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Abstract
Giovanni Boccaccio, Amedeo Quondam, Maurizio Fiorilla e Giancarlo Alfano
Frontespizio
Copyright
Introduzione di Amedeo Quondam
Scheda dell’opera di Giancarlo Alfano
Notizia biografica di Giancarlo Alfano
Bibliografia
Nota al testo di Maurizio Fiorilla
DECAMERON
Proemio
GIORNATA PRIMA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Ser Cepparello con una falsa confessione inganna un santo frate e muorsi; e, essendo stato un pessimo uomo in vita, è morto reputato per santo e chiamato san Ciappelletto.
Novella seconda
Abraam giudeo, da Giannotto di Civignì stimolato, va in corte di Roma; e, veduta la malvagità de’ cherici, torna a Parigi e fassi cristiano.
Novella terza
Melchisedech giudeo con una novella di tre anella cessa un gran pericolo dal Saladino apparecchiatogli.
Novella quarta
Un monaco, caduto in peccato degno di gravissima punizione, onestamente rimproverando al suo abate quella medesima colpa, si libera dalla pena.
Novella quinta
La marchesana di Monferrato con un convito di galline e con alquante leggiadre parolette reprime il folle amore del re di Francia.
Novella sesta
Confonde un valente uomo con un bel detto la malvagia ipocresia de’ religiosi.
Novella settima
Bergamino con una novella di Primasso e dell’abate di Clignì onestamente morde una avarizia nuova venuta in messer Can della Scala.
Novella ottava
Guiglielmo Borsiere con leggiadre parole trafigge l’avarizia di messer Ermino de’ Grimaldi.
Novella nona
Il re di Cipri, da una donna di Guascogna trafitto, di cattivo valoroso diviene.
Novella decima
Maestro Alberto da Bologna onestamente fa vergognare una donna, la quale lui d’esser di lei innamorato voleva far vergognare.
Conclusione
GIORNATA SECONDA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Martellino, infignendosi attratto, sopra santo Arrigo fa vista di guerire e, conosciuto il suo inganno, è battuto e poi preso; e in pericol venuto d’essere impiccato per la gola, ultimamente scampa.
Novella seconda
Rinaldo d’Asti, rubato, capita a Castel Guiglielmo e è albergato da una donna vedova; e, de’ suo’ danni ristorato, sano e salvo si torna a casa sua.
Novella terza
Tre giovani male il loro avere spendono, impoveriscono; de’ quali un nepote con uno abate accontatosi, tornandosi a casa per disperato, lui truova essere la figliuola del re d’Inghilterra, la quale lui per marito prende e de’ suoi zii ogni danno ristora, tornandogli in buono stato.
Novella quarta
Landolfo Rufolo, impoverito, divien corsale e da’ genovesi preso rompe in mare e sopra una cassetta di gioie carissime piena scampa; e in Gurfo ricevuto da una femina, ricco si torna a casa sua.
Novella quinta
Andreuccio da Perugia, venuto a Napoli a comperar cavalli, in una notte da tre gravi accidenti soprapreso, da tutti scampato con un rubino si torna a casa sua.
Novella sesta
Madama Beritola, con due cavriuoli sopra una isola trovata, avendo due figliuoli perduti, ne va in Lunigiana; quivi l’un de’ figliuoli col signore di lei si pone e con la figliuola di lui giace e è messo in prigione: Cicilia ribellata al re Carlo e il figliuolo riconosciuto dalla madre, sposa la figliuola del suo signore e il suo fratel ritrova e in grande stato ritornano.
Novella settima
Il soldano di Babilonia ne manda una sua figliuola a marito al re del Garbo, la quale per diversi accidenti in ispazio di quatro anni alle mani di nove uomini perviene in diversi luoghi: ultimamente, restituita al padre per pulcella, ne va al re del Garbo, come prima faceva, per moglie.
Novella ottava
Il conte d’Anguersa, falsamente accusato, va in essilio; lascia due suoi figliuoli in diversi luoghi in Inghilterra; e egli, sconosciuto tornando di Scozia, lor truova in buono stato; va come ragazzo nello essercito del re di Francia, e riconosciuto innocente è nel primo stato ritornato.
