Capitolo 7

Funzioni matematiche di base

In questo capitolo

Somme, arrotondamenti e troncamenti

Usare il segno di un valore in un calcolo

Rimozione del segno da un numero

Excel è uno strumento eccellente per svolgere calcoli matematici avanzati e complessi. È talmente ricco di funzioni complesse che è facile dimenticarsi che è anche in grado di risolvere semplici operazioni matematiche.

Dovete sommare un insieme di numeri? Nessun problema. Dovete arrotondare un numero? Continuate a leggere! In questo capitolo vedremo non solo come sommare e arrotondare i numeri, ma come utilizzare queste funzioni per ottenere le risposte che state cercando.

Sommare tutto con la funzione SOMMA

La semplice somma di numeri è un’operazione in cui Excel è perfettamente a suo agio. Naturalmente potete utilizzare una calcolatrice per sommare i numeri, ma rifletteteci: su una calcolatrice inserite un numero, premete il tasto +, poi inserite il numero successivo, premete di nuovo il tasto + e così via. Alla fine premete il tasto = e ottenete la risposta. Ma se avete commesso un errore in un numero? Dovrete ricominciare da capo!

La funzione SOMMA di Excel somma i numeri in modo più efficiente.

Innanzitutto, elencate tutti i numeri sul foglio di lavoro. In Excel potete osservarli e verificarne la correttezza. Poi utilizzate la funzione SOMMA per sommarli fra loro. Ecco come fare.

1.Inserite alcuni numeri in un foglio di lavoro.

Questi numeri possono essere interi o con valori decimali. Potete anche aggiungere delle etichette nelle celle adiacenti, per aiutare a identificarli.

2.Posizionate il cursore sulla cella in cui dovrà comparire il risultato.

3.Inserite =SOMMA( per iniziare la funzione.

4.Fate clic sulla prima cella in cui avete inserito un numero.

5.Inserite un punto e virgola (;).

6.Fate clic su un’altra cella in cui avete inserito un numero.

7.Ripetete i passi 5 e 6 fino a comprendere tutti i numeri da sommare.

8.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

La Figura 7.1 mostra un esempio di come questi passi possono aiutare a sommare anche elementi non adiacenti sul foglio di lavoro. La cella F6 contiene la somma dei valori contenuti nelle celle C2, E2, G2 e I2.

Figura 7.1 Uso della funzione SOMMA per sommare dei numeri non contigui.

L’utilizzo di SOMMA è ancora più semplice se i numeri che dovete sommare sono uno in fianco all’altro all’interno di una colonna o una riga di celle. La funzione SOMMA consente di specificare un intervallo di celle, al posto delle singole celle, quale argomento della funzione. In tal modo, l’inserimento di un elenco di numeri contigui consente in pratica di fornire un intero gruppo di celle come un unico argomento della funzione SOMMA.

1.Inserite alcuni numeri in un foglio di lavoro.

Assicuratevi che i numeri siano adiacenti in termini di riga o colonna. Potete aggiungere delle etichette alle celle, per specificare il significato dei valori, anche se ciò non influenza affatto la funzione SOMMA.

2.Posizionate il cursore nella cella in cui dovranno comparire i risultati.

3.Inserite =SOMMA( per iniziare la funzione.

4.Inserite l’intervallo di celle che contiene i numeri.

Alternativamente, potete fare clic sulla prima cella contenente un numero, mantenere premuto il tasto sinistro del mouse e trascinare il mouse per racchiudere l’intero intervallo di celle.

5.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

La possibilità di utilizzare un intero intervallo di celle consente di risparmiare tempo e semplificare anche l’inserimento di valori. La Figura 7.2 mostra come alla funzione SOMMA viene fornito un unico intervallo.

Osservate la barra della formula e vedrete che la funzione impiegata è =SOMMA(B6:B12). Un unico intervallo prende il posto dei singoli indirizzi delle celle.

Figura 7.2 Calcolo di una somma su un intervallo di celle.

Potete così sommare anche più intervalli in un unica formula, una possibilità utile quando si devono considerare tanti intervalli di celle contigue, a formare un totale generale. La Figura 7.3 mostra una situazione di questo tipo.

Figura 7.3 Calcolo di una somma di più intervalli.

