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Introduzione di Francesco Saverio Trincia
1. Il corso del 1920/1924
2. L’unità dell’etica fenomenologica
3. Il contenuto dell’«Introduzione all’etica»
Cronologia della vita e delle opere
Nota al testo
1. Redazione e contesto delle lezioni sull’etica
2. La presente edizione
Capitolo primo. Definizione sistematica introduttiva e delimitazione del concetto di etica
1. L’etica come disciplina tecnica universale dei giusti scopi che guidano le azioni e delle leggi normative superiori
2. Chiarimenti integrativi per la definizione concettuale dell’etica come disciplina tecnica
a) Sulla delimitazione dell’ambito oggettuale delle valutazioni etiche. La persona e il suo carattere nella valutazione etica
b) Sulla delimitazione di etica e morale
c) Sulla differenza tra etica individuale ed etica sociale
3. La questione riguardante il criterio della distinzione tra discipline tecniche e scienze teoretiche. Il problema della delimitazione dell’interesse teoretico da quello pratico a partire da Brentano
4. Discipline tecniche come scienze teoretiche e pratiche. Esposizione dell’ambiguità nel concetto di disciplina tecnica
5. Necessità di una separazione della ricerca orientata in senso puramente teoretico da quella orientata in senso pratico. L’idea di una logica e di un’etica pure
Capitolo secondo. Le posizioni fondamentali dell’etica degli antichi e uno sguardo generale sull’etica moderna
6. La scepsi dei Sofisti all’inizio della storia dell’etica
7. La reazione di Socrate alla Sofisticainaugura un’etica scientifica
8. L’edonismo antico: critica alla sua mancata differenziazione tra questioni di fatto e questioni di diritto
9. Sguardo generale sulla contrapposizione sistematica tra empirismo e razionalismo nella storia dell’etica moderna
Capitolo terzo. L’etica e la filosofia politica di Hobbes e il suo principio egoistico dell’autoconservazione
10. Presentazione della teoria hobbesiana
11. Le ripercussioni dell’etica hobbesianain Mandeville, Hartley e Bentham
12. Valutazione critica dell’etica e della dottrina dello Stato hobbesiane come il primo tentativo, ancora unilaterale, di costruzione di una socialità razionale
13. L’idea di una «mathesis» formale della socialità a partire da Hobbes
Capitolo quarto. Confronto critico con l’etica edonista: l’edonismo come scetticismo etico
14. Il rapporto dell’egoismo con l’edonismo. Il disvelamento metodologicamente necessario del contenuto fondamentale a priori di ogni argomentazione etica di principio
15. La tesi fondamentale dell’edonismo e il suo esame critico.La differenza tra il piacere del conseguimento e il piacere di ciò cui si aspira, tra il sentire che conferisce valore e il valore stesso
16. La confusione della differenza tra valutare e valore nell’edonismo.La necessità, per un’etica filosofica, di analisi fenomenologiche sulla coscienza desiderante e valutante
17. L’edonismo come scetticismo etico.La questione della razionalità della motivazione d’atto. I valori come motivi negli atti della volontà
Capitolo quinto. L’edonismo come egoismoin alcune posizioni dell’etica moderna
18. Riepilogo riassuntivo della critica all’edonismo
19. L’estremo soggettivismo etico di Stirner e la sua critica
20. Le teorie egoistiche in etica e la loro critica mediante Hume
21. Critica della fondazione psicologico-associativa dell’utilitarismo altruistico
Capitolo sesto. Le legalità peculiari dello sviluppo dell’essere spirituale. Il regno della motivazione
22. La psicologia naturalista disconosce ciò che di essenziale appartiene allo spirituale e alla sua genesi.La differenza tra spiegare e comprendere
23. La differenza tra la motivazione razionale e irrazionale
24. Le motivazioni attive e gli atti egologici sottostanno alle questioni della giustificazione razionale
25. Il fallimento della psicologia associativa naturalista riguardo alla questione della ragione
26. Il parallelismo tra le sfere razionali e le loro legalità eidetiche.L’assurda naturalizzazione dello spirituale dovuta all’imitazione della scienza naturale
Capitolo settimo. La lotta tra i moralisti della ragione e quelli del sentimento nel XVII secolo
