromante, e scompare, appena trovato, un libro che poi sarà ricercato per molti altri capitoli, né ultima vicissitudine è il furto delle preziose lenti di Guglielmo.
NOTTE. Dove si penetra finalmente nel labirinto, si hanno strane visioni e, come accade nei labirinti, ci si perde.
TERZO GIORNO
DA LAUDI A PRIMA. Dove si trova un panno sporco di sangue nella cella di Berengario scomparso, ed è tutto.
TERZA. Dove Adso nello scriptorium riflette sulla storia del suo ordine e sul destino dei libri.
SESTA. Dove Adso riceve le confidenze di Salvatore, che non si possono riassumere in poche parole, ma che gli ispirano molte preoccupate meditazioni.
NONA. Dove Guglielmo parla ad Adso del gran fiume ereticale, della funzione dei semplici nella chiesa, dei suoi dubbi sulla conoscibilità delle leggi generali, e quasi per inciso racconta come ha decifrato i segni negromantici lasciati da Venanzio.
VESPRI. Dove si parla ancora con l’Abate, Guglielmo ha alcune idee mirabolanti per decifrare l’enigma del labirinto, e ci riesce nel modo più ragionevole. Poi si mangia il casio in pastelletto.
DOPO COMPIETA.Dove Ubertino racconta a Adso la storia di fra Dolcino, altre storie Adso rievoca o legge in biblioteca per conto suo, e poi gli accade di avere un incontro con una fanciulla bella e terribile come un esercito schierato a battaglia.
NOTTE. Dove Adso sconvolto si confessa con Guglielmo e medita sulla funzione della donna nel piano della creazione, poi però scopre il cadavere di un uomo.
QUARTO GIORNO
LAUDI. Dove Guglielmo e Severino esaminano il cadavere di Berengario, scoprono che ha la lingua nera, cosa singolare per un annegato. Poi discutono di veleni dolorosissimi e di un furto remoto.
PRIMA. Dove Guglielmo induce prima Salvatore e poi il cellario a confessare il loro passato, Severino ritrova le lenti rubate, Nicola porta quelle nuove e Guglielmo con sei occhi va a decifrare il manoscritto di Venanzio.
TERZA. Dove Adso si dibatte nei patimenti d’amore, poi arriva Guglielmo col testo di Venanzio, che continua a rimanere indecifrabile anche dopo esser stato decifrato.
SESTA. Dove Adso va a cercar tartufi e trova i minoriti in arrivo, questi colloquiano a lungo con Guglielmo e Ubertino e si apprendono cose molto tristi su Giovanni XXII.
NONA. Dove arrivano il cardinale del Poggetto, Bernardo Gui e gli altri uomini di Avignone, e poi ciascuno fa cose diverse.
VESPRI. Dove Alinardo sembra dare informazioni preziose e Guglielmo rivela il suo metodo per arrivare a una verità probabile attraverso una serie di sicuri errori.
COMPIETA. Dove Salvatore parla di una magia portentosa.
DOPO COMPIETA. Dove si visita di nuovo il labirinto, si arriva alla soglia del finis Africae ma non ci si può entrare perché non si sa cosa siano il primo e il settimo dei quattro, e infine Adso ha una ricaduta, peraltro assai dotta, nella sua malattia d’amore.
NOTTE. Dove Salvatore si fa miseramente scoprire da Bernardo Gui, la ragazza amata da Adso viene presa come strega e tutti vanno a letto più infelici e preoccupati di prima.
QUINTO GIORNO
PRIMA. Dove ha luogo una fraterna discussione sulla povertà di Gesù.
TERZA. Dove Severino parla a Guglielmo di uno strano libro e Guglielmo parla ai legati di una strana concezione del governo temporale.
SESTA. Dove si trova Severino assassinato e non si trova più il libro che lui aveva trovato.
NONA. Dove si amministra la giustizia e si ha la imbarazzante impressione che tutti abbiano torto.
VESPRI. Dove Ubertino si dà alla fuga, Bencio incomincia a osservare le leggi e Guglielmo fa alcune riflessioni sui vari tipi di lussuria incontrati quel giorno.
COMPIETA. Dove si ascolta un sermone sulla venuta dell’Anticristo e Adso scopre il potere dei nomi propri.
SESTO GIORNO
MATTUTINO. Dove i principi sederunt, e Malachia stramazza al suolo.
LAUDI.Dove viene eletto un nuovo cellario ma non un nuovo bibliotecario.
PRIMA. Dove Nicola racconta tante cose, mentre si visita la cripta del tesoro.
TERZA. Dove Adso, ascoltando il Dies irae, ha un sogno o visione che dir si voglia.
DOPO TERZA. Dove Guglielmo spiega ad Adso il suo sogno.
SESTA. Dove si ricostruisce la storia dei bibliotecari e si ha qualche notizia in più sul libro misterioso.
NONA. Dove l’Abate si rifiuta di ascoltare Guglielmo, parla del linguaggio delle gemme e manifesta il desiderio che non si indaghi più su quelle tristi vicende.
DOPO COMPIETA. Dove, quasi per caso, Guglielmo scopre il segreto per entrare nel finis Africae.
SETTIMO GIORNO
NOTTE. Dove, a riassumere le rivelazioni prodigiose di cui qui si parla, il titolo dovrebbe essere lungo quanto il capitolo, il che è contrario alle consuetudini.
NOTTE. Dove avviene l’ecpirosi e a causa della troppa virtù prevalgono le forze dell’inferno.
ULTIMO FOLIO
Postille a Il nome della rosa
Disegni e appunti preparatori dell’autore
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