Ecco come utilizzare SOMMA per sommare i valori di più intervalli.

1.Inserite alcuni elenchi di numeri in un foglio di lavoro.

Potete specificare delle etichette nelle celle adiacenti, per aiutare a identificare i valori.

2.Posizionate il cursore nella cella in cui dovrà comparire il risultato.

3.Inserite =SOMMA( per iniziare la funzione.

4.Fate clic sulla prima cella di un intervallo contenente un numero, mantenete premuto il tasto sinistro del mouse e trascinate il mouse per racchiudere l’intero intervallo di celle.

5.Inserite un punto e virgola, (;).

6.Fate clic sulla prima cella di un altro intervallo contenente un numero, mantenete premuto il tasto sinistro del mouse e trascinate il mouse per racchiudere l’intero intervallo di celle.

7.Ripetete i passi 5 e 6 fino ad applicare la funzione SOMMA a tutti gli intervalli.

8.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

L’aspetto completo della funzione sarà simile a quanto compare nella barra della formula visibile nella Figura 7.3. Ogni intervallo è separato da un punto e virgola e nella cella contenente la formula viene calcolato il totale generale.

Quando dovete inserire intervalli in una formula, potete digitarli direttamente oppure utilizzare il mouse per individuarli sullo schermo.

Excel offre un comodo pulsante, Somma automatica, che semplifica ulteriormente l’uso della funzione SOMMA. Il pulsante Somma automatica, che si trova nelle schede HOME e FORMULE della barra multifunzione, opera al meglio con numeri che si trovano in elenchi verticali o orizzontali. In pratica, Somma automatica crea un riferimento a intervalli che può essere utilizzato dalla funzione SOMMA. Somma automatica cerca di indovinare quale possa essere l’intervallo e spesso riesce a individuarlo correttamente.

L’uso di Somma automatica è semplice: basta fare clic e premere il tasto Invio. La Figura 7.4 mostra cosa accade dopo aver fatto clic sul pulsante Somma automatica nella barra multifunzione: Excel, intelligentemente, ha individuato l’operazione richiesta: una somma delle celle B6:B13. A questo punto l’operazione è quasi completa: per concludere la formula basta premere il tasto Invio.

Figura 7.4 Utilizzo della funzionalità di Somma automatica per individuare un intervallo per la funzione SOMMA.

Potete fare clic sul segno di spunta a sinistra della formula per completare l’operazione.

Ecco come utilizzare la Somma automatica.

1.Inserite un elenco di valori in un foglio di lavoro.

Potete anche specificare delle etichette nelle celle adiacenti, per aiutare a identificare i valori.

2.Posizionate il cursore nella cella in cui dovrà comparire il risultato.

3.Fate clic sul pulsante Somma automatica.

Somma automatica specificherà un intervallo cui applicare la funzione SOMMA.

4.Cambiate l’intervallo suggerito, se necessario, operando con la tastiera oppure utilizzando il mouse e un trascinamento sull’intervallo di celle.

5.Premete il tasto Invio o fate clic sul segno di spunta nella barra della formula per completare la funzione.

È facile utilizzare Somma automatica per individuare più intervalli, come illustrato nella Figura 7.3. Prima di concludere la funzione con il tasto Invio o il segno di spunta, inserite un punto e virgola e poi trascinate il mouse su un altro intervallo. Ripetetelo per tutti gli intervalli che intendete sommare. Concludete infine la funzione premendo Invio o facendo clic sul segno di spunta.

A proposito, il pulsante Somma automatica può fare molto di più che semplici somme. Se fate clic sulla freccia rivolta verso il basso che si trova a lato del pulsante, trovate una scelta di altre funzioni che potete applicare, fra le quali Media (Figura 7.5).

Figura 7.5 Uso della Somma automatica per applicare alcune delle funzioni più note.

Arrotondamento dei valori

Excel calcola i risultati applicando tutte le cifre decimali necessarie. Ma se i vostri calcoli non sono destinati a una missione spaziale, probabilmente non avrete bisogno di risultati così precisi. Excel è dotato di un intero armamentario di funzioni per l’arrotondamento dei numeri a valori più utili e “maneggevoli”.

