La musica folcloristica italiana deriva dalle varie identità del popolo italiano e dalle regioni e nasce in momenti di aggregazione sociale come feste o sagre. Le origini di queste musiche sono molto antiche, soprattutto per quanto riguarda la tradizione orale del canto. La musica folk è direttamente collegata a due altri aspetti culturali delle regioni da dove proviene: gli strumenti musicali con cui è eseguita ed i balli che la possono accompagnare. Infatti nella tradizione italiana i vari strumenti che compongono queste musiche sono strumenti regionali come l’ ocarina o lo scacciapensieri.
La canzone napoletana è nata intorno al secolo XIII e nel seicento si evolve, dando vita ai primi ritmi della tarantella. I primi decenni dell’ 800 sono ritenuti il periodo più importante, durante il quale sono state composte canzoni che hanno raggiunto la fama nazionale.
La tarantella è conosciuta come una danza accompagnata da musica tradizionale dai ritmi veloci, originaria dell’Italia meridionale. Il nome “tarantella” deriva da “tarantola”, un ragno velenoso diffuso nell’Europa meridionale. Dunque il ballo della tarantella è in parte legato al morso della tarantola: chi veniva morso, infatti, si agitava in maniera convulsiva. I tipi di tarantella sono numerose. Tra le più famose quella pugliese, calabrese, siciliana e napoletana.
La pizzica è una danza popolare tipica del Salento ma presente in tutta la Puglia centro-meridionale e anche in Basilicata. La pizzica, oltre ad essere suonata nei momenti di festa, costituiva anche l’ accompagnamento al “tarantismo”. La pizzica, infatti, con il suo ritmo frenetico, aveva lo scopo di esorcizzare le donne tarantolate attraverso il ballo, scatenato dal loro ipotetico male.
deriva (derivare): derives (to derive)
popolo: people
nasce (nascere): is born (to be born)
feste (festa): parties
sagre (sagra): festivals
antiche (antico): ancient
soprattutto: above all
per quanto riguarda: as regards to
canto (cantare): singing (to sing)
collegata (collegare): connected (to connect)
è eseguita (eseguire): is performed (to perform)
balli (ballo): dances
la possono accompagnare (potere): can accompany it (can, to be able to)
infatti: in fact
compongono (comporre): compose (to compose)
ocarina: ocarina
scacciapensieri: Jew’s harp
intorno: around
secolo: century
si evolve (evolversi): evolves (to evolve)
vita: life
decenni (decennio): decades
sono ritenuti (ritenere): are considered (to consider)
durante il quale: during which
sono state composte (comporre): have been composed (to compose)
hanno raggiunto (raggiungere): have reached (to reach)
conosciuta come (conoscere): known as (to know)
danza: dance
veloci: fast
meridionale: southern
nome: name
ragno velenoso: venomous spider
legato: related
morso: bite
veniva morso (mordere): was bitten (to bite)
si agitava (agitarsi): floundered (to flounder)
anche: also
essere suonata (suonare): to be played (to play)
costituiva (costituire): constituted (to constitute)
aveva (avere): had (to have)
lo scopo di esorcizzare: the aim to exorcize
donne (donna): women
scatenato (scatenare): provoked, unleashed (to provoke, to unleash)
ipotetico: hypothetical
Gli strumenti musicali italiani sono strumenti regionali usati in prevalenza per la musica popolare, che si divide in varie tipologie e può variare da regione a regione.
Probabilmente il più noto di questi strumenti è l’ocarina, inventata nel secolo XIX. La sua forma ricorda il profilo di un’oca senza testa, da lì il suo nome. L’imboccatura laterale dalle quale si soffia l’aria genera il suono, che si può modulare tramite piccoli fori sul corpo dello strumento. Tra i vari tipi di ocarine la più nota è l’ocarina di Budrio. A parte gli utilizzi folcloristici, l’ocarina è diventata famosa per il suo utilizzo nella composizione di alcune colonne sonore, come ad esempio in alcuni film di Sergio Leone, musicati da Ennio Morricone.
La piva è anche nota come la cornamusa italiana, perché composta da canne inserite in un otre di pelle che funziona da serbatoio d’aria. Questo strumento era usato nel Piacentino fino alla fine agli anni ‘50.
Il putipù è uno strumento a percussione composto da una canna di bambù e una membrana di pelle di animale. Questo strumento è molto ultilizzato nella musica folk meridionale, in particolar modo in quella napoletana.
Lo scacciapensieri è un piccolo strumento costituito da una piccola struttura di metallo ripegato su se stesso e a forma di ferro di cavallo che si usa soprattutto in Sicilia ma anche in Sardegna. Lo strumento si suona ponendo l’ estremità con l’ ancia libera poggiata sui denti e pizzicando la lamella con un dito mentre si cambia la dimensione della cavità orale per regolare le note. Questo può avvenire anche per mezzo di diversi posizionamenti della lingua.
Il vattacicirchie è uno strumento musicale a percussione della tradizione popolare abbruzzese, composto da un cilindro e da un bastone detto “mazza vattante”.
usati (usato): used (to use)
tipologie: typologies, types
può variare: (it) may vary
inventata (inventatare): invented (to invent)
secolo: century
ricorda (ricordare): reminds (to remind)
oca senza testa: goose without a head
nome: name
si soffia (soffiare): they blow (to blow)
suono: sound
si può modulare: they can modulate
tramite: by
fori (foro): holes
corpo: body
è diventata (diventare): has become (to become)
colonne sonore: soundtracks
ad esempio: for example
piva: bagpipes
cornamusa: bagpipes
canne (canna): pipes
inserite (inserire): inserted (to insert)
otre di pelle: leather bottle
funziona (funzionare): works (to work)
serbatoio: tank
era usato (usare): was used (to use)
fino alla fine: to the end
anni ‘50 (anno): the fifties
bambù: bamboo
pelle di animale: animal skin
struttura di metallo: metal structure
ripegato: bent over
se stesso: itself
ferro di cavallo: horseshoe
si usa (usare): it’s used (to use)
soprattutto: especially
si suona (suonare): they play it (to play)
ponendo (porre): putting (to put)
estremità: end
ancia: reed
libera (libero): free
poggiata sui (poggiare): rest on, lean on (to lean)
pizzicando (pizzicare): pinching (to pinch)
lamella: thin plate
un dito: a finger
mentre: while
si cambia (cambiare): they change (to change)
per regolare: to regulate
avvenire: to happen
abbruzzese: from Abruzzo
cilindro: cylinder
bastone: stick
Il Rinascimento in Italia fu un periodo di grande espansione economica, politica e culturale. In questo periodo storico assistiamo alla formazione degli Stati Nazionali e delle Signorie.