27. Ricapitolazione. Il naturalismo come scetticismo.Lo scontro tra la morale della ragione e quella del sentimento come forma storica del confronto tra l’etica razionalista ed empirista
28. Il parallelismo di Cudworth tra verità matematiche ed etiche. Il razionalismo non distingue tra ragione giudicante e desiderante e finisce in un erroneo intellettualismo
29. L’interpretazione di Clarke delle leggi etiche confonde leggi materiali e leggi normative
30. La differenza tra leggi materiali e leggi normative in quanto leggi razionali. L’unica possibilità è violare le leggi normative
31. Ricapitolazione. La differenza tra natura e spirito riguardo alla loro normabilità. Natura come sostrato del mondo non suscettibile di ricevere una norma
32. Gli argomenti dei moralisti del sentimento e dei moralisti dell’intelletto, le loro opposte critiche e le loro unilateralità. I lavori della morale del sentimento preliminari alla necessaria analisi fenomenologica dell’origine di ciò che è etico
33. La fondazione psicologica e metafisico-teologica del giudizio morale da parte di Shaftesbury. Considerazione critica della sua teoria del senso morale
34. Autodeterminazione e autocreazione dell’Io morale. I due piani della ragione etica. La necessità della riflessione per la costruzione della virtù
35. Il tentativo di Butler di spiegare l’autorità degli atti riflessivi. L’esclusione di Hutcheson dei motivi egoistici dalla morale e il suo sforzo di definire il ruolo dell’intelletto nella morale
Capitolo ottavo. La filosofia morale empirica di Hume
36. Le conseguenze scettiche della filosofia di Hume. La negazione humeana di una ragione nella sfera del volere e del sentimento
37. L’impostazione naturalistica fondamentale della filosofia morale di Hume e i suoi limiti
a) La naturalizzazione della vita di coscienza
b) L’errata interpretazione psicologico-associativa dell’intenzionalità della sfera del sentimento e della volontà
c) Il misconoscimento delle leggi eidetiche della ragione assiologica e pratica
d) L’errata interpretazione della legalità motivazionale
38. L’indagine di Hume sull’interesse e la sua estetizzazione dell’etico
39. Altri elementi tratti dalla filosofia morale di Hume: la spiegazione dell’obiettività dei giudizi, la divisione delle virtù, la dottrina della simpatia
40. Ricapitolazione e valutazione critica delle analisi di coscienza di Hume. Passaggio a Kant
Capitolo nono. L’etica kantiana della ragion pura
41. Considerazioni introduttive allo svolgimento della filosofia morale kantiana
42. L’argomentazione dei primi sette paragrafi della «Critica della ragion pratica»
43. La dottrina kantiana del sentimento di rispetto come movente morale
44. Riflessioni fenomenologico-critiche sull’etica kantiana
a) I problemi della volontà pura e della validità della volontà sullo sfondo di una fenomenologia della volontà
b) La possibilità, ignorata da Kant, di una determinazione della volontà mediante oggettualità ideali
c) Kant misconosce le legalità eidetiche a priori della sfera del sentimento e della sensazione
d) Le verità eidetiche colte in un puro guardare come il senso autentico dell’a priori
45. Le legalità eidetiche della sfera emotiva, ignorate a causa del sensualismo.La divisione tra sentimenti superiori e inferiori e i fenomeni della preferenza
46. Il meritorio impegno di Kant per un’autentica moralebasata su una libera posizione autonoma e la sua precipitosa svalutazione delle determinazioni materiali ed emotivamente motivate della volontà
47. La battaglia di Kant contro l’edonismointeso come il nemico principale di un’etica autentica. L’idea del vero uomo e della vera comunità umana come fine di un’universale forma di vita etica
Capitolo decimo. La prospettiva di un’etica della miglior vita possibile fondata sulla volontà
48. La differenza tra l’atteggiamento assiologico e l’atteggiamento etico
49. La volontà che oltrepassa la volontà diretta alla legittimità normativaverso la mia miglior vita possibile, come vita che dev’essere per me assolutamente dovuta. L’idea etica di una vita universale della volontà conforme a norma
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