Costume

 

Costume della cucina Italiana

Come non pensare all’Italia e non associarla al cibo? Stereotipi a parte, per gli italiani mangiare è un piacere, prima che una necessità. L’arte di mangiare e stare a tavola è qualcosa di molto serio ed esistono delle regole non scritte e delle abitudini che possono anche farci sorridere ma che è impossibile non notare.

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Innanzitutto il cappuccino. Noi italiani lo beviamo a colazione, caldo e schiumoso, in casa o al bar, e difficilmente vedrete qualcuno che lo ordina dopo le dieci di mattina o dopo cena. Chi lo fa, è quasi sempre e solo un turista straniero. Il caffè è una familiare e piacevole abitudine. Difficilmente si inizia la giornata senza una tazzina di caffè caldo e fumante. Lo si gusta anche a metà mattina, al bar e rigorosamente in piedi e dopo il pranzo o la cena, magari corretto con una goccia di liquore. Il caffè lungo, cosí popolare all’estero e che in Italia si chiama, curiosamente, caffè americano, non è particolarmente gradito o popolare.

Anche l’Italia è stata vittima dei mutamenti sociali e della globalizzazione e la tavola ne ha risentito, anche se in minor misura rispetto ad altri paesi: la dieta mediterranea continua a rimanere al centro delle abitudini alimentari dell’italiano medio. In passato si aveva maggiore tempo a disposizione per preparare i pasti, che erano più abbondanti di oggi e di solito consistevano di antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, frutta e caffè.


come non pensare: how can we think

non associarla: not associate it

cibo: food

mangiare: to eat

un piacere: a pleasure

stare a tavola: be at the table

esistono (esistere): there exist (to exist)

regole (regola): rules

non scritte: unwritten

abitudini (abitudine): habits, customs

possono (potere): they can (can, to be able to)

farci sorridere (fare): make us laugh (to make)

innanzitutto: first of all

lo beviamo (bere): we drink it (to drink)

colazione: breakfast

caldo: hot

schiumoso: frothy

vedrete (vedere): you’ll see (to see)

lo ordina dopo (ordinare): orders it after (to order)

dieci: 10 o’clock

mattina: morning

cena: dinner

chi lo fa (fare): who does it (to do, to make)

straniero: foreign

piacevole abitudine: pleasant habit

si inizia (iniziare): you start (to start, to begin)

giornata: day

fumante: steaming

lo si gusta (gustare): you taste it (to taste)

rigorosamente: rigorously

in piedi: standing

pranzo: lunch

magari corretto: laced

goccia: drop

si chiama (chiamare): it is called (to call)

gradito: appreciated

vittima: victim

mutamenti sociali: social changes

tavola: table

ne ha risentito: has felt the effects, has been affected

misura: extent, degree

rispetto: compared to

paesi (paese): countries

rimanere: to remain

si aveva (avere): you had (to have)

maggiore tempo: more time

disposizione: available

pasti (pasto): meals

abbondanti: abundant

solito consistevano (consistere): usually consisted (to consist)

contorno: side dish

dolce: dessert


Oggi un occhio alla dieta e uno all’orologio hanno portato a snellire le quantità, anche se permane l’uso, soprattutto quando ci si reca al ristorante e si può quindi indulgere maggiormente, di abbondare a tavola e di concedersi più di un piatto. Al di là delle differenze regionali, in Italia l’antipasto fa la parte del leone, complice la grande varietà di salumi e formaggi che il territorio offre e la grande disponibilità di verdure. I pasti, almeno quando si cena fuori, sono un rituale da godere con lentezza. Gli antipasti vengono in genere accompagnati da pane fresco, servito non imburrato, grissini e bruschette, mentre non si ha l’abitudine di mangiare il pane insieme al primo piatto di pasta o riso.

In qualsiasi ristorante si ha di solito la possibilità di scegliere fra acqua gassata o non gassata e naturale per accompagnare il pasto: gli italiani sono fra i maggiori consumatori di acqua minerale e non amano aggiungere ghiaccio. Molti ristoranti hanno l’abitudine di proporre con i pasti il vino della casa. Si tratta solitamente di vino di produttori locali, servito in caraffe da un quarto o mezzo litro, non sempre di eccelsa qualità. In molti locali esiste ancora l’abitudine della richiesta del pagamento del pane e coperto, cioè del pagamento di una piccola quota per il servizio a tavola e il costo del pane.