Le varie corti ospitarono uomini di cultura appartenenti a tutti i settori: artistico, scientifico, musicale, filosofico, politico e letterario. Le città hanno un’organizzazione politica di tipo feudale, in cui si sviluppano il commercio e l’industria.
Prima del XIII secolo, la lingua usata in Italia per la scrittura delle opere letterarie era il latino, che fu utilizzato per la scrittura di poesie, leggende eroiche, cronache, vite dei santi, poesie religiose e opere didattiche e scientifiche. Oltre al latino, altre lingue utilizzate furono il francese e il provenzale.
Ciò che ci permettere di cominciare a parlare di letteratura italiana è la consapevolezza, per il popolo italiano, di parlare una lingua comune e ciò si comincia a prospettare solo attorno al duecento. La letteratura italiana si afferma in ritardo rispetto alle altre letterature europee.
Una tra le più grandi figure della letteratura mondiale fu Dante Alighieri, famoso per l’alterigia del suo pensiero, la vividezza, la fluidità del suo versetto e l’audacia della sua immaginazione. Fu uno dei fondatori della letteratura italiana e rese accessibile ad un vasto pubblico, attraverso l’uso del vernacolo, la lettura di molte sue opere. Fu nel 1304 che Dante introdusse l’uso dell’italiano come lingua letteraria.
Rinascimento: Renaissance
storico: historical
assistiamo (assistere): we take part in (to take part in)
Stati Nazionali: National States
Signorie: Council of Lords
corti (corte): courts
ospitarono (ospitare): hosted (to host)
uomini (uomo): men
appartenenti (appartenente): belonging
settori (settore): sectors
letterario: literary
città: town
di tipo feudale: feudal
si sviluppano (svilupparsi): develop (to develop)
secolo: century
lingua: language
scrittura: writing
fu utilizzato (utilizzare): was used (to use)
poesie (poesia): poems
leggende eroiche (leggenda): heroic legends
cronache (cronaca): news
vita dei santi: saints’ lives
opere (opera): works
didattiche: scholarly
ciò che ci permettere: what allows us
cominciare a parlare: to start to speak
consapevolezza: awareness
prospettare: to present
attorno al duecento: around the thirteenth century
si afferma (affermarsi): asserts itself (to assert)
in ritardo rispetto: late compared to
tra: among
mondiale: worldwide
alterigia: arrogance
pensiero: thought
vividezza: vividness
versetto: verse
fondatori (fondatore): founders
rese (rendere): made (to make)
attraverso: through
La più grande opera di Dante è il poema epico La Divina Commedia, iniziata nel 1307 e scritta in volgare per poter avere una maggiore divulgazione. È una drammatizzazione legata a temi filosofici e teologici e vede come protagonisti alcune figure storiche del periodo, di cui descrive le personalità attraverso un fantasioso racconto.
Il componimento affronta i tre temi fondamentali della teologia medievale: inferno, purgatorio e paradiso, in cui egli colloca i vari protagonisti, assegnandoli a vari gironi a seconda della propria nobiltà d’animo, e del loro comportamento sulla terra. A fargli da guida in questo mondo ultraterreno è la sua amata Beatrice e il suo maestro Virgilio.
Un’altra delle figure più importanti del primo rinascimento fu lo studioso umanista e poeta Petrarca. Con lui fu introdotta una nuova corrente letteraria che influenzò la cultura occidentale.
A differenza di altri, egli, attraverso lo studio dei classici, elaboro una nuova filosofia sulla centralità degli antichi valori, ponendo l’uomo al centro di essa. Fu infatti uno dei maggiori esponenti della corrente letteraria chiamata “Umanesimo”.
Dante, Petrarca e Boccaccio furono i primi scrittori italiani a fare uso letterario del dialetto toscano parlato a Firenze, Siena e altre città dell’Italia centro-settentrionale.
Possiamo definire infatti questi scrittori i padri della lettratura italiana, coloro che hanno dato inizio ad una lunga e prestigiosa stirpe di poeti e scrittori dei quali l’Italia vanta la paternità.
iniziata (iniziare): started (to start)
scritta (scrivere): written (to write)
volgare: everyday language
per poter avere: to be able to get
divulgazione: spread
legata a: related to
vede (vedere): seen (to see)
descrive (descrivere): describe (to describe)
racconto: story
componimento: work
affronta (affrontare): deals with (to deal with)
inferno: hell
colloca (collocare): places (to place)
assegnandoli (assegnare): assigning them (to assign)
gironi (girone): circles
propria: own
nobiltà d’animo: greatheartedness
fargli da guida (fare): to act as his guide (to do, to act)
mondo ultraterreno: extraterrestrial world
amata (amato): beloved
maestro: master, teacher
introdotta (introdotto): introduced
nuova corrente letteraria: new literary trend
occidentale: western
antichi valori (valore): ancient values
ponendo l’uomo (porre): putting the man (to put)
esponenti (esponente): representatives
chiamata (chiamare): called (to call)
parlato (parlare): spoken (to speak, to talk)
possiamo definire (potere): we can define (can, to be able to)
hanno dato inizio (iniziare): have begun (to begin)
stirpe: line
scrittori (scrittore): writers
vanta (vantare): boasts about (to boast)
paternità: paternity
Almeno nell’immaginario degli stranieri, l’Italia è stata vista spesso nel corso dei secoli anche come un paese di cantanti e poeti, un luogo che ha dato i natali alla musica lirica e a poeti e scrittori come Dante Alighieri il quale, con la sua Divina Commedia, ha dipinto un affresco della società di allora che ha, sorprendentemente, molti punti in comune con il bel paese di adesso.
Certamente l’immagine dell’Italia come paese di Eros Ramazzotti e Laura Pausini e della lingua di Dante è superata, ma è anche vero che il paese possiede una inequivocabile tradizione sia musicale che canora che poetica.