Novella nona
Bernabò da Genova, da Ambruogiuolo ingannato, perde il suo e comanda che la moglie innocente sia uccisa; ella scampa e in abito d’uomo serve il soldano: ritrova lo ’ngannatore e Bernabò conduce in Alessandria, dove, lo ’ngannatore punito, ripreso abito feminile, col marito ricchi si tornano a Genova.
Novella decima
Paganino da Monaco ruba la moglie a messer Ricciardo di Chinzica; il quale, sappiendo dove ella è, va, e diventa amico di Paganino; raddomandagliele, e egli, dove ella voglia, gliele concede; ella non vuol con lui tornare e, morto messer Ricciardo, moglie di Paganin diviene.
Conclusione
GIORNATA TERZA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Masetto da Lamporecchio si fa mutolo e diviene ortolano d’un monistero di donne, le quali tutte concorrono a giacersi con lui.
Novella seconda
Un pallafreniere giace con la moglie d’Agilulf re, di che Agilulf tacitamente s’accorge; truovalo e tondalo; il tonduto tutti gli altri tonde, e così campa della mala ventura.
Novella terza
Sotto spezie di confessione e di purissima conscienza una donna innamorata d’un giovane induce un solenne frate, senza avvedersene egli, a dar modo che il piacer di lei avesse intero effetto.
Novella quarta
Dom Felice insegna a frate Puccio come egli diverrà beato faccendo una sua penitenza: la quale frate Puccio fa, e dom Felice in questo mezzo con la moglie del frate si dà buon tempo.
Novella quinta
Il Zima dona a messer Francesco Vergellesi un suo pallafreno, e per quello con licenza di lui parla alla sua donna; e ella tacendo, egli in persona di lei si risponde, e secondo la sua risposta poi l’effetto segue.
Novella sesta
Ricciardo Minutolo ama la moglie di Filippello Sighinolfi; la quale sentendo gelosa, col mostrare Filippello il dì seguente con la moglie di lui dovere essere a un bagno, fa che ella vi va, e credendosi col marito essere stata si truova che con Ricciardo è dimorata.
Novella settima
Tedaldo, turbato con una sua donna, si parte di Firenze; tornavi in forma di peregrino dopo alcun tempo, parla con la donna e falla del suo error conoscente, e libera il marito di lei da morte, ché lui gli era provato che aveva ucciso, e co’ fratelli il pacefica; e poi saviamente con la sua donna si gode.
Novella ottava
Ferondo, mangiata certa polvere, è sotterrato per morto; e dall’abate, che la moglie di lui si gode, tratto della sepoltura è messo in prigione e fattogli credere che egli è in Purgatoro; e poi risuscitato, per suo nutrica un figliuol dell’abate nella moglie di lui generato.
Novella nona
Giletta di Nerbona guerisce il re di Francia d’una fistola; domanda per marito Beltramo di Rossiglione, il quale, contra sua voglia sposatala, a Firenze se ne va per isdegno; dove, vagheggiando una giovane, in persona di lei Giletta giacque con lui e ebbene due figliuoli; per che egli poi, avutala cara, per moglie la tenne.
Novella decima
Alibech divien romita, a cui Rustico monaco insegna rimettere il diavolo in Inferno: poi, quindi tolta, diventa moglie di Neerbale.
Conclusione
GIORNATA QUARTA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Tancredi, prenze di Salerno, uccide l’amante della figliuola e mandale il cuore in una coppa d’oro; la quale, messa sopr’esso acqua avvelenata, quella si bee e così muore.
Novella seconda
Frate Alberto dà a vedere a una donna che l’agnol Gabriello è di lei innamorato, in forma del quale più volte si giace con lei; poi, per paura de’ parenti di lei della casa gittatosi, in casa d’un povero uomo ricovera, il quale in forma d’uom salvatico il dì seguente nella Piazza il mena: dove riconosciuto e da’ suoi frati preso, è incarcerato.
Novella terza
Tre giovani amano tre sorelle e con loro si fuggono in Creti: la maggiore per gelosia il suo amante uccide; la seconda concedendosi al duca di Creti scampa da morte la prima, l’amante della quale l’uccide e con la prima si fugge; ènne incolpato il terzo amante con la terza sirocchia e presi il confessano; e per tema di morire con moneta la guardia corrompono e fuggonsi poveri a Rodi; e in povertà quivi muoiono.
