La Dodicesima Notte
Commedia tra le più amate di Shakespeare, La dodicesima notte o Quel che volete ruota attorno al tema classico degli scambi di identità tra gemelli, giocando la vicenda su due piani paralleli: una trama d'amore e la trama farsesca di una beffa crudele, e imprigionandola in un senso di assoluta irrealtà, in una sorta di deliberata inafferrabilità che già si annunci nell'irrisolto enigma del titolo. Elusiva, irreale, "notturna", di singolare modernità per la straordinaria libertà di struttura, la vicenda si snoda tra le corti parallele e contrapposte di Orsino e Olivia, in una fiabesca Illiria in cui il tempo, come nei miti o nei sogni, sembra fisso in un immutabile presente. Metafora dell'inafferrabilità del reale dell'ambiguo rapporto tra realtà e sogno, beffarda celebrazione del mondo alla rovescia, la commedia trova il suo centro focale nella figura del clown, Feste, "tanto saggio da poter fare il pazzo", sorta di coro greco che osserva, commenta, rivela, riassume la vicenda con uno sguardo disincantato e singolarmente compassionevole, rovesciandone spesso i significati apparenti "come si rovescia un guanto di capretto".