La poesia in Italia muta con l’evolversi del paese, dei movimenti artistico letterari e dei mutamenti storici, dal succitato Dante Alighieri, uno dei più autorevoli e rilevanti letterati italiani di sempre, a Petrarca e Boccaccio a umanisti come Lorenzo de Medici e Poliziano sino ad arrivare a Ugo Foscolo e Giacome Leopardi, Giosuè Carducci nel 1800 e, nel 1900, a Giuseppe Ungaretti e Guido Gozzano, solo per citarne alcuni.
almeno: at least
stranieri (straniero): foreigners
è stata vista (vedere): has been seen (to see)
spesso: often
nel corso dei secoli (secolo): over the centuries
paese: country
cantanti (cantante): singers
poeti (poeta): poets
luogo: place
ha dato i natali (dare): has given birth (to give)
scrittori (scrittore): writers
ha dipinto (dipingere): has painted (to paint)
affresco: portrait
allora: right then, at that moment
sorprendentemente: surprisingly
il bel paese: the beautiful country (one of the nicknames of Italy)
adesso: now
lingua: language
superata (superare): exceeds (to exceed)
vero: true
possiede (possedere): has (to have)
canora: singing
muta (mutare): changes (to change)
evolversi: evolving
mutamenti storici: historical changes
succitato: above-quoted
autorevoli: authoritative
rilevanti: important, significant
sempre: always
umanisti (umanista): humanists
sino ad arrivare a: until coming to
solo per citarne alcuni: just to mention some of them
Quanto alla tradizione musicale, l’Italia ha un ruolo di primissimo piano nell’opera, le cui origini vengono fatte risalire tra il 1500 e il 1600, quando a Firenze un gruppo di letterati e musicisti che si riuniva a casa del conte Bardi decise di creare una rappresentazione dove si fondessero teatro e musica. Tra i generi operistici ricordiamo l’opera seria, l’opera buffa, che nacque a Napoli, e l’operetta.
L’Italia contribuì alla musica anche con la creazione di strumenti musicali come il violino e la viola, i cui maggiori centri di produzione erano Cremona e Brescia. Uno dei principali costruttori di violino fu Antonio Stradivari. Tra i maggiori rappresentanti della musica italiana non possiamo non menzionare Antonio Vivaldi, Niccolò Paganini, Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Pietro Mascagni, Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi, le cui opere sono strettamente legate agli eventi storici dell’Italia.
Importante anche la canzone napoletana, che nel 1600 vide nascere la prima forma di tarantella e nel 1800 ha il suo periodo di maggior splendore, con composizioni come “Te vojio bene assaje”, “Funiculí Funiculà” e “O sole mio”, scritta da Giovanni Capurro e Eduardo Di Capua e conosciuta in tutto il mondo. Il contributo di Napoli alla canzone italiana non si ferma qui ma ci consegna, dopo la seconda guerra mondiale, brani leggendari come “Munasterio” e “Santa Chiara”, “Luna rossa” e “Tu vuò fa l’americano” di Renato Carosone, ironica e perfetta per i tempi.
La musica contemporanea rimane legata da un lato alla melodia e alla tradizione, con cantanti come Andrea Bocelli che si rifanno alla musica lirica, dall’altro alla canzone d’autore, con autori schierati politicamente come nel caso di Fabrizio De André e Francesco De Gregori e testi complessi e poetici, come nel caso di Lucio Battisti, indimenticato interprete della musica leggera italiana.
ha un ruolo di primissimo piano: plays a very prominent role
vengono fatte risalire (risalire): are dated back to (to go)
si riuniva (riunirsi): met (to meet)
casa del conte: home of count
si fondessero (fondere): they could merge (to merge)
ricordiamo (ricordare): let’s remember (to remember)
opera seria: serious opera
opera buffa: comic opera
nacque (nascere): was born (to be born)
maggiori centri (centro): greatest centers
rappresentanti (rappresentante): representatives
possiamo non menzionare: we must mention
strettamente legate: closely related
vide (vedere): saw (to see)
scritta (scrivere): written (to write)
conosciuta (conoscere): known (to know)
mondo: world
non si ferma qui (fermare): it doesn’t stop here (to stop)
ci consegna (consegnare): it gives us (to give)
seconda guerra mondiale: Second World War
brani leggendari (brano): legendary pieces
tempi (tempo): times
rimane legata (rimanere): remains related (to remain)
da un lato: on the one hand
si rifanno: harks back
autore: author
schierati politicamente: politically lined up (idiomatic expression)
testi complessi (testo): complex texts
musica leggera: easy listening music
La Romagna è la terra dell’allegria, della musica e del ballo: nasce qui, infatti, il “liscio”, ballo a coppie diventato poi molto popolare in tutta l’Italia.
Con il termine “liscio” si fa riferimento a vari tipi di balli e musiche provenienti da altri paesi, vicini all’Italia: la mazurca, nata in Polonia, il valzer, nato in Austria, la polka, nata nella Repubblica Ceca. Tutti questi balli sono stati unificati nel genere chiamato “liscio” nel XIX secolo da Carlo Brighi, violinista, che apre a Bellaria la prima balera, cioè il locale dove si può ascoltare questo tipo di musica e ballare. Brighi ha cominciato ad introdurre in queste musiche straniere alcune variazioni tipicamente romagnole; è per questo che il liscio è considerato tipico di questa regione italiana, anche se legato a danze di altri paesi.
Ma perché si chiama “liscio”? Il nome deriva dal modo di danzare dei ballerini che fanno strisciare i piedi sul pavimento e in questo modo lo “lisciano”, mentre i cantanti delle orchestre ripetono “e vai col liscio”, anzi “vai col lissio”, così come si pronuncia nel dialetto romagnolo.
La persona che rende famoso questo genere, però, è Secondo Casadei, musicista e compositore, considerato il “re” della musica da ballo e soprannominato “lo Strauss della Romagna”. Casadei fonda la sua orchestra nel 1928 e scrive più di 1000 canzoni, tra cui la famosissima “Romagna mia”, dedicata alla sua terra. La sua passione per la musica gli dà la forza per resistere alla concorrenza dei balli americani, arrivati in Italia durante la seconda guerra mondiale: contro il boogie-woogie, Casadei difende il liscio che riesce così a sopravvivere e a conservare la sua popolarità.
terra: land
ballo: dance
nasce (nascere): is born (to be born)
infatti: in fact
coppie (coppia): couples
diventato (diventare): become (to become)
provenienti (provenire): coming from (to come from)
paesi (paese): countries
vicini (vicino): close
mazurca: a dance from Poland
sono stati unificati (unificare): (they) have been unified (to unify)
chiamato (chiamare): called (to call)
secolo: century
apre (aprire): opens (to open)
si può ascoltare: it’s possible to listen
ha cominciato (cominciare): has begun (to begin)
straniere: foreign
anche se: even if
legato: related
ma perché: but why
deriva (derivare): comes from (to come from)
modo: way
fanno strisciare i piedi: drag their feet
pavimento: floor
lisciano: smooth, smoothly
cantanti (cantante): singers
ripetono (ripetere): repeat (to repeat)
rende (rendere): makes (to make)
genere: genre
re: king
fonda (fondare): sets up (to set up)
scrive (scrivere): writes (to write)
canzoni (canzone): songs
forza: strength
resistere: to resist
concorrenza: rivalry
arrivati (arrivare): arrived (to arrive)
durante: during
seconda guerra mondiale: Second World War
contro: against
difende (difendere): defends (to defend)
riesce … a sopravvivere: succeeds … in surviving
conservare: to keep
Dopo la sua morte, il nipote, Raul Casadei, continua a suonare con l’orchestra in giro per l’Italia; nel 1984 crea una discoteca galleggiante, la “Nave del sole”, che offre piccole crociere lungo la riviera romagnola al ritmo del liscio. Raul si è ormai ritirato e ha lasciato l’eredità dell’orchestra al figlio Mirko: dal secolo scorso, l’orchestra Casadei continua a diffondere questa musica allegra e a far ballare tutti.