Da tempo è fuorilegg e ma alcuni ristoranti continuano ad applicare il balzello. Similmente alla Spagna, in Italia si pranza e si cena tardi e chi siede ai tavoli di un ristorante alle sette di sera è con ogni probabilità un turista straniero. Dopo un pasto abbondante, esiste la piacevole consuetudine di bere un digestivo, anche per favorire la digestione. A fine pasto in genere il padrone del ristorante lo offre di sua spontanea volontà e, come ad un segnale convenuto, poco dopo aver finito l’ultimo boccone eccolo posare sul tavolo bottiglie di limoncello, grappa o amaro tra cui scegliere.


oggi un occhio alla: with an eye to (idiom)

hanno portato (portere): they have brought (to bring)

snellire: to get thinner, to reduce

se permane (permanere): if it remains (to remain)

si reca (recarsi): you bring yourself (to bring)

indulgere maggiormente: you can indulge

abbondare: to abound

piatto: dish

fa la parte del leone: to take the lion’s share

complice: thanks to

formaggi: cheese

offre (offire): offers (to offer)

verdure (verdura): vegetables

almeno: at least

cena fuori: eat (dinner) outside

godere: to enjoy

con lentezza: slowly

vengono (venire): come (to come)

pane fresco: fresh bread

non imburrato: not buttered

grissini: toasted bread sticks

non si ha l’abitudine: it is not the custom

insieme: together with

al primo piatto: the first (main) dish

riso: rice

in qualsiasi: in any

si ha di solito: it is usually

scegliere fra: chose between

acqua gassata: carbonated water

non amano (amare): don’t like (to like)

aggiungere ghiaccio: adding ice

mezzo: half

eccelsa qualità: excellent quality

pagamento: payment

coperto: cover charge

servizio: service

da tempo: for some time

fuorilegge: against the law

ad applicare: to apply

il balzello: heavy tax

si pranza (pranzarsi): one eats lunch (to eat)

siede (sedere): seats (to sit)

piacevole: pleasant

consuetudine: habit

bere: to drink

padrone: owner

lo offre (offiere): offers it (to offer)

spontanea volontà: spontaneous act

segnale: signal

convenuto: agreed upon

l’ultimo boccone: the last bite

eccolo posare: there he comes putting

bottiglie (bottiglia): bottles

scegliere: to choose


 

Espressioni idiomatiche

La lingua italiana è piena di espressioni idiomatice, a conoscerle tutti potremmo parlare quasi esclusivamente con essi. Riportiamo quelle più conosciuti in tutta Italia:

Toccare il cielo con un dito

Vuol dire essere contentissimi e felici. Ottenere qualcosa che si desiderava.

Essere appeso a un filo

Significa essere in attesa, aspettare una risposta o un evento. Indica uno stato di precarietà legato a qualcuno o qualcosa.

Toccare ferro

È un gesto scaramantico che si fa ogni volta che si vuole evitare qualcosa di spiacevole. Esempio: al passaggio di un carro funebre vuoto, si tocca qualunque cosa sia fatta di ferro per scongiurare il pericolo di morte.

Aver un diavolo per capello

Quando si è molto arrabbiati per qualcosa o qualcuno.

In bocca al lupo

È un’espressione di buon augurio. Si usa per il superamento di un esame, o di una buona conclusione di un affare o di un colloquio di lavoro.

Cane che abbaia non morde

Significa che una persona, anche se dimostra di essere aggressiva verbalmente, in fondo è inoffensiva, cioè fondamentalmente buona, quindi incapace di fare del male e nuocere.


piena di: full of

conoscerle (conoscere): to know them (to know)

potremmo (potere): we could (can, to be able to)

parlare: to speak

riportiamo (riportare): we report, we quote (to report, to quote)

conosciuti (conoscere): known (to know)

toccare: to touch

cielo: sky

dito: finger

vuol dire: that means

felici: happy

ottenere: to obtain

desiderava (desiderare): desired (to desire)

essere appeso: to wait

un filo: in line

attesa: waiting

aspettare: to wait

risposta: answer

indica (indicare): indicates (to indicate)

legato: connected

toccare: to touch

ferro: iron

scaramantico: superstitious

si fa ogni volta (fare): you do every time (to do, to make)

si vuole evitare: if you want to avoid

spiacevole: disagreeable

esempio: example

passaggio: passing by

carro funebre: funeral carriage (hearse)

vuoto: empty

si tocca (toccare): you touch (to touch)

scongiurare: to avert

pericolo: danger

morte: death

avere: to have

diavolo: devil

per capello: for a hat

molto arrabbiati: very upset

in bocca al lupo: in the wolf’s mouth

buon augurio: good luck

esame: exam

colloquio di lavoro: job interview

cane: dog

abbaia (abbaiare): barks (to bark)

non morde (mordere): doesn’t bite (to bite)

se dimostra (dimostrare): if it proves (to prove)

in fondo: after all

incapace: incapable

fare del male: to hurt

nuocere: to harm


Ambasciatore non porta pena

È quando qualcuno comunica qualcosa di spiacevole da parte di una seconda persona. La frase vuol dire che chi comunica la brutta notizia non ne ha colpa, per cui è neutrale e la reazione non deve interessare la sua persona, in quanto è solo ed esclusivamente un ambasciatore.