L’altro giorno, mio figlio ha portato a casa un paio di suoi amici. Per cena ho ordinato una pizza grande. Otto fette per tre giovani affamati. Quante fette per ciascuno di loro? È un attimo: sono andato sul computer dove era già in funzione Excel (ebbene sì, sono un vero appassionato di Excel) e ho inserito questa semplice formula =8/3.

Naturalmente, Excel mi ha dato la risposta perfetta. Ogni ragazzo deve ricevere 2,66667. Avete mai provato a tagliare esattamente 66.667/100.000-esimi di una fetta di pizza? Non è facilissimo. Questo è il tipo di risultato per cui è opportuno eseguire un arrotondamento. Anche se, a dir la verità, ho risolto brillantemente e in altro modo il problema della pizza: ho dato ai ragazzi due fette ciascuno e ho mangiato le altre due (ottima pizza, con i funghi!).

Il buon vecchio arrotondamento

Facile da utilizzare, la funzione ARROTONDA applica il classico metodo di arrotondamento di un numero. Accetta due argomenti: il numero da arrotondare (in genere si tratta di un riferimento a cella) e il numero di posizioni decimali.

La funzione ARROTONDA esegue un arrotondamento per difetto o per eccesso che dipende dal numero da arrotondare: l’arrotondamento è al valore più vicino. Pertanto:

10,4 viene arrotondato a 10.

10,6 viene arrotondato a 11.

10,5 viene anch’esso arrotondato a 11.

La Tabella 7.1 mostra alcuni esempi d’uso della funzione ARROTONDA.

Tabella 7.1 Uso della funzione ARROTONDA
Esempio d’uso Risultato Commento
=ARROTONDA 12,3456;1) 12,3 Il secondo argomento è 1. Il risultato viene arrotondato a una cifra decimale.
=ARROTONDA (12,3456;2) 12,35 Il secondo argomento è 2. Il risultato viene arrotondato alla seconda cifra decimale. Notate che i decimali (,3456) vengono arrotondati a ,35. Questo è dovuto al fatto che la parte ,XX56 viene arrotondata per eccesso.
=ARROTONDA (12,3456;3) 12,346 Il secondo argomento è 3. Il risultato è arrotondato a tre cifre decimali. Notate che i decimali ,3456 divengono ,346.
=ARROTONDA (12,3456;4) 12,3456 Il secondo argomento è 4. Il numero contiene quattro cifre decimali e dunque non è richiesto alcun arrotondamento.
=ARROTONDA (12,3456;0) 12 Quando il secondo argomento è 0, il numero viene arrotondato all’intero più vicino. Poiché il numero 12,3456 è più vicino 12 che a 13, il numero viene arrotondato a 12.
=ARROTONDA (12,3456;-1) 10 Quando si utilizzano valori negativi come secondo argomento, l’arrotondamento avviene sul lato sinistro della virgola decimale (nella parte intera). Dato che il secondo argomento è -1, l’arrotondamento opera sulle decine. In questo esempio, il risultato dell’arrotondamento è 10, poiché 12,3456 è più vicino a 10 che a 20.

Ecco come utilizzare la funzione ARROTONDA.

1.In una cella a scelta inserite un numero contenente una porzione decimale.

2.Posizionate il cursore nella cella in cui dovrà comparire il risultato.

3.Inserite =ARROTONDA( per iniziare la funzione.

4.Fate clic sulla cella in cui avete inserito il numero.

5.Inserite un punto e virgola (;).

6.Inserite un numero per indicare la posizione decimale sulla quale eseguire l’arrotondamento.

7.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Le funzioni di arrotondamento hanno particolarmente senso quando il primo argomento è un riferimento a una cella e non un numero vero e proprio. Pensatela così: se sapete di quale numero si tratta, basta che inseriate il numero arrotondato, senza ricorrere a una funzione di arrotondamento.

Arrotondamenti in una direzione

Excel offre alcune funzioni specifiche per arrotondare i numeri per difetto o per eccesso. In pratica le funzioni che arrotondano per difetto forniranno sempre un risultato inferiore al numero stesso e le funzioni che arrotondano per eccesso forniranno sempre un risultato più elevato. Queste funzioni sono utili quando non possiamo permetterci di lasciare alla buona vecchia funzione ARROTONDA il compito di decidere se arrotondare per eccesso o per difetto.