Ma quali sono i temi di queste canzoni così allegre e divertenti? Come nella migliore tradizione italiana, si parla dei sentimenti, della famiglia, dell’amore, non solo tra uomo e donna, ma anche amore verso la propria terra.
I musicisti del liscio, però, cercano anche di portare e diffondere amicizia. Nelle balere, infatti, l’atmosfera è bellissima: tutti passano le serate in allegria, cantando insieme all’orchestra e ballando per togliersi di dosso la stanchezza e lo stress della vita quotidiana. Non è necessario andare con i propri amici: nelle balere si fa amicizia con tutti e si balla con tanta gente. Chi non sa ballare, può seguire delle lezioni o, semplicemente, farsi guidare da chi è più esperto.
Le balere non sono tradizionalmente eleganti: spesso, nei paesi più piccoli dove non si poteva costruire un edificio stabile, si montavano delle balere mobili in legno solo per il periodo delle feste e delle sagre; a volte la balera era solo una pista da ballo in legno all’aperto.
Le balere sono frequentate soprattutto da anziani o da persone adulte: i più giovani di solito preferiscono altri tipi di musica. Il liscio, però, è buonumore, allegria, serenità ed è, dunque, adatto a persone di ogni età.
morte: death
nipote: grandson
suonare: to play
in giro: around
crea (creare): creates (to create)
galleggiante: floating
piccole crociere: short cruises
ritmo: rhythm
si è ormai ritirato (ritirare): has retired by now (to retire)
ha lasciato (lasciare): has left (to leave)
eredità: inheritance
figlio: son
secolo scorso: last century
allegra (allegro): cheerful
far ballare: to make people dance
divertenti: amusing
si parla (parlare): talk about (to talk)
amore: love
uomo: man
donna: woman
verso la propria terra: toward one’s own country
cercano (cercare): they try (to try)
amicizia: friendship
balere (balera): dance halls
passano (passare): spend (to spend)
serate (serata): evenings
cantando (cantare): singing (to sing)
insieme: together
per togliersi di dosso: to shake off
stanchezza: the tiredness
vita quotidiana: daily life
andare: to go
si fa amicizia: people make friends
gente: people
seguire: to follow
farsi guidare: to let oneself be guided
esperto: expert
non si poteva costruire: it wasn’t possible to build
edificio: building
si montavano (montare): they put up (to put up)
mobili in legno: wooden furniture
feste (festa): parties
sagre (sagra): festivals
pista da ballo: dance floor
all’aperto: outdoors
soprattutto da: mainly by
anziani (anziano): older people
giovani: young people
di solito: usually
preferiscono (preferire): prefer (to prefer)
buonumore: good-humored
adatto a: suitable for
Roma è probabilmente il più grande museo all’aperto del mondo, con i suoi siti archeologici, i palazzi e le chiese rinascimentali e barocche che affollano ogni angolo della città. Tuttavia offre anche un gran numero di musei, dai più famosi ai più insoliti.
I musei Vaticani sono forse i più conosciuti, dimora di una delle maggiori collezioni d’arte del mondo e sede delle meravigliose stanze di Raffaello e della Cappella Sistina. Imperdibili anche i musei Capitolini, situati sulla piazza del Campidoglio, dove si possono ammirare il busto di Medusa di Bernini, busti greci e romani e dipinti di Caravaggio e Tintoretto.
Il museo Nazionale Romano è un altro museo importantissimo, custode di una delle più grandi collezioni archeologiche e formato da diversi siti: le Terme di Diocleziano, con la sala ottagonale, Palazzo Massimo e Palazzo Altemps.
Chi è incuriosito dalla civiltà etrusca non può mancare di visitare il museo della Civiltà Etrusca di Villa Giulia mentre per saperne di più su Roma dal Medioevo al Novecento, c´è il museo di Roma, un viaggio nella storia più recente della città attraverso sculture, dipinti, abiti, oggetti e fotografie.
La galleria Borghese, situata nel cuore del parco di Villa Borghese, è altrettanto imperdibile, con il museo che ospita la statua di Paolina Bonaparte del Canova e alcuni celebri sculture di Bernini come il ratto di Proserpina. La galleria d’arte al piano superiore custodisce, tra gli altri, dipinti di Caravaggio, Raffaello e Antonello Da Messina.
museo: museum
all’aperto: outdoor
mondo: world
chiese (chiesa): churches
rinascimentali: of the Renaissance
affollano (affollare): crowd (to crowd)
ogni angolo: every corner
offre (offrire): offers (to offer)
insoliti: unusual
conosciuti (conoscere): known (to know)
dimora: dwelling, house
sede: place
stanze (stanza): rooms
imperdibili anche: also, not to be missed
si possono ammirare (potere): it’s possible to admire (can, to be able to)
dipinti (dipinto): paintings
custode: custodian
diversi siti (sito): several sites
sala ottagonale: octagonal room
incuriosito (incuriosire): is intrigued (to be intrigued)
etrusca (etrusco): Etruscan
non può mancare (potere): can’t miss (can, to be able to)
mentre: while
saperne di più: to know more about
viaggio: trip
storia: history
abiti (abito): clothes
oggetti (oggetto): objects
fotografie (fotografia): photographs
cuore: heart
altrettanto: as much
ospita (ospitare): hosts (to host)
celebri (celebre): famous
ratto: abduction
piano: floor
custodisce (custodire): houses (to house)
MACRO, di recente apertura, non è solo una meraviglia architettonica ma un museo di arte contemporanea da non perdere nonché sede di importanti mostre.
Accanto ai musei più celebri esistono musei meno noti che vale la pena di visitare, come il Museo Napoleonico, che molto racconta di questo personaggio e della Roma di quel periodo attraverso dipinti e oggetti di uso quotidiano. Il Museo delle Arti Sanitarie, all’interno dell’antico Ospedale di Santo Spirito, ci fa ripercorrere la storia della medicina e dell’alchimia e raccoglie una collezione di modelli anatomici di cera, usati dagli studenti di anatomia, diverse stranezze e strumenti chirurgici e accessori usati da medici e farmacisti. Il museo è anche una ricca biblioteca, con testi preziosi che risalgono al 1500.
La Crypta dei Cappuccini non è un museo vero e proprio ma un cimitero, posto sotto la chiesa di Santa Maria della Concezione, che raccoglie le ossa di migliaia di frati, disposte in maniera tale da formare archi e decorazioni. Nella crypta sono visibili anche scheletri vestiti con i sai dei frati. Decisamente meno macabro il Museo della Pasta, ora chiuso per restauro. Il museo ripercorre la storia di questo alimento-monumento nazionale e attraverso le varie sale si possono ammirare le varie fasi di produzione, macchinari antichi e documenti che testimoniano l’antica origine della pasta.
Per gli appassionati di storia e cultura ebraica c´è il Museo Ebraico, a due passi dal Lungotevere, custode di una serie di documenti risalenti all’occupazione nazista di Roma, di manoscritti antichi e tessuti pregiati, oltre che sede di varie esibizioni e testimone dell´ importanza della comunitá ebraica nella capitale. Infine il Museo Criminologico, aperto nel 1930, è un interessante viaggio nella storia del crimine in Italia e non solo, con documenti che testimoniano la storia delle tecniche di investigazione e strumenti di tortura come asce, fruste e collari e la riproduzione della Vergine di Norimberga.
apertura: opening
da non perdere: not to be missed
nonché: as well as
mostre (mostra): exhibitions
accanto: besides
esistono (esistere): there are (to be)
vale la pena (valere): is worth (to be worth)
personaggio: figure
attraverso: through
uso quotidiano: daily use
all’interno: inside
antico: ancient
ci fa ripercorrere (fare): makes us retrace (to make)
raccoglie (raccogliere): collects (to collect)
stranezze (stranezza): oddities
chirurgici: surgical
biblioteca: library
testi preziosi (testo): precious books
vero: proper
proprio: true
posto: placed
chiesa: church
le ossa di migliaia di frati: the bones of thousands of monks
disposte: laid
scheletri (scheletro): skeletons
vestiti (vestire): dressed (to dress)
sai (saio): habits, frocks
decisamente: definitely
per restauro: for restoration
alimento: food
sale (sala): rooms
fasi (fase): phases
macchinari antichi: ancient machines
ebraica: Jewish
risalenti (risalente): which go back (to go back)
manoscritti (manoscritto): manuscripts
tessuti pregiati: fine materials, fine fabrics
esibizioni (esibizione): exhibitions
fruste (frusta): whips
collari (collare): collars
Isola della laguna veneta, da sempre nell’orbita della città di Venezia, Murano divenne cruciale per la produzione e lavorazione artistica del vetro nel 1291, quando l’allora Repubblica di Venezia, con l’editto del Doge Tiepolo, autorizzava lo spostamento delle sue fornaci a Murano. Alla fine del 1200 infatti, poiché le fornaci delle vetrerie causavano ripetuti incendi e incidenti, Venezia decise di spostare i laboratori con i loro forni proprio a Murano, che da quel momento in poi divenne gelosa custode dei segreti dell’arte del vetro ed è ancora oggi capitale mondiale riconosciuta di questa arte raffinata.
I maestri vetrai di Murano tramandavano la loro arte di padre in figlio. Chiunque decidesse di esercitare la professione di artigiano del vetro, aveva l’obbligo di risiedere sull’isola di Murano e non poteva lasciarla se non provvisto di un permesso. Questo perché Venezia era gelosissima di questa arte e voleva impedire che si diffondesse altrove e che altre città se ne appropriassero.
Molti vetrai tuttavia riuscirono a fuggire da Murano facendone trapelare le tecniche di lavorazione e mettendo spesso in crisi la produzione dell’isola con la concorrenza dall’estero.
Nonostante fughe e tentativi esterni di carpire dai migliori maestri vetrai i segreti di questa arte e trapiantarla altrove, nel 1500 l’arte del vetro di Murano si impose e raggiunse il suo massimo splendore, con il perfezionamento delle tecniche e delle forme e la creazione di oggetti che andranno ad abbellire le dimore e le tavole delle principali corti d’Europa.
isola: island
sempre: always
città: town
divenne (divenire): became (to become)
lavorazione: manufacturing
vetro: glass
editto: order
autorizzava (autorizzare): authorized (to authorize)
spostamento: displacement
fornaci (fornace): furnaces
alla fine del: at the end of
poiché: since
vetrerie (vetreria): glassworks
causavano (causare): caused (to cause)
ripetuti incendi (incendio): several fires
spostare: to move
forni (forno): furnaces
gelosa: jealous
segreti (segreto): secrets
mondiale riconosciuta: known worldwide
raffinata (raffinare): refined (to refine)
maestri vetrai (vetraio): master glassmakers
tramandavano (tramandare): handed down (to hand down)
padre: father
figlio: son
chiunque: anyone (who)
decidesse (decidere): would decide (to decide)
esercitare: to practice
artigiano: artisan
aveva l’obbligo: was bound to
risiedere: to reside
non poteva lasciarla (potere): couldn’t leave it (can, to be able to)
se non provvisto di un permesso: unless he had permission
voleva impedire (volere): wanted to prevent (to want)
si diffondesse (diffondersi): from spreading over (to spread over)
altrove: somewhere else
se ne appropriassero (appropriarsi): from appropriating it (to appropriate)
riuscirono a fuggire: managed to escape
facendone trapelare: leaking out
mettendo … in crisi: putting … in crisis
concorrenza: competition
nonostante: despite
fughe (fuga): escapes
tentativi (tentativo): attempts
esterni: from outside
carpire: to steal
raggiunse (raggiungere): reached (to reach)
oggetti (oggetto): objects
andranno (andare): will go (to go)
abbellire: to embellish
dimore (dimora): houses
tavole (tavola): dining tables
principali corti (corte): main courts
Il mosaico ha origini antichissime e risale al 3000 a.c., usato dai sumeri per ricoprire e proteggere i muri e i pavimenti in terra battuta. Stabilire l’origine del termine non è facile. Alcuni ritengono che provenga dal termine greco che vuol dire “musa”, altri dal termine arabo che significa “decorazione”.
L’arte di questa tecnica, diffusasi fra i romani e i greci con una funzione unicamente strutturale, ebbe verso il 3° secolo a.C. una funzione decorativa. Ai normali ciottoli precedentemente usati, si cominciarono ad affiancare altri materiali pregiati come il marmo, l’onice e pietre varie, tagliate a forma di tessere. Le prime testimonianze di mosaico a tessere a Roma, risalgono appunto a questo periodo. Ma furono i bizantini, dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, ad eccellere in questa forma d’arte, usando materiali pregiati come gli smalti di vetro. Tra le più famose opere ricordiamo i mosaici della basilica di San Vitale a Ravenna e quelli di Santa Sofia a Costantinopoli.
Il mosaico oggi è un’arte praticata in tutto il mondo. In Italia il centro contemporaneo del mosaico ha sede a Ravenna. I materiali usati sono diversi a seconda dell’effetto che si vuole ottenere; normalmente vengono usati ciottoli, marmo, pasta di vetro, oro e argento inseriti nel vetro, ceramica smaltata. Il supporto più diffuso per il mosaico è il calcestruzzo, composizione di calce e cemento. Il collante usato anticamente dai Romani era la cera mentre oggi si utilizzano materiali come la malta o gli adesivi al silicone.
ha origini antichissime (avere): it has very ancient origins (to have)
risale (risalire): goes back (to go back)
ricoprire: to cover
proteggere: to protect
muri (muro): walls
pavimenti (pavimento): floors
terra battuta: clay
stabilire: to determine
termine: word
facile: easy
ritengono (ritenere): believe (to believe)
vuol dire: means
diffusasi fra: that became popular among
verso: around
secolo: century
ciottoli (ciottolo): pebbles
si cominciarono (cominciarsi): (they) started (to start)
affiancare: to place side by side
pregiati (pregiato): precious
marmo: marble
onice: onyx
pietre (pietra): stones
tagliate: cut
tessere: weaving
risalgono appunto: they go back precisely
caduta: fall
Occidente: The West
eccellere: to excel
smalti di vetro: enameled glass
ricordiamo (ricordare): we remember (to remember)
mondo: world
ha sede (avere): is based (to be)
si vuole ottenere (volere): they want to obtain (to want)
pasta di vetro: glass paste
oro: gold
argento: silver
inseriti nel vetro: inserted in the glass
smaltata: enameled
diffuso: popular
calcestruzzo: concrete
calce: lime
collante: glue
anticamente: in the past
cera: wax
malta: mortar
adesivi: adhesive
Federico Fellini è considerato universalmente uno dei migliori registi di tutti i tempi. Nella sua carriera quarantennale ha vinto, tra i tanti premi, quattro Oscar per il miglior film straniero più uno alla carriera nel 1993, l’anno in cui è venuto a mancare.
Nato a Rimini nel 1920, Fellini segue studi classici, ma si appassiona al disegno e pubblica alcune vignette ancor prima di finire la scuola. Nel 1939 si trasferisce a Roma con la scusa di frequentare la facoltà di giurisprudenza all’università, ma in realtà per seguire la sua aspirazione e diventare giornalista. Pochi mesi dopo il suo arrivo, inizia a collaborare con una rivista umoristica. Dopo pochi anni, viene chiamato a lavorare come autore di programmi radiofonici e successivamente come sceneggiatore dei primi film di successo del celebre comico romano Aldo Fabrizi. Nel 1945 avviene il decisivo incontro con Roberto Rossellini, con il quale collabora nelle prime sceneggiature del Neorealismo: Roma Città Aperta e Paisà.
Dopo qualche breve esperienze alla regia, Fellini debutta con il suo primo lungometraggio, Lo Sceicco Bianco. Successivamente, si dedicherà quasi esclusivamente alla regia, che condurrà in maniera poco ortodossa e molto personale. La gestione delle riprese da parte di Fellini si realizza attraverso una continua rivisitazione della sceneggiatura e con l’arricchimento di situazioni improvvisate e una conseguente dilatazione dei tempi.
migliori: best
registi (regista): directors
tempi (tempo): times
quarantennale: forty years
ha vinto (vincere): has won (to win)
premi (premio): awards
straniero: foreign
anno: year
è venuto a mancare: he died
nato (nacsere): born (to be born)
segue (seguire): attends (to attend)
si appassiona (appassionarsi): gets completely hooked on (to get hooked on)
finire la scuola: to graduate
si trasferisce (trasferirsi): (he) moves (to move)
scusa: excuse
giurisprudenza: law
seguire: to follow
diventare giornalista: to become a journalist
pochi mesi dopo: a few months after
arrivo: arrival
inizia a (iniziare): (he) starts to (to start)
collaborare con: to collaborate with
rivista umoristica: humorous magazine
viene chiamato a lavorare (chiamare): he is called to work (to call)
sceneggiatore: screenwriter
celebre: famous
avviene (avvenire): happens (to happen)
decisivo: crucial
incontro: encounter
sceneggiature (sceneggiatura): screenplays
breve: short
regia: directing
debutta (debuttare): (he) debuts (to debut)
lungometraggio: full-length movie
si dedicherà (dedicare): (he) will dedicate himself (to dedicate)
condurrà (condurre): will conduct (to conduct)
poco ortodossa: unusual, out of the box
rivisitazione: revisiting
dilatazione: dilation
Con questo stile, Fellini inaugura una rivoluzione del cinema grazie al suo umorismo e a una sorta di realismo magico e onirico. Come spesso accade, anche questa novità non fu un successo a livello di critica e pubblico.
Il primo successo di Fellini al botteghino è I Vitelloni, del 1953, un film che mostrava i grandi cambiamenti della società italiana portati dal processo di industrializzazione. Questo film fu apprezzato dalla critica e vinse il Leone d’Argento al Festival di Venezia, incassando molti soldi al botteghino.
Il primo grande successo internazionale fu il suo film successivo, La Strada, che racconta la storia di due eccentrici artisti di strada che percorrono l’Italia nel dopoguerra. Ma il film per cui viene più spesso citato è certamente La Dolce Vita, del 1960, che abbandonava del tutto gli schemi tradizionali del cinema e narrava della decadenza morale in contrasto con il nuovo benessere economico dalla società italiana.
Il film che lo ha consacrato alla storia del cinema è 8½, il suo ottavo lungometraggio (il mezzo fa riferimento ad un cortometraggio), considerato universalmente un capolavoro e uno dei più grandi film della storia del cinema.
Tra i grandi attori che hanno collaborato con lui, è doveroso citare Alberto Sordi, leggendario attore romano protagonista del suo primo lungometraggio e Marcello Mastroianni, che è considerato l’alter ego e il volto di Fellini sullo schermo, essendo presente in numerosi dei suoi film. Naturalmente anche gli attori internazionali aspiravano a lavorare con il maestro ed è giusto ricordare quindi Anthony Quinn, attore in La Strada, e l’iconica Anita Ekberg, attrice in La Dolce Vita.
grazie al: thanks to the
umorismo: humor
onirico: dreamy
accade (accadere): happens (to happen)
novità: novelty
non fu (essere): wasn’t (to be)
livello: level
botteghino: box office
mostrava (mostrare): showed (to show)
cambiamenti (cambiamento): changes
fu apprezzato (apprezzare): was appreciated (to appreciate)
vinse (vincere): won (to win)
racconta (raccontare): tells about (to tell about)
percorrono (percorrere): pass through (to pass through)
dopoguerra: postwar
viene … citato (citare): is … mentioned (to mention)
abbandonava (abbandonare): abandoned (to abandon)
narrava (narrare): told about (to tell about)
nuovo benessere: new affluence
lo ha consacrato (consacrare): has consecrated him to (to consecrate)
ottavo: eighth
mezzo: half
fa riferimento (fare riferire): refers (to refer)
cortometraggio: short film
capolavoro: masterpiece
doveroso citare (dovere): it must be mentioned (must)
attore: actor
volto: face
sullo schermo: on the screen
essendo presente (essere): being present (to be)
aspiravano a lavorare (aspirare): strived to work (to strive)
giusto: fair
ricordare: to remember
La scultura è una forma d’arte molto diffusa in Italia, che affonda le sue origini nell’arte greca e giunge fino al mondo contemporaneo. Fu nel Rinascimento che essa raggiunse il culmine, con Michelangelo che ci ha lasciato innumerevoli capolavori: La Pietà, il Davide, Mosè, solo per citarne alcuni tra i più famosi.
Il David di Michelangelo
Il David è una famosa scultura, opera dell’artista Michelangelo Buonarroti, il quale iniziò i lavori nel 1501 e li terminò nel 1504. Questa opera d’arte è conosciuta in tutto il mondo ed è considerata un vero e proprio capolavoro della scultura rinascimentale.
La scultura è realizzata in marmo bianco ed è alta 5,17 metri, la statua rappresenta David, l’eroe biblico, poco prima di affrontare Golia. Una volta terminata, questa opera venne esposta in Piazza del Signora, proprio di fronte a Palazzo Vecchio, dove attualmente è esposta una copia dell’originale. Dal 2004, dopo un attento ed accurato restauro, è possibile ammirare l’opera nella Galleria nella Academia di Belle Arti (sempre a Firenze).
La Pietà vaticana
La Pieta è una scultura marmorea alta 174 cm, databile al 1497–1499 e conservata nella basilica di San Pietro, in Vaticano, a Roma. Si tratta del primo capolavoro dell’allora poco più che ventenne Michelangelo. Attualmente si trova nella prima cappella a destra, nella navata della basilica di San Pietro.
affonda le sue origini (affondare): has its roots (to sink into)
greca: Greek
giunge (giungere): (it) arrives (to arrive)
Rinascimento: Renaissance
raggiunse (raggiungere): reached (to reach)
culmine: peak
ha lasciato (lasciare): has left (to leave)
innumerevoli (innumerevole): countless
capolavori (capolavoro): masterpieces
citarne: to mention a few of them
opera: work
iniziò (iniziare): began (to begin)
lavori (lavoro): works
li terminò (terminare): finished them (to finish)
conosciuta (conosciuto): known (to know)
mondo: world
vero e proprio: complete and utter, downright
marmo bianco: white marble
alta: high
eroe: hero
affrontare: facing
una volta terminata: once finished
venne esposta (esporre): was exhibited (to exhibit)
proprio di fronte: just in front
restauro (restaurare): restored (to restore)
ammirare: to admire
marmorea (marmoreo): marble
databile: can be dated
si tratta (trattarsi): it’s about (to be about)
allora: at that time
ventenne: 20-year-old
cappella: chapel
navata: aisle
Il 21 maggio 1972 un geologo australiano, Laszlo Toth, eludendo la sorveglianza, riuscì a colpire con un martello l’opera di Michelangelo per quindici volte causando gravi danni alla statua. Soprattutto la Vergine fu colpita al braccio e sul naso. Il restauro, effettuato nei laboratori dei Musei Vaticani, ha ricostruito l’opera fedelmente, senza rifacimenti arbitrari. Da allora La Pietà la si può ammirare dietro una parete di cristallo antiproiettile.
Il Discobolo di Mirone
Il Discobolo é una scultura realizzata dallo scultore greco nel 455 a.C. e rappresenta un atleta nell’atto di scagliare un disco. Mirone rappresenta il corpo nel momento della sua massima tensione. Tale sforzo, tuttavia, non si riflette nel volto, che esprime soltanto una tenue concentrazione. La torsione del corpo, in una composizione a ruota, è vigorosa.
L’originale in bronzo è stato perso e l’opera pervenutaci è una copia romana attualmente custodita nel Museo Nazionale Romano di Roma.
Mosé di Michelangelo
La statua di Mosè, opera di Michelangelo, è una scultura marmorea alta 235 cm, databile al 1513–1515 circa e conservata nella basilica di San Pietro in Vincoli a Roma, nella Tomba di Giulio II. Mosè, grazie al suo vigore, al virtuosismo anatomico ed alla sua imponenza, è una delle opere scultoree più famose di Michelangelo e della scultura occidentale in generale.
maggio: May
eludendo (eludere): eluding (to elude)
riuscì a colpire (riuscire): succeed in hitting (to succeed)
martello: hammer
per quindici volte: 15 times
causando (causare): causing (to cause)
gravi (grave): serious
soprattutto: above all
colpita (colpito): hit
braccio: arm
naso: nose
ha ricostruito (ricostruire): has pieced together (to piece together)
fedelmente: faithfully
senza rifacimenti arbitrari: with no arbitrary repairs
dietro: behind
parete di cristallo antiproiettile: screen made by bulletproof glass
rappresenta (rappresentare): it represents (to represent)
atto: action
scagliare: to throw
corpo: body
sforzo: effort
non si riflette (riflettere): is not reflected (to reflect)
nel volto: in the face
esprime (esprimere): expresses (to express)
a ruota: in the round
vigorosa: vigorous
è stato perso (perdere): has been lost (to lose)
pervenutaci (pervenire): which reached us (to arrive)
grazie al: thanks to the
imponenza: majesty
occidentale: western
Non tutti sanno che anche l’Italia ha una danza tradizionale, forse non molto popolare ma molto bella e vivace: la pizzica. In realtà è una danza tipica della zona salentina, in Puglia, nel sud dell’Italia, e fa parte del gruppo delle tarantelle, danze tipiche dell’Italia meridionale.