L’erba del vicino è sempre più verde

Vuol dire che tutto ciò che appartiene agli altri è sempre più bello. Si usa per far notare ad una persona di essere invidiosa e di non apprezzare ciò che possiede, perché si è più concentrati su quello che possiedono gli altri.

Non c’è rosa senza spine

Ogni cosa, pur la più bella, ha sempre un lato poco piacevole. Infatti la rosa, che rappresenta il fiore perfetto, nasconde nel gambo delle appuntite spine, così come tutte le situazioni della vita rappresentano un lato positivo e uno negativo.

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Rosso di sera buon tempo si spera La parola rosso si riferisce al colore del sole al tramonto, il che significa che se il sole al tramonto lo si vede nitido e di colore rosso, il giorno seguente sarà una bella giornata.

Quando la volpe non arriva all’ uva dice che e acerba Il che significa che quando non riusciamo ad ottenere una cosa a cui teniamo molto, non volendo palesare la nostra sconfitta disprezziamo ciò che non siamo riusciti ad ottenere, facendo credere che alla fine non ne valeva la pena.

Questi sono solo pochi esempi di espressioni tipicheitaliane. A queste ne fanno seguito tantissime altre per ogni regione italiana. Ogni occasione ha la sua espressione idiomatica!


ambasciatore: ambassador, messenger

non porta pena (portare): doesn’t bring pain (to bring)

spiacevole: disagreeable

la brutta notizia: the bad news

non ne ha colpa: it is not his fault

non deve (dovere): shouldn’t (must, to have to)

l’erba: the grass

vicino: neighbor

sempre: always

verde: green

appartiene: belongs

per far notare: to tell someone

invidiosa: jealous

non apprezzare: doesn’t appreciate

possiede (possedere): owns (to own)

perché: because

concentrati: concentrated

gli altri: the others

non c’è rosa: there is no rose

senza: without

spine (spina): thorns

ogni cosa: everything

ha sempre: has always

un lato: a side

poco piacevole: not very pleasant

rappresenta (rappresentare): represents (to represent)

il fiore: the flower

nasconde (nascondere): hides (to hide)

gambo: stem

appuntite: sharp

vita: life

lato: side

rosso: red

tempo: weather

si spera (sperare): you hope (to hope)

parola: word

si riferisce (riferiscersi): refers to (to refer to)

sole al tramonto: sunset

lo si vede nitido (vedere): you see it clear (to see)

giorno: day

seguente: following

bella giornata: lovely day

volpe: fox

uva: grapes

acerba: sour

non riusciamo (riuscire): we can’t (to succeed)

ottenere: to obtain

teniamo: we care about (something)

non volendo palesare: not wanting to reveal

sconfitta: defeat

disprezziamo (disprezziare): we despise (to despise)

facendo credere: letting others believe

non ne valeva la pena: it wasn’t worth it

solo pochi esempi: just a few examples

fanno seguito (seguire): there follows (to follow)


 

Galateo degli affari

Conoscere ed applicare il galateo negli affari è un modo per rendere più proficuo un incontro di lavoro. Basta pensare che sono necessari solo sette secondi per fare una buona o una cattiva impressione e che le prime 12 parole sono determinanti per catturare l’attenzione del tuo interlocutore.

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È soprattutto in questo periodo di globalizzazione che è molto importante rispettare una certa etichetta negli affari, se non si vuole rischiare di incorrere in spiacevoli e imbarazzanti inconvenienti, che possono compromettere la buona riuscita degli stessi.

In Italia, trattare i propri clienti con cortesia e rispetto fa parte del business, non basta proporre un buon prodotto o un buon servizio, è importante presentarlo nel modo giusto. Pare che in Italia il 90% degli affari sia influenzato al primo impatto più dalle espressioni non verbali.

Consigli da seguire per avere successo in una trattativa

Arrivare per primi ad una cena di lavoro e consegnare la propria carta di credito per saldare il conto in anticipo, onde evitare imbarazzi alla fine del pranzo.