Alcune di queste funzioni di arrotondamento non eseguono solo un arrotondamento nella direzione desiderata, ma consentono anche di specificare alcuni metodi aggiuntivi di arrotondamento. Le funzioni PARI e DISPARI, per esempio, eseguono l’arrotondamento, rispettivamente, al più vicino numero intero pari e dispari. Le funzioni ARROTONDA.ECCESSO e ARROTONDA.DIFETTO consentono di eseguire arrotondamenti per multipli. Queste saranno le funzioni trattate in questo paragrafo.

Arrotondamento direzionale, puro e semplice

Le funzioni ARROTONDA.PER.DIFETTO e ARROTONDA.PER.ECCESSO sono molto simili alla funzione ARROTONDA. Il primo argomento della funzione è il riferimento alla cella contenente il numero da arrotondare. Il secondo indica il numero di cifre decimali sulle quali eseguire l’arrotondamento.

Ma a differenza della buona vecchia funzione ARROTONDA, la scelta della funzione determina il fatto che l’arrotondamento venga eseguito per eccesso o per difetto.

Per esempio, =ARROTONDA(4,22;1) restituisce 4,2, mentre =ARROTONDA.PER.ECCESSO(4,22;1) restituisce 4,3. Al contrario ARROTONDA.PER.DIFETTO restituisce 4,2, poiché questo è l’arrotondamento per difetto di 4,22. La Tabella 7.2 mostra alcuni esempi d’uso di ARROTONDA.PER.DIFETTO e ARROTONDA.PER.ECCESSO.

Tabella 7.2 Uso delle funzioni ARROTONDA.PER.DIFETTO e ARROTONDA.PER.ECCESSO
Esempio di funzione Risultato Commento
=ARROTONDA.PER.ECCESSO (150,255;0) 151 Il secondo argomento è 0. Il risultato viene arrotondato per eccesso al successivo intero, anche se l’arrotondamento naturale del numero richiederebbe un arrotondamento per difetto.
=ARROTONDA.PER.ECCESSO (150,255;1) 150,3 Il secondo argomento è 1. Il risultato viene arrotondato a un’unica cifra decimale. Notate che in un’unica cifra decimale ,255 viene arrotondato a 3. Questo sarebbe anche il comportamento della funzione ARROTONDA.
=ARROTONDA.PER.ECCESSO (150,255;2) 150,26 Il secondo argomento è 2; il risultato viene arrotondato a due cifre decimali. Notate che i decimali ,255 divengono ,26. Questo è ciò che accadrebbe anche con la funzione ARROTONDA.
=ARROTONDA.PER.ECCESSO (150,255;3) 150,255 Il secondo argomento è 3. Dato che il numero ha tre cifre decimali, non viene eseguito alcun arrotondamento.
=ARROTONDA.PER.DIFETTO (155,798;0) 155 Il secondo argomento è 0. Il risultato viene arrotondato per difetto alla porzione intera del numero, indipendentemente dal fatto che le cifre decimali richiederebbero, naturalmente, un arrotondamento per eccesso.
=ARROTONDA.PER.DIFETTO (155,798;1) 155,7 Il secondo argomento è 1. Il risultato viene arrotondato a un’unica cifra decimale. Notate che i decimali ,798 vengono arrotondati a ,7. La funzione ARROTONDA avrebbe eseguito un arrotondamento al decimale ,8.
=ARROTONDA.PER.DIFETTO (155,798;2) 155,79 Il secondo argomento è S. Il risultato viene arrotondato a due cifre decimali. Notate che i decimali ,798 vengono arrotondati a ,79. Anche la funzione ARROTONDA avrebbe eseguito lo stesso arrotondamento.
=ARROTONDA.PER.DIFETTO (155,798;3) 155,798 Il secondo argomento è 3 e vi sono tre cifre decimali. Pertanto non viene eseguito alcun arrotondamento.

Ecco come utilizzare le funzioni ARROTONDA.PER.DIFETTO e ARROTONDA.PER. ECCESSO.

1.In una cella a scelta inserite un numero contenente una porzione decimale.

2.Posizionate il cursore nella cella in cui dovrà comparire il risultato.

3.Inserite =ARROTONDA.PER.DIFETTO( o =ARROTONDA.PER.ECCESSO( per iniziare la funzione.