Novella quarta
Gerbino, contra la fede data dal re Guiglielmo suo avolo, combatte una nave del re di Tunisi per torre una sua figliuola; la quale uccisa da quegli che sù v’erano, loro uccide, e a lui è poi tagliata la testa.
Novella quinta
I fratelli d’Ellisabetta uccidon l’amante di lei: egli l’apparisce in sogno e mostrale dove sia sotterato; ella occultamente disotterra la testa e mettela in un testo di bassilico, e quivi sù piagnendo ogni dì per una grande ora, i fratelli gliele tolgono, e ella se ne muore di dolor poco appresso.
Novella sesta
L’Andriuola ama Gabriotto: raccontagli un sogno veduto e egli a lei un altro; muorsi di subito nelle sue braccia; mentre che ella con una sua fante alla casa di lui nel portano, son prese dalla signoria, e ella dice come l’opera sta: il podestà la vuole sforzare, ella nol patisce: sentelo il padre di lei e lei innocente trovata fa liberare, la quale, del tutto rifiutando di star più al mondo, si fa monaca.
Novella settima
La Simona ama Pasquino; sono insieme in uno orto, Pasquino si frega a’ denti una foglia di salvia e muorsi: è presa la Simona, la quale, volendo mostrare al giudice come morisse Pasquino, fregatasi una di quelle foglie a’ denti similmente si muore.
Novella ottava
Girolamo ama la Salvestra: va, costretto a’ prieghi della madre, a Parigi; torna e truovala maritata; entrale di nascoso in casa e muorle allato; e portato in una chiesa muore la Salvestra allato a lui.
Novella nona
Messer Guiglielmo Rossiglione dà a mangiare alla moglie sua il cuore di messer Guiglielmo Guardastagno ucciso da lui e amato da lei; il che ella sappiendo poi, si gitta da un’alta finestra in terra e muore, e col suo amante è sepellita.
Novella decima
La moglie d’un medico per morto mette un suo amante adoppiato in una arca, la quale con tutto lui due usurari se ne portano in casa; questi si sente, è preso per ladro; la fante della donna racconta alla signoria sé averlo messo nell’arca dagli usurieri imbolata, laonde egli scampa dalle forche e i prestatori d’avere l’arca furata son condennati in denari.
Conclusione
GIORNATA QUINTA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Cimone amando divien savio e Efigenia sua donna rapisce in mare: è messo in Rodi in prigione, onde Lisimaco il trae, e da capo con lui rapisce Efigenia e Cassandrea nelle lor nozze, fuggendosi con esse in Creti; e quindi, divenute lor mogli, con esse a casa loro son richiamati.
Novella seconda
Gostanza ama Martuccio Comito, la quale, udendo che morto era, per disperata sola si mette in una barca, la quale dal vento fu trasportata a Susa; ritruoval vivo in Tunisi, palesaglisi; e egli grande essendo col re per consigli dati, sposatala, ricco con lei in Lipari se ne torna.
Novella terza
Pietro Boccamazza si fugge con l’Agnolella; truova ladroni: la giovane fugge per una selva e è condotta a un castello, Pietro è preso e delle mani de’ ladron fugge e dopo alcuno accidente capita a quel castello dove l’Agnolella era; e sposatala con lei se ne torna a Roma.
Novella quarta
Ricciardo Manardi è trovato da messer Lizio da Valbona con la figliuola, la quale egli sposa e col padre di lei rimane in buona pace.
Novella quinta
Guidotto da Cremona lascia a Giacomin da Pavia una fanciulla e muorsi; la qual Giannol di Severino e Minghino di Mingole amano in Faenza: azzuffansi insieme; riconoscesi la fanciulla esser sirocchia di Giannole e dassi per moglie a Minghino.
Novella sesta
Gian di Procida, trovato con una giovane amata da lui e stata data al re Federigo, per dovere essere arso con lei è legato a un palo; riconosciuto da Ruggier de Loria, campa e divien marito di lei.
Novella settima
Teodoro, innamorato della Violante, figliuola di messere Amerigo suo signore, la ’ngravida e è alle forche condannato; alle quali frustandosi essendo menato, dal padre riconosciuto e prosciolto prende per moglie la Violante.