La pizzica, chiamata anche “pizzica pizzica”, ha una storia particolare legata al fenomeno del “tarantismo”. La parola “tarantismo” indica uno stato caratterizzato da crisi isteriche e convulsioni. Secondo la leggenda questo stato è dovuto al morso di una specie di ragno chiamato Taranta.
Sempre secondo la leggenda, per curare in particolare le ragazze morse dalla taranta, era necessaria una terapia musicale: chiamavano un piccolo gruppo di musicisti che, con tamburelli e fisarmonica, suonavano per giorni o per intere settimane, una musica particolare con un ritmo molto vivace; questa musica poteva curare le crisi isteriche o, almeno, aiutare le giovani donne a non soffrire troppo. Proprio le giovani donne, infatti, erano le persone più colpite perché durante l’estate lavoravano nei campi di grano dove viveva la taranta.
non tutti sanno (sapere): not everyone knows (to know)
anche: also
forse: perhaps
non molto: not very
bella: beautiful
vivace: lively
sud: south
fa parte (fare parte): belongs to (to belong to)
tipiche: typical
meridionale: southern
chiamata (chiamare): called (to call)
legata: related
parola: word
indica (indicare): indicates (to indicate)
stato: state
caratterizzato da: characterized by
crisi isteriche: hysterics
convulsioni (convulsione): convulsions
secondo: according to
leggenda: legend
è dovuto al: is due to
morso: bite
ragno: spider
curare: to treat
ragazze (ragazza): girls
piccolo: small
musicisti (musicista): musicians
tamburelli (tamburello): tambourines
fisarmonica: accordion
suonavano (suonare): are played (to play)
giorni (giorno): for days
intere settimane (settimana): entire weeks
ritmo: rhythm
poteva curare (potere): could treat (can, to be able to)
almeno: at least
aiutare: to help
giovani donne (donna): young women
non soffrire troppo: to not suffer too much
proprio: just
infatti: in fact
erano (essere): they were (to be)
più colpite: most affected
estate: summer
lavoravano (lavorare): used to work (to work)
nei campi di grano: in the wheat fields
viveva (vivere): used to live (to live)
Il tarantismo è un fenomeno molto interessante perché è legato più a miti e leggende che alla storia reale. Molti studiosi hanno trovato dei riferimenti anche nella mitologia greca, in particolare al mito di Arakne, ragazza trasformata in ragno. La Puglia, infatti, è la terra della Magna Grecia: oltre agli ori, ai resti dei templi, alla particolare struttura e al colore di alcune abitazioni, troviamo tracce dell’antica Grecia anche in alcune tradizioni popolari.
La pizzica però non è solo una danza terapeutica: nasce, infatti, come danza popolare di divertimento, da ballare alle feste familiari, e viene usata anche per corteggiare. Spesso, infatti, la pizzica si ballava a coppie di vario tipo: uomo e donna, nonno e nipotina, fratello e sorella. A volte la coppia era formata anche da due uomini che ballavano soprattutto per competizione: i ragazzi si sfidavano per vedere chi era più forte, agile e bello nella danza. Naturalmente la musica aveva delle caratteristiche diverse a seconda del contesto.
Ci sono dunque vari tipi di musica che accompagnano questa danza, ma sono tutti caratterizzati da strumenti come il tamburello e da un ritmo forte e vivace. Una buona occasione per vedere le esibizioni di pizzica è la “Notte della Taranta”, un festival che si svolge in agosto in molti centri della zona salentina e si conclude con un grande concerto che dura fino a tarda notte. Questo festival sta diventando molto popolare e molti musicisti pugliesi famosi partecipano per festeggiare le tradizioni della loro terra.
miti (mito): myths
studiosi (studioso): scholars
hanno trovato (trovare): have found (to find)
riferimenti (riferimento): references
mitologia greca: Greek mythology
trasformata: turned into
terra: land
oltre agli ori: besides the gold
resti dei templi: the remains of temples
alcune: some
abitazioni (abitazione): houses
tracce (traccia): traces
antica Grecia: ancient Greece
nasce (nascere): it is born (to be born)
divertimento: fun
ballare: to dance
viene usata (usare): is used (to use)
corteggiare: to woo, to court
spesso: often
si ballava (ballare): was danced (to dance)
a coppie: in couples, in pairs
uomo: man
donna: woman
nonno: grandfather
nipotina: granddaughter
fratello: brother
sorella: sister
a volte: sometimes
la coppia: the couple
ballavano (ballare): danced (to dance)
competizione: competition
ragazzi (ragazzo): boys
si sfidavano (sfidare): they challenged each other (to challenge)
vedere: to see
forte: strong
aveva (avere): had (to have)
ci sono dunque: there are therefore
accompagnano (accompagnare): accompany (to accompany)
strumenti (strumento): instruments
esibizioni (esibizione): performances
si svolge (svolgeresi): takes place (to take place)
dura (durare): lasts (to last)
fino a tarda notte: until late at night
sta diventando (diventare): is becoming (to become)
festeggiare: to celebrate
1. Italian folk music is directly connected to what cultural aspects of the region?
2. The tarantella is a dance with what type of rhythm?
3. The name of the tarantella is derived from what other word and why?
1. What is the shape of the ocarina?
2. Describe the Italian bagpipes.
3. What is the putipù made of?
1. Before the XIII century which language was used for writing?
2. Dante was famous for which kind of writing?
3. Dante’s work deals with what three fundamental themes?
1. Why does the poetry of Italy change?
2. Where did a group of musicians meet and what did they create?
3. How does the author describe the music of Lucio Battisti?
1. Describe why the dance is called liscio.
2. Who is considered the king of this music and dance?
3. The type of dance is enjoyed mainly by whom?
1. Where will you find the bust of Medusa?
2. What oddities will you find in the Museo delle Arti Sanitarie?
3. What building contains the bones of thousands of monks and where is it located?
1. The term mosaico is said to mean what?
2. Pebbles were replaced by what?
3. Where are the most famous mosaics in Italy?
1. In what years did Michelangelo start and and finish his sculpture David?
2. What is La Pieta and where will you find it?
3. What is Il Discobolo and where is the original?