4.Fate clic sulla cella in cui avete inserito il numero.

5.Inserite un punto e virgola (;).

6.Inserite un numero per indicare la posizione decimale sulla quale eseguire l’arrotondamento.

7.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Arrotondamento multiplo

Le funzioni ARROTONDA.DIFETTO e ARROTONDA.ECCESSO (attenzione alla lieve differenza rispetto alle precedenti, manca solo il PER.) portano l’arrotondamento direzionale a un nuovo livello. Con queste funzioni, il secondo argomento è un multiplo in base al quale eseguire l’arrotondamento. Che cosa significa?

Immaginatevi la seguente situazione. Siete responsabili del personale e dovete preparare un riepilogo degli stipendi dei dipendenti. Non vi interessa specificare le cifre fino ai centesimi, ma arrotondare a un multiplo di 250 euro. Per eseguire questo calcolo potete utilizzare le funzioni ARROTONDA.DIFETTO e ARROTONDA.ECCESSO. Per esempio, potete utilizzare la funzione ARROTONDA.DIFETTO per arrotondare per difetto gli stipendi al multiplo di 250 euro inferiore oppure potete utilizzare la funzione ARROTONDA.ECCESSO per eseguire lo stesso arrotondamento, ma al multiplo di 250 euro superiore. La Figura 7.6 mostra l’utilizzo di queste funzioni.

ARROTONDA.DIFETTO e ARROTONDA.ECCESSO offrono funzionalità di arrotondamento molto superiori rispetto ad ARROTONDA, ARROTONDA.PER.DIFETTO e ARROTONDA.PER.ECCESSO. Queste tre funzioni possono solo eseguire l’arrotondamento alla posizione decimale o intera. Per esempio, =ARROTONDA(B4;-3) chiede alla funzione ARROTONDA di arrotondare alle migliaia. Al contrario, ARROTONDA.DIFETTO e ARROTONDA.ECCESSO possono eseguire l’arrotondamento al multiplo desiderato.

Figura 7.6 Uso delle funzioni ARROTONDA. DIFETTO e ARRO TONDA. ECCESSO per eseguire l’arroton damento al multiplo desiderato.

La funzione ARROTONDA.DIFETTO arrotonda verso lo zero, restituendo il multiplo del secondo argomento, inferiore al numero specificato come primo argomento. La funzione ARROTONDA.ECCESSO opera in modo opposto: arrotonda il primo numero al successivo multiplo del secondo numero.

Basteranno alcuni esempi per chiarire meglio le cose. La Tabella 7.3 mostra come utilizzare le funzioni ARROTONDA.DIFETTO e ARROTONDA.ECCESSO.

ARROTONDA.DIFETTO e ARROTONDA.ECCESSO possono essere utilizzate per arrotondare anche valori negativi. ARROTONDA.DIFETTO arrotonda per difetto i valori positivi e negativi nella direzione dello 0. Questo significa che con i numeri positivi ARROTONDA.DIFETTO ridurrà un po’ il valore, mentre con i numeri negativi lo aumenterà un po’. Complicato ma non impossibile! ARROTONDA.ECCESSO svolge l’operazione apposta. Arrotonda per eccesso i valori positivi, allontanandosi dallo 0 e fa la stessa cosa con i numeri negativi, allontanandosi dallo 0.

Per le funzioni ARROTONDA.DIFETTO e ARROTONDA.ECCESSO, il primo e il secondo argomento devono avere lo stesso segno. Non potete applicare a un numero positivo un multiplo negativo o viceversa.

Tabella 7.3 Uso delle funzioni ARROTONDA.DIFETTO e ARROTONDA.ECCESSO per eseguire arrotondamenti sofisticati
Esempio d’uso Risultato Commento
=ARROTONDA.DIFETTO (30,17;0,05) 30,15 Il secondo argomento chiede di arrotondare per difetto al successivo multiplo di 0,05.
=ARROTONDA.DIFETTO (30,17;0,1) 30,1 Il secondo argomento chiede di arrotondare per difetto al successivo multiplo di 0,1.
=ARROTONDA.DIFETTO (-30,17;-0,1) -30,1 Il secondo argomento chiede di arrotondare per difetto al successivo multiplo di 0,1.
=ARROTONDA.ECCESSO (30,17;0,05) 30,2 Il secondo argomento chiede di arrotondare per eccesso al successivo multiplo di 0,05.
=ARROTONDA.ECCESSO (30,17;0,1) 30,2 Il secondo argomento chiede di arrotondare per eccesso al successivo multiplo di 0,1.
=ARROTONDA.ECCESSO (-30,17;-0,1) -30,2 Il secondo argomento chiede di arrotondare per eccesso al successivo multiplo di 0,1.