Novella ottava
Nastagio degli Onesti, amando una de’ Traversari, spende le sue ricchezze senza essere amato; vassene pregato da’ suoi a Chiassi; quivi vede cacciare a un cavaliere una giovane e ucciderla e divorarla da due cani; invita i parenti suoi e quella donna amata da lui a un desinare, la quale vede questa medesima giovane sbranare e temendo di simile avvenimento prende per marito Nastagio.
Novella nona
Federigo degli Alberighi ama e non è amato, e in cortesia spendendo si consuma e rimangli un sol falcone, il quale, non avendo altro, dà a mangiare alla sua donna venutagli a casa; la qual, ciò sappiendo, mutata d’animo, il prende per marito e fallo ricco.
Novella decima
Pietro di Vinciolo va a cenare altrove; la donna sua si fa venire un garzone, torna Pietro, ella il nasconde sotto una cesta da polli; Pietro dice essere stato trovato in casa d’Ercolano, con cui cenava, un giovane messovi dalla moglie; la donna biasima la moglie d’Ercolano; uno asino per isciagura pon piede in su le dita di colui che era sotto la cesta, egli grida, Pietro corre là, vedelo, cognosce lo ’nganno della moglie, con la quale ultimamente rimane in concordia per la sua tristezza.
Conclusione
GIORNATA SESTA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Un cavalier dice a madonna Oretta di portarla con una novella: e, mal compostamente dicendola, è da lei pregato che a piè la ponga.
Novella seconda
Cisti fornaio con una sola parola fa raveder messer Geri Spina d’una sua trascutata domanda.
Novella terza
Monna Nonna de’ Pulci con una presta risposta al meno che onesto motteggiare del vescovo di Firenze silenzio impone.
Novella quarta
Chichibio, cuoco di Currado Gianfigliazzi, con una presta parola a sua salute l’ira di Currado volge in riso e sé campa dalla mala ventura minacciatagli da Currado.
Novella quinta
Messer Forese da Rabatta e maestro Giotto dipintore, venendo di Mugello, l’uno la sparuta apparenza dell’altro motteggiando morde.
Novella sesta
Pruova Michele Scalza a certi giovani come i Baronci sono i più gentili uomini del mondo o di Maremma e vince una cena.
Novella settima
Madonna Filippa dal marito con un suo amante trovata, chiamata in giudicio, con una pronta e piacevol risposta sé libera e fa lo statuto modificare.
Novella ottava
Fresco conforta la nepote che non si specchi, se gli spiacevoli, come diceva, l’erano a veder noiosi.
Novella nona
Guido Cavalcanti dice con un motto onestamente villania a certi cavalier fiorentini li quali soprapreso l’aveano.
Novella decima
Frate Cipolla promette a certi contadini di mostrar loro la penna dell’agnolo Gabriello; in luogo della quale trovando carboni, quegli dice esser di quegli che arrostirono san Lorenzo.
Conclusione
GIORNATA SETTIMA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Gianni Lotteringhi ode di notte toccar l’uscio suo; desta la moglie, e ella gli fa accredere che egli è la fantasima; vanno a incantare con una orazione, e il picchiare si rimane.
Novella seconda
Peronella mette un suo amante in un doglio tornando il marito a casa; il quale avendo il marito venduto, ella dice che venduto l’ha a uno che dentro v’è a vedere se saldo gli pare: il quale, saltatone fuori, il fa radere al marito e poi portarsenelo a casa sua.
Novella terza
Frate Rinaldo si giace colla comare; truovalo il marito in camera con lei, e fannogli credere che egli incantava vermini al figlioccio.
Novella quarta
Tofano chiude una notte fuor di casa la moglie, la quale, non potendo per prieghi rientrare, fa vista di gittarsi in un pozzo e gittavi una gran pietra; Tofano esce di casa e corre là, e ella in casa se n’entra e serra lui di fuori e sgridandolo il vitupera.
Novella quinta
Un geloso in forma di prete confessa la moglie, al quale ella dà a vedere che ama un prete che viene a lei ogni notte; di che mentre che il geloso nascosamente prende guardia all’uscio, la donna per lo tetto si fa venire un suo amante e con lui si dimora.