Vestirsi adeguatamente: scarpe e cinta coordinate, cravatta, vestito di colori sobri come il blu o il grigio. Accessori indispensabili: orologio e fede nunziale (se sposati) per gli uomini. Per la donna: tailleur, scarpe con tacco medio classiche coordinate con la borsa. Accessori sobri: orecchini al lobo.


conoscere: to know

applicare: to apply

galateo: etiquette

negli affari: in business

rendere: to make

proficuo: profitable

incontro di lavoro: business meeting

pensare: to think

cattiva: bad

parole (parola): words

catturare: to capture

interlocutore: interlocutor (a person who takes part in a dialogue)

rispettare: to respect

etichetta: etiquette

se non si vuole rischiare (volere): if you don’t want to risk (to want)

incorrere: to incur

spiacevoli: unpleasant

imbarazzanti: embarrassing

possono compromettere (potere): (that) can jeopardize (can, to be able to)

riuscita degli stessi: result of these

trattare: to treat

cortesia: courtesy

rispetto: respect

proporre: to propose

modo giusto: right way

primo impatto: first impression

espressioni (espressione): expressions

consigli: advice, suggestions

seguire: to follow

avere: to have

trattativa: negotiation

arrivare: (to) arrive

cena di lavoro: dinner meeting, work dinner

consegnare: hand over, give

la propia: your own

carta di credito: credit card

saldare: to pay (in full)

conto: the bill

onde evitare: in order to avoid

pranzo: lunch

vestirsi adeguatamente: dress appropriately

scarpe (scarpa): shoes

cinta coordinate: matching belt

cravatta: tie

vestito: suit, dress

grigio: gray

orologio: watch

fede nunziale: wedding ring

se sposati: if married

uomini (uomo): men

donna: woman

tailleur: suit

scarpe: shoes

tacco medio: medium heel

borsa: purse

sobrio: sober, discreet

orecchini al lobo: earrings in place


Muoversi con disinvoltura e determinazione per apparire più efficenti e rendersi professionali ed affidabili.

Più il nostro interlocutore si sentirà rassicurato ed apprezzato più sarà alto il nostro margine di successo. Pertanto entrare in contatto con lo sguardo, sorridere ad una sua battuta, chiamarlo per nome renderà l’approccio molto più accattivante.

Per chi viene dal Regno Unito, USA, Giappone o Cina, fare affari in Italia può presentare qualche difficoltà legata ai costumi del nostro paese. Questi paesi infatti hanno un modo molto più diretto e formale di condurre le trattative in affari.

Lo stile italiano invece è più “rilassato” e si concentra maggiormente sulla presentazione dell’affare. Infatti è molto più portato verso l’organizzazione del “business entertaining’’, che sta acquistando sempre più importanza anche negli altri paesi.

Altri consigli

Regola fondamentale per non incappare in spiacevoli ed imbarazzanti inconvenienti è quella di conoscere in anticipo gli usi e costumi del paese con il quale si entra in affari.

Prima di parlare d’affari, offrire del caffè o qualcosa da bere, salutare l’interlocutore con una stretta di mano decisa accompagnata da un sorriso e non dimenticar e di estendere i saluti anche alla famiglia. Ad affare concluso, se il tempo lo permette, è buona abitudine, tipicamente italiana, festeggiare a tavola brindando con un buon vino d’ annata al successo dell’iniziativa.

Fare affari in Italia è semplice, basta rispettare il galateo e non avere mai fretta!


muoversi (muovere): move (to move)

disinvoltura: boldness

apparire: to appear

rendersi: to make oneself

affidabili: reliable

si sentirà (sentire): will feel (to feel)

rassicurato: reassured

apprezzato: appreciated

sarà alto (essere): will be high, will increase (to be)

pertanto entrare in contatto: therefore to make contact

lo sguardo: look

sorridere: to smile

battuta: joke

chiamarlo (chiamare): call him (to call)

per nome: with his name

renderà (rendere): it will give (to give)

l’approccio: approach

accattivante: winning

viene (venire): comes (to come)

fare affari: have business

legata: related

paese: country

hanno un modo molto (avere): have a way (to have)

diretto: direct

formale: formal

condurre: to conduct

invece: instead

concentra (concentrare): concentrates (to concentrate)

portato verso (portare): brought towards (to bring)

regola fondamentale: fundamental rule

non incappare in: (to) not have, (to) run up against

spiacevoli: unpleasant

conoscere: to know

il quale si entra: which you enter into business with

parlare: talking about

offrire: ( to) offer

bere: to drink

stretta di mano: handshake

sorriso: smile

non dimenticare: don’t forget

estendere: to extend

saluti (saluto): greetings

se il tempo: if the time

permette (permettere): permits (to permit)

buona abitudine: good habit

festeggiare: to celebrate

brindando: toasting

annata: of the year

iniziativa: initiative

fare affari: to do business

semplice: simple

basta rispettare: it is enough to respect

non avere mai fretta: never rush


 

Saluti e buone maniere

“Ciao!”, “Buongiorno!”: i saluti italiani sono ormai famosi in tutto il mondo, ma sappiamo quando e come usarli? Gli italiani si baciano e si abbracciano: possiamo farlo sempre e con tutte le persone o ci sono dei casi in cui non si può fare?

Vediamo insieme alcune regole, o meglio consigli, di comportamento. Quando ci presentiamo, è molto importante dare una stretta di mano, possibilmente energica. Dalla stretta di mano, infatti, si può già stabilire un primo contatto: stringerla con energia serve a dimostrare entusiasmo e personalità.

Ai giovani, o in contesti molto informali, possiamo dire “ciao, piacere”; in contesti più formali possiamo dire “Piacere!” oppureMolto lieto”, gli uomini, e “Molto lieta”, le donne. Se presentiamo un amico possiamo dire solo il suo nome: “Ti presento Luca/Maria” (ricordiamoci di cambiare il “Ti” con il “Le” per contesti formali); se presentiamo un conoscente, o in contesti lavorativi, è più gentil e accompagnare il nome con un titolo che può essere “Dottore/Dottoressa”, per le persone laureate, o semplicemente “Signore/Signora”: “Le presento il Signor Rossi/la Signora Rossi”.

Ma il dubbio per gli stranieri, e per gli stessi italiani, è: “Signora” o “Signorina”? In passato si usava “Signora” solo per le donne sposate e “signorina” per le donne ancora nubili. Il galateo però dice che in questo caso il termine “signorina” potrebbe risultare offensivo per una donna perché sottolinea il suo stato di “donna non sposata”, quindi afferma che dopo i 18 anni bisogna usare il termine “signora”.


ormai famosi: famous by now

mondo: world

ma sappiamo (sapere): but do we know (to know)

si baciano (baciarsi): they kiss (to kiss)

si abbracciano (abbracciare): they hug (to hug)

possiamo farlo (potere): can we do it (can, to be able to)

si può fare: you can do it

vediamo (vedere): let’s take a look (to look)

insieme: together

regole (regola): rules

meglio: better

consigli (consiglio): suggestions

presentiamo (presentare): we introduce (to introduce)

dare: to give

stretta di mano: handshake

si può già stabilire: we can establish

stringerla: shake it

dimostrare: to show

giovani: young people

dire: say

piacere: pleased to meet you

oppure: or

molto lieto: very well, thank you

uomini (uomo): men

donne (donna): women

amico: friend

il suo nome: his name

ricordiamoci (ricordare): let’s remember (to remember)

cambiare: to change

conoscente: acquaintance

lavorativi: working

gentile: polite

dubbio: doubt

stranieri: foreigners

in passato: in the past

si usava (usare): one used (to use)

sposate: married

ancora nubili: still single

galateo: etiquette

termine: term

potrebbe (potere): could (can, to be able to)

perché: because

sottolinea (sottolineare): underlines (to underline, to stress)

quindi afferma (affermare): so affirms (to affirm)

dopo: after

anni (anno): years

bisogna (bisognare): it is necessary (to be necessary)


Ma cosa ne pensano le donne? Le risposte sono varie: alcune donne, considerano importante la differenza tra i due termini e desiderano essere chiamate signorine, se non sposate e signore, se sposate. Altre donne non accettano il termine “signorina”. Le più giovani, inoltre, non amano entrambi i termini e si arrabbiano quando vengono chiamate “signore”, per esempio nei negozi. Insomma, in questo caso, i consigli servono a poco: bisogna trovarsi nella situazione e immaginare la reazione della donna che si incontra.

Se incontriamo un italiano che conosciamo già, possiamo dare i famosi due baci sulla guancia che gli italiani, fra amici e parenti, si scambiano anche quando si separano. Spesso i ragazzi, gli uomini, si abbracciano o si danno delle pacche sulla spalla in segno di saluto affettuoso. In una situazione formale, ad esempio in ambienti di lavoro o con semplici conoscenti, i due baci possono essere sostituiti dalla stretta di mano.

Quando diventiamo amici di un italiano, spesso arriva subito l’invito a pranzo o a cena. Come ci comportiamo in queste occasioni? È bene portare qualcosa; di solito si porta un dolce, ad esempio la popolare “guantiera di paste”, cioè il vassoio di piccoli dolci comprati in pasticceria, oppure del vino o dello spumante. Se c’è una donna in casa, possiamo portare un mazzo di fiori. Dobbiamo prepararci anche a fare il giro della casa, perché è abitudine degli italiani mostrare la propria abitazione a chi ancora non la conosce.

Se invece l’invito è al ristorante, molte volte al momento del conto gli italiani dicono di voler offrire, quindi pagare tutto; è comunque buona educazione dire di voler contribuire alla spesa. Tuttavia anche insistere troppo può risultare scortese: dopo un tentativo iniziale di dividere il conto, è meglio rinunciare, ringraziare e dire “La prossima volta offro io!”


ne pensano (pensare): think about it (to think)

risposte (risposta): answers

desiderano (desiderare): they wish (to wish)

chiamate (chiamare): called (to call)

se non sposate: if not married

non accettano (accettare): don’t accept (to accept)

non amano entrambi (amare): don’t like either (to like)

si arrabbiano: they get mad

nei negozi (negozio): in stores

insomma: in short

servono a poco: helps very little

bisogna trovarsi (trovare): you need to find yourself (to find)

si incontra (incontrarsi): you meet (to meet)

conosciamo già (conoscere): know already (to know)

dare: to give

baci sulla guancia: kisses on the cheek

si scambiano (scambiarsi): you exchange (to exchange)

si separano (separarsi): you separate (to say good-bye, to separate)

ragazzi (ragazza): teenagers

si abbracciano (abbracciarsi): hug each other (to hug)

pacche: friendly slaps

spalla: shoulder

in segno di saluto affettuoso: as a sign of affection

ambienti di lavoro: work environments

diventiamo (diventare): become (to become)

invito: invitation

pranzo: lunch

cena: dinner

comportiamo (comportare): we behave (to behave)

portare: to bring

dolce: dessert

vassoio: tray

piccoli dolci: small sweets

comprati (comprare): bought (to buy)

pasticceria: bakery

mazzo di fiori: bouquet of flowers

dobbiamo (dovere): we need (to need)

fare il giro: to go around

abitudine: habit

mostrare: to show

non la conosce (conoscere): doesn’t know (to know)

se invece: if instead

dicono (dire): they say (to say)

voler offrire: want to offer

pagare: to pay

insistere: to insist

risultare scortese: could seem rude, impolite

dividere il conto: to share the bill

rinunciare: to renounce

ringraziare: to thank

prossima volta: next time

offro io (offrire): I will offer (to offer)


 

Che bella figura!

Che bella figura! Che brutta figura! Una frase che è la pietra miliare della cultura italiana! Rappresenta imbarazzo, vergogna per se stessi e per tutti i familiari. L’etichetta italiana è molto complicata e ricca di sfumature che la rendono di difficile comprensione per i cittadini non solo americani ma anche degli altri paesi.

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La cultura italiana è basata sull’apparire: vestirsi bene è sinonimo di buon gusto, guidare una bella macchina è uno status symbol, avere una bella casa, guadagnare molto. Non è importante che cosa si è veramente, l’importante è quello che si riesce a far credere agli altri. Non essere quindi vestiti adeguatamente per un’occasione rappresenta una “brutta figura”, andare in giro con un rottame di macchina, è una “brutta figura”. Spesso si preferisce rinunciare ad un invito o altro se non si è all’altezza di far “bella figura”.

Fare una brutta figura è un concetto essenziale nella cultura italiana, vuol dire dare una cattiva impressione di se, equivale metaforicamente alla tradizione giapponese di “perdere la faccia”. Esempi di brutta figura sono presentarsi a cena a mani vuote, cioè senza un mazzo di fiori per la padrona di casa, o una bottiglia di vino o un dolce; non versare il vino alla signora che ti siede accanto è una brutta figura, non offrire un caffè o qualcosa da bere ad un ospite è una brutta figura, non fare le presentazioni di una persona che ti accompagna è una brutta figura.


pietra miliare: foundation stone

rappresenta (rappresentare): (it) represents (to represent)

imbarazzo: embarrassment

vergogna: shame

sfumature (sfumatora): nuances

la rendono (rendere): makes it (to make)

comprensione: comprehension

cittadini (cittadin): people

paesi (paese): countries

basata: based on

apparire: appearance

vestirsi: to dress oneself

buon gusto: good taste

guidare: to drive

bella macchina: nice car

avere: to have

casa: house

guadagnare: to earn

veramente: really

si riesce a far credere agli altri: you let the others believe

andare in giro: go around

rottame: old

macchina: car

spesso si preferisce (preferire): usually you’d prefer (to prefer)

invito: invitation

all’altezza di: the height of

concetto: concept

vuol dire: it means

dare: to give

cattiva: bad

giapponese: Japanese

esempi (esempio): examples

cena: dinner

mani vuote (mano): empty hands

senza: without

mazzo di fiori: bouquet of flowers

padrona di casa: lady of the house

bottiglia: bottle

dolce: dessert

non versare: not pouring

signora: woman

ti siede accanto (sedere): sits next to you (to sit)

non offrire: not to offer

ospite: guest

non fare le presentaziono: don’t introduce


Se fare brutta figura vuol dire dare una cattiva inpressione di se, il concetto di bella figura è l’esatto contrario, cioè fare una buona impressione. Questo concetto coinvolg e quasi tutti gli aspetti della vita sociale italiana, a cominciare dall’aspetto fisico fino al modo di porsi, in generale, nell’ambito lavorativo, politico e degli affari.