Ecco come utilizzare la funzione ARROTONDA.DIFETTO o ARROTONDA.ECCESSO.

1.In una cella a scelta inserite un numero.

2.Posizionate il cursore nella cella in cui dovrà comparire il risultato.

3.Inserite =ARROTONDA.DIFETTO( o =ARROTONDA.ECCESSO( per iniziare la funzione.

4.Fate clic sulla cella in cui avete inserito il numero.

5.Inserite un punto e virgola (;).

6.Inserite un numero che funga da multiplo per l’arrotondamento.

Per esempio, per ottenere un arrotondamento per eccesso, in termini di unità, dovete specificare 1 come secondo argomento. Il primo argomento deve, naturalmente, essere un numero maggiore di 1 e dovrà essere un valore decimale, come in =ARROTONDA.DIFETTO(19,77;1). Il risultato, arrotondato per difetto. è 19.

7.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Arrotondamento al successivo numero pari o dispari

Le funzioni PARI e DISPARI eseguono sempre arrotondamenti per eccesso. La funzione PARI restituisce il successivo numero intero pari e la funzione DISPARI restituisce il successivo numero intero dispari. La Tabella 7.4 offre alcuni esempi di funzionamento di queste funzioni.

Tabella 7.4 Arrotondamento a valori pari o dispari
Esempio d’uso Risultato Commento
=PARI(3) 4 Arrotonda al successivo intero pari.
=PARI(4) 4 Poiché 4 è già un numero pari, non esegue alcun arrotondamento.
=PARI(4,01) 6 Arrotonda al successivo intero pari.
=PARI(-3,5) –4 Arrotonda al successivo intero pari.
=DISPARI(3) 3 Poiché 3 è già un numero dispari, non esegue alcun arrotondamento.
=DISPARI(4) 5 Arrotonda al successivo intero dispari.
=DISPARI(5,01) 7 Arrotonda al successivo intero dispari.
=DISPARI(-3,5) –5 Arrotonda al successivo intero dispari.

La funzione PARI è utile per i calcoli che dipendono dai multipli di 2.

Per esempio, supponete di dover pianificare una gita scolastica. Avrete bisogno di sapere quante file sull’autobus sono necessarie per ogni classe. Ogni fila può ospitare due bambini. Quando una classe ha un numero dispari di bambini, avete bisogno di considerare che anche la fila di sedili parzialmente occupata è impegnata, anche se vi è seduto un solo bambino.

Supponete che la classe conti 17 bambini. La seguente formula vi consente di determinare di quante file di sedili avete bisogno: =PARI(17)/2. La funzione PARI restituisce il numero 18 (il successivo intero pari) e tale risultato viene poi diviso per 2, poiché in ogni fila di sedili trovano posto 2 bambini. La risposta è che avete bisogno di 9 file di sedili per ospitare una classe di 17 alunni.

Ecco come utilizzare le funzioni PARI e DISPARI.

1.Posizionate il cursore nella cella in cui dovrà comparire il risultato.

2.Inserite =PARI( o =DISPARI( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella in cui avete inserito un numero o specificate un numero.

4.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Eliminare tutti i decimali con INT

La funzione INT tronca un numero al valore intero. L’effetto è quello di eliminare tutti i decimali. INT è comoda quando occorre impiegare solo la parte intera di un numero o di un risultato. Per esempio, potreste dover stimare il costo di un determinato apparecchio. Avrete i prezzi di tutti i componenti e vi interessa avere solo un totale approssimativo.

La Figura 7.7 mostra un foglio di lavoro in cui è stato configurato un progetto. La colonna A contiene la descrizione dei componenti e la colonna B il prezzo di ciascun componente. Le colonne C e D contengono i parametri del progetto: la colonna C contiene il numero di componenti necessari e la colonna D il prezzo totale, ovvero il prezzo del componente moltiplicato per il numero di componenti necessari.