Novella sesta
Madonna Isabella, con Leonetto standosi, amata da un messer Lambertuccio è visitata e torna il marito di lei: messer Lambertuccio con un coltello in mano fuor di casa sua ne manda, e il marito di lei poi Lionetto accompagna.
Novella settima
Lodovico discuopre a madonna Beatrice l’amore il quale egli le porta: la qual manda Egano suo marito in un giardino in forma di sé e con Lodovico si giace; il quale poi levatosi va e bastona Egano nel giardino.
Novella ottava
Un diviene geloso della moglie, e ella, legandosi uno spago al dito la notte, sente il suo amante venire a lei; il marito se n’accorge, e mentre seguita l’amante la donna mette in luogo di sé nel letto un’altra femina, la quale il marito batte e tagliale le trecce, e poi va per li fratelli di lei; li quali, trovando ciò non esser vero, gli dicono villania.
Novella nona
Lidia moglie di Nicostrato ama Pirro: il quale, acciò che credere il possa, le chiede tre cose le quali ella gli fa tutte; e oltre a questo in presenza di Nicostrato si sollazza con lui e a Nicostrato fa credere che non sia vero quello che ha veduto.
Novella decima
Due sanesi amano una donna comare dell’uno: muore il compare e torna al compagno secondo la promessa fattagli e raccontagli come di là si dimori.
Conclusione
GIORNATA OTTAVA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Gulfardo prende da Guasparruolo denari in prestanza, e con la moglie di lui accordato di dover giacer con lei per quegli sì gliele dà; e poi in presenza di lei a Guasparruol dice che a lei gli diede, e ella dice che è il vero.
Novella seconda
Il prete da Varlungo si giace con monna Belcolore, lasciale pegno un suo tabarro; e accattato da lei un mortaio, il rimanda e fa domandare il tabarro lasciato per ricordanza: rendelo proverbiando la buona donna.
Novella terza
Calandrino, Bruno e Buffalmacco giù per lo Mugnone vanno cercando di trovar l’elitropia, e Calandrino se la crede aver trovata; tornasi a casa carico di pietre; la moglie il proverbia e egli turbato la batte, e a’ suoi compagni racconta ciò che essi sanno meglio di lui.
Novella quarta
Il proposto di Fiesole ama una donna vedova: non è amato da lei e, credendosi giacer con lei, giace con una sua fante, e i fratelli della donna vel fanno trovare al vescovo suo.
Novella quinta
Tre giovani traggono le brache a un giudice marchigiano in Firenze, mentre che egli, essendo al banco, teneva ragione.
Novella sesta
Bruno e Buffalmacco imbolano un porco a Calandrino; fannogli fare la sperienza da ritrovarlo con galle di gengiovo e con vernaccia, e a lui ne danno due, l’una dopo l’altra, di quelle del cane confettate in aloè, e pare che l’abbia avuto egli stesso: fannolo ricomperare, se egli non vuole che alla moglie il dicano.
Novella settima
Uno scolare ama una donna vedova, la quale, innamorata d’altrui, una notte di verno il fa stare sopra la neve a aspettarsi; la quale egli poi, con un suo consiglio, di mezzo luglio ignuda tutto un dì la fa stare in su una torre alle mosche e a’ tafani e al sole.
Novella ottava
Due usano insieme: l’uno con la moglie dell’altro si giace; l’altro, avvedutosene, fa con la sua moglie che l’uno è serrato in una cassa, sopra la quale, standovi l’un dentro, l’altro con la moglie dell’un si giace.
Novella nona
Maestro Simone medico da Bruno e da Buffalmacco, per esser fatto d’una brigata che va in corso, fatto andar di notte in alcun luogo, è da Buffalmacco gittato in una fossa di bruttura e lasciatovi.
Novella decima
Una ciciliana maestrevolmente toglie a un mercatante ciò che in Palermo ha portato; il quale, sembiante faccendo d’esservi tornato con molta più mercatantia che prima, da lei accattati denari, le lascia acqua e capecchio.
Conclusione
GIORNATA NONA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Madonna Francesca, amata da un Rinuccio e da uno Alessandro e niuno amandone, col fare entrare l’un per morto in una sepoltura e l’altro quello trarne per morto, non potendo essi venire al fine imposto, cautamente se gli leva da dosso.