Per capire meglio il concetto di bella o brutta figura, è importante capire che la società italiana ha dei ruoli ben definiti relativamente ai maschi ed alle femmine. In genere è l’uomo ad avere un ruolo rilevante all’interno della famiglia per quanto riguarda il sostentamento della stessa e la donna invece si occupa della gestione interna della casa e dei figli. Infatti, se si dovesse verificare il contrario, ció potrebbe rappresentare motivo di brutta figura per l’uomo.

È compito infatti dell’uomo, come padre di famigli, a rappresentare la stessa nel migliore dei modi, attraverso il suo comportamento, la sua serietà, il suo stile di vita affidabile e rispettabile. Molti uomini italiani trattano ancora le donne con maschilismo, inteso come senso di protezione e galanteria. Anche se ora le donne cercano sempre più la parità dei diritti, occupando ruoli che una volta erano dominio dei soli uomini. È sempre più lontana la visione della donna che si preoccupava esclusivamente della cucina, della pulizia della casa e dei figli.

La donna resta sempre la responsabile maggiore dell’ andamento domestico, ma contemporaneamente lavora fuori casa. Ciò però procura spesso disagio nell’uomo italiano che vive questa situazione come una incapacità di provvedere da solo al bisogno familiare e quindi lo vive come “una brutta figura”!


concetto: concept

contrario: opposite

coinvolge (coinvolgere): involves (to involve)

vita sociale: social life

fino al modo: even the way

porsi: to present yourself

ambito lavorativo: work environment

degli affari: of business

per capire meglio: to better understand

ha dei ruoli (ruolo): (it) has roles, parts

in genere: usually, generally

uomo: man

all’interno: inside

riguarda il sostentamento: regarding the support

invece: instead

se si dovesse (dovere): if (the opposite) would happen (must, to have to)

È compito infatti: it’s the job in fact

nel migliore: in the best

attraverso: with

la sua serietà: his seriousness

affidabile: reliable

rispettabile: respectful

molti uomini (uomo): many men

ancora: still

se ora: if now, nowadays

cercano (cercare): looking for (to look for)

parità: equality

diritti: rights

ruoli (ruolo): roles

una volta: once

lontana: far away

cucina: kitchen

pulizia: cleanliness

figli: children

andamento: progress

ma contemporaneamente: but at the same time

lavora fuori (lavorare): works outside (to work)

procura (procurare): brings (to bring)

disagio: awkwardness

vive (vivere): he lives (to live)

bisogno familiare: family needs


 

Gesti italiani

Gli Italiani usano i gesti per parlare (gesticolare) tanto quanto usano la loro bocca per esprimersi! Il gesticolare serve per rinforzar e ciò che si dice. Dal momento che l’italiano è una lingua complessa e in evoluzione, può essere meglio ricordata se imparate anche alcuni gesti comuni italiani.

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Ho Fame!

“Ho fame” traduce la forma inglese “I’m hungry”. Potete farvi capire dai vostri ospiti massaggiando con un movimento circolare il vostro stomaco con il palmo della mano. Alcune semplici parole italiane vi aiuteranno ulteriormente: pizza, pollo, pasta… accompagnate da una domanda, probabilmente vi porteranno a gustare subito buoni piatti a tavola!

Scusi, devo andare al bagno

Il gesto per “Scusi, devo andare al bagno” probabilmente segue per importanza il gesto per “Ho fame”. Alzando il dito indice e il dito medio (col palmo della mano in fuori) avrete sicuramente l’indicazione per il bagno più vicino in poco tempo.

Un momento!

Sicuramente vorrete sapere come si dice “one moment, please”, ovvero “un momento, per favore”, per chiedere a qualcuno indicazioni per il bagno. Basta alzare il dito indice in aria come il numero “1”. Questo gesto può anche significare “May I interrupt?”, ovvero, “potrei interrompere?”, anche se in questo caso dovreste imparare anche la frase italiana.


gesti (gesto): gestures

parlare: to speak

usano (usare): using (to use)

la loro bocca: their mouth

esprimersi: to express themselves

serve: is needed, it is necessary

rinforzare: to strengthen

si dice (dire): they say (to say)

lingua complessa: complex language

essere meglio ricordata (ricordare): is better remembered (to remember)

se imparate (imparare): if you learn (to learn)

traduce (tradurre): translates (to translate)

potete farvi capire: you would make yourself understood

vostri ospiti (ospite): your hosts

massaggiando (massaggiare): massaging (to massage)

vi aiuteranno (aiutare): will help you (to help)

pollo: chicken

domanda: question

vi porteranno (portare): will bring you (to bring)

gustare: to taste

subito: immediately

buoni piatti (piatto): good dishes

a tavola: at the table

devo andare (dovere): I have to go (must, to have to)

bagno: bathroom

segue (seguire): follows (to follow)

alzando (alzare): raising (to raise)

dito indice: index finger

mano: hand

in fuori: facing out

avrete (avere): will have (to have)

vicino: close

poco tempo: little time (not much time)

vorrete (volere): you will want (to want)

sapere: to know

come si dice (dire): how to say (to say)

chiedere: to ask

basta alzare: just raise

in aria: in the air

se in questo: if in this

dovreste imparare (dovere): (you) should learn (must, to have to)


Silenzio!

Questo gesto universale consiste nel tenere premuto il dito indice sulle proprie labbra e ha il significato di “silenzio per favore”.

Vieni qui

Oscillando verso se stessi la proprio mano, con il palmo della stessa e le dita verso il basso, stai esprimendo il desiderio di far avvicinare qualcuno, anche se non è un gesto da utilizzare con sconosciuti. Per non essere fraintesi è meglio usare questo gesto quando si può spiegare alla persona interessata perché la state facendo avvicinare.

Idea!

“Idea!” enfatizzerete molto il fatto che avete un’ idea quando sembrate molto felici e avete le mani sulla vostra testa. Comunque, imparare l’italiano sarà utile soprattutto per esporre questa vostra idea!

Perfetto

Unendo il vostro pollice e il vostro indice, creando un cerchio, facendolo con entrambe le mani, vi complimentate con qualcuno per l’ottimo risultato conseguito. È un gesto molto usato e utile in Italia anche perché non richiede l’uso del linguaggio.

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I gesti, se usati correttamente, possono risultare molto efficaci. Per leggere cartelli stradali italiani e parlare con altri italiani, in ogni caso, è importante studiare la lingua. Optate ad apprendere entrambi: gesti e linguaggio parlato.


tenere premuto (premere): keep pressed (to press)

proprie labbra (labbro): own lips

vieni qui (venire): come here (to come)

oscillando (oscillare): turning (to turn)

verso: toward

se stessi: yourself

della stessa: of the same

dita (dito): fingers

verso il basso: pointing down

stai esprimendo (esprimere): you are expressing (to express)

desiderio: wish

far avvicinare: make someone approach

sconosciuti (sconosciuto): strangers

non essere fraintesi: not to be misunderstood

meglio: better

spiegare: explain

la state facendo (fare): you are making (that person) (to make, to do)

avvicinare: the approach

enfatizzerete (enfatizzare): you will emphasize (to emphasize)

sembrate (sembrare): seem like (to seem)

felici: happy

mani (mano): hands

sulla: on top of, against

vostra testa: your head

imparare: to learn

esporre: to show

unendo (unire): uniting (to unite)

pollice: thumb

creando (creare): creating (to create)

un cerchio: a circle

facendolo (fare): making it (to make)

entrambe: both

per l’ottimo risultato: for the best result

conseguito (conquistare): achieved (to achieve)

non richiede (richiedere): doesn’t require (to require)

linguaggio: language

se usati correttamente (usare): if used correctly (to use)

risultare: result

leggere: to read

cartelli stradali: road signs

studiare: to study

lingua: language

optate ad apprendere (optare): choose to learn (to choose)


 

Prova la sua comprensione

Costume della cucina Italiana, page 108

1. What, according to the author, demonstrates the art of eating?

2. At breakfast, how do Italians take their coffee?

3. At the end of the meal, what will the owner of the restaurant sometimes bring to the table?

Espressioni idiomatiche, page 110

1. What does this expression mean: Toccare il cielo con un dito?

2. Give an example of a superstitious gesture or expression.

3. What expression should you offer someone going for a job interview?

Galateo degli affari, page 112

1. How long does the author say it takes to make a good or a bad impression?

2. What should you do at a working dinner meeting?

3. What color suit does the author suggest you wear?

4. If you want to increase the success of your business meeting, what should you make sure the person you are meeting with feels?

 

Test your comprehension

Saluti e buone maniere, page 114

1. The author says to shake hands with energy to show what?

2. If you are introducing someone formally what do you say?

3. What are the rules for addressing a woman over the age of 18?

4. What is a guantiera di paste ?

Gesti italiani, page 118

1. What is the hand signal you would use to let someone know you need to use the bathroom?

2. What gesture should you not use with strangers?

3. What does making a circle with your thumb and your index finger indicate?