Le somme da spendere vengono poi sommate a fornire un totale generale per il progetto. Sommando le varie cifre (83,88, 107,76 e 19,96) ottenete un totale di 211,60 euro. La funzione INT può essere comoda per troncare il valore a 211 euro.

Nella cella D8, alla somma totale viene applicata la funzione INT, nel modo seguente:

=INT(SOMMA(D3:D5))

La funzione INT elimina completamente la porzione decimale, ,60 e lascia solo la parte intera, 211. Dunque la stima per la realizzazione del progetto è di 211 euro.

Figura 7.7 Uso della funzione INT per eliminare i decimali non richiesti.

INT richiede solo il valore in questione, come argomento; può lavorare su valori positivi e negativi, ma si comporta in modo un po’ differente con i numeri negativi: arrotonda il numero al valore intero più basso. Con i numeri positivi l’effetto consiste nell’eliminare i decimali. Con i numeri negativi, l’effetto è quello di eliminare i decimali e sottrarre 1 al valore.

Con i numeri negativi, la funzione restituisce un intero che è “più lontano da 0”. Pertanto il valore -25,25 diverrà -26. Ecco alcuni esempi:

INT(25,25) restituisce 25.

INT(25,75) restituisce 25.

INT(-25,25) restituisce –26.

INT(-25,75) restituisce –26.

Ecco come utilizzare la funzione INT:

1.In una cella a scelta inserite un numero contenente delle cifre decimali.

2.Posizionate il cursore nella cella in cui dovrà comparire il risultato.

3.Inserite =INT( per iniziare la funzione.

4.Fate clic sulla cella in cui avete inserito il numero.

5.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

INT può anche essere utilizzata per restituire solo la parte decimale di un numero. Sottraendo la porzione intera di un numero dal suo valore intero, si ottengono solo i decimali. Per esempio, =10,95-INT(10,95) è uguale a 0,95.

Garantire la sopravvivenza di qualche decimale con TRONCA

La funzione TRONCA elimina una parte di un numero. La funzione accetta due argomenti. Il primo è il numero su cui intervenire; il secondo indica quanti decimali devono sopravvivere. Il valore 2 per il secondo argomento chiede di lasciare due cifre decimali. Il valore 1 per il secondo argomento chiede di lasciare una sola cifra decimale.

TRONCA non esegue alcun arrotondamento, ma, semplicemente, tronca i numeri. Ecco alcuni esempi:

=TRONCA(212,65; 2) restituisce 212,65.

=TRONCA(212,65; 1) restituisce 212,6.

=TRONCA(212,65; 0) restituisce 212.

Specificando valori negativi, potete anche utilizzare la funzione TRONCA per operare sulla parte intera dei numeri, sulle decine, le centinaia e così via:

=TRONCA(212,65; -1) restituisce 210.

=TRONCA(212,65; -2) restituisce 200.

Le funzioni INT e TRONCA funzionano esattamente allo stesso modo per i numeri positivi. L’unica differenza si ha quando devono essere modificati dei numeri negativi. Su di essi, la funzione INT produce un risultato differente dal troncamento eseguito con TRONCA.

Vorrei un SEGNO

La funzione SEGNO dice se un numero è positivo o negativo. La funzione non altera il valore in alcun modo, ma viene utilizzata solo per trarre informazioni su di esso.

La funzione SEGNO non restituisce un numero, ma solo tre valori:

=1 se il numero è positivo.

=-1 se il numero è negativo.

=0 se il numero è zero.

Considerate i seguenti esempi:

==SEGNO(5) restituisce 1.

==SEGNO(-5) restituisce -1.

==SEGNO(0) restituisce 0.

Utilizzando SEGNO in combinazione con altre funzioni è possibile operare in modo sofisticato sulle informazioni. Per esempio, potreste registrare le ricevute del vostro punto vendita. Volete conoscere il valore totale delle merci vendute e di quelle rese. Le vendite andranno registrate come somme positive e i resi come somme negative.

La Figura 7.8 mostra un foglio di lavoro contenente questi dati. La colonna A mostra le singole ricevute. Nella maggior parte dei casi si tratta di vendite, valori positivi. Ma nel corso del giorno sono avvenuti alcuni resi, specificati come somme negative.

La semplice somma dell’elenco di transazioni calcolerebbe il profitto netto per la giornata, ma spesso occorre conoscere informazioni migliori.

Vengono pertanto calcolate due diverse somme: la somma delle vendite e la somma dei resi.

Per ogni valore della colonna A, vi è un valore nella colonna B. I valori nella colonna B sono il risultato dell’impiego della funzione SEGNO. Per esempio, la cella B3 contiene la seguente formula: =SEGNO(A3).

Figura 7.8 Uso della funzione SEGNO per sommare correttamente gli importi.

Come illustrato nella Figura 7.8, i valori della colonna B sono uguali a 1 quando il valore associato nella colonna A è positivo. La colonna B contiene -1 quando il relativo valore è negativo. Questa informazione viene poi utilizzata in una funzione =SOMMA.SE(B3:B15;1;A3:A15), che somma selettivamente le informazioni dalla colonna A.

La cella B18 contiene la seguente formula: =SOMMA.SE(B3:B15; 1; A3:A15).

La cella B19 contiene la seguente formula: =ASS(SOMMA.SE(B3:B15; -1; A3:A15)).

La funzione SOMMA.SE viene utilizzata per indicare il criterio da utilizzare nel determinare quali valori sommare. Per la somma delle vendite nella cella B18, la presenza del valore 1 nella colonna B determina quali valori sommare nella colonna A. Per la somma dei resi nella cella B19, la presenza del valore -1 nella colonna B determina quali valori sommare nella colonna A.

Inoltre la funzione ASS consente di presentare il numero nella cella B19 come un valore positivo. Il risultato nella cella B19 è la somma dei resi e quindi è un valore negativo. Ma non si dice “I resi sono stati -64,18 euro”, si parla sempre in termini positivi.

La funzione SOMMA.SE verrà trattata nel Capitolo 8. La funzione ASS verrà invece trattata di seguito.

Ecco come utilizzare la funzione SEGNO:

1.Posizionate il cursore nella cella in cui dovrà comparire il risultato.

2.Inserite =SEGNO( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella in cui avete inserito il numero oppure inserite un numero.

4.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Ignorare i segni

La funzione ASS restituisce il valore assoluto di un numero, che è sempre un numero positivo. Il valore assoluto di un numero positivo, dunque, è il numero stesso, mentre il valore assoluto di un numero negativo è lo stesso numero ma senza segno. Per esempio, =ASS(100) restituisce 100 e anche =ASS(-100) restituisce 100.

La funzione ASS è comoda in varie situazioni. Per esempio, talvolta i dati importati arrivano come valori negativi e devono essere convertiti negli equivalenti positivi. Oppure, per esempio, operando sui flussi di cassa come trattato nel Capitolo 3, la funzione ASS può essere utilizzata per presentare i flussi di cassa come valori positivi.

Un utilizzo comune della funzione ASS consiste nel calcolare la differenza fra due numeri quando non si conosce quale dei due è maggiore. Supponete di dover calcolare la differenza fra i punteggi di due squadre. Il punteggio della prima squadra è nella cella A5 e quello della seconda è nella cella B5. Il risultato andrà nella cella C5, che potrebbe contenere la formula =A5-B5.

Inserendo alcuni numeri, supponete che il punteggio in A5 sia 90 e quello in B5 sia 75. La differenza è 15. OK questa risposta è corretta. Ma cosa accade se il punteggio in A5 è 75 e quello in B5 è 90? La risposta sarà -15.

Si tratta di una risposta matematicamente corretta, ma che non può essere presentata così com’è. La differenza è comunque 15, non -15. Utilizzando la funzione ASS, la differenza viene sempre presentata come un valore positivo. Pertanto, per questo esempio, è opportuno utilizzare la seguente formula: =ASS(A5-B5). In questo modo verrà sempre restituita la differenza corretta.

Ecco come utilizzare la funzione ASS.

1.Posizionate il cursore nella cella in cui dovrà comparire il risultato.

2.Inserite =ASS( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella in cui avete inserito il numero oppure inserite un numero.

4.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.