Novella seconda
Levasi una badessa in fretta e al buio per trovare una sua monaca, a lei accusata, col suo amante nel letto; e essendo con lei un prete, credendosi il saltero de’ veli aver posto in capo, le brache del prete vi si pose; le quali vedendo l’accusata, e fattalane accorgere, fu diliberata e ebbe agio di starsi col suo amante.
Novella terza
Maestro Simone a instanzia di Bruno e di Buffalmacco e di Nello fa credere a Calandrino che egli è pregno: il quale per medicine dà a’ predetti capponi e denari, e guerisce senza partorire.
Novella quarta
Cecco di messer Fortarrigo giuoca a Bonconvento ogni sua cosa e i denari di Cecco di messere Angiolieri; e in camiscia correndogli dietro e dicendo che rubato l’avea, il fa pigliare a’ villani; e i panni di lui si veste e monta sopra il pallafreno, e lui, venendosene, lascia in camiscia.
Novella quinta
Calandrino s’innamora d’una giovane, al quale Bruno fa un brieve, col quale come egli la tocca ella va con lui; e dalla moglie trovato ha gravissima e noiosa quistione.
Novella sesta
Due giovani albergano con uno, de’ quali l’uno si va a giacere con la figliuola, e la moglie di lui disavedutamente si giace con l’altro; quegli che era con la figliuola si corica col padre di lei e dicegli ogni cosa, credendo dire al compagno; fanno romore insieme; la donna, ravedutasi, entra nel letto della figliuola e quindi con certe parole ogni cosa pacefica.
Novella settima
Talano d’Imolese sogna che un lupo squarcia tutta la gola e ’l viso alla moglie; dicele che se ne guardi; ella nol fa, e avvienle.
Novella ottava
Biondello fa una beffa a Ciacco d’un desinare, della quale Ciacco cautamente si vendica faccendo lui sconciamente battere.
Novella nona
Due giovani domandan consiglio a Salamone, l’uno come possa essere amato, l’altro come gastigare debba la moglie ritrosa: all’un risponde che ami e all’altro che vada al Ponte all’Oca.
Novella decima
Donno Gianni a instanzia di compar Pietro fa lo ’ncantesimo per far diventar la moglie una cavalla; e quando viene a appiccar la coda, compar Pietro dicendo che non vi voleva coda guasta tutto lo ’ncantamento.
Conclusione
GIORNATA DECIMA
Scheda introduttiva
Introduzione
Novella prima
Un cavaliere serve al re di Spagna; pargli male esser guiderdonato, per che il re con esperienzia certissima gli mostra non esser colpa di lui ma della sua malvagia fortuna, altamente donandogli poi.
Novella seconda
Ghino di Tacco piglia l’abate di Clignì e medicalo del male dello stomaco e poi il lascia; il quale, tornato in corte di Roma, lui rinconcilia con Bonifazio papa e fallo friere dello Spedale.
Novella terza
Mitridanes, invidioso della cortesia di Natan, andando per ucciderlo, senza conoscerlo capita a lui e, da lui stesso informato del modo, il truova in un boschetto come ordinato avea; il quale riconoscendolo si vergogna e suo amico diviene.
Novella quarta
Messer Gentil de’ Carisendi, venuto da Modona, trae della sepoltura una donna amata da lui, sepellita per morta; la quale riconfortata partorisce un figliuol maschio, e messer Gentile lei e ’l figliuolo restituisce a Niccoluccio Caccianimico marito di lei.
Novella quinta
Madonna Dianora domanda a messer Ansaldo un giardino di gennaio bello come di maggio; messer Ansaldo con l’obligarsi a uno nigromante gliele dà; il marito le concede che ella faccia il piacere di messer Ansaldo, il quale, udita la liberalità del marito, l’assolve della promessa, e il nigromante, senza volere alcuna cosa del suo, assolve messere Ansaldo.
Novella sesta
Il re Carlo vecchio, vittorioso, d’una giovinetta innamoratosi, vergognandosi del suo folle pensiero, lei e una sua sorella onorevolmente marita.
Novella settima
Il re Piero, sentito il fervente amore portatogli dalla Lisa inferma, lei conforta e appresso a un gentil giovane la marita; e lei nella fronte basciata, sempre poi si dice suo cavaliere.
Novella ottava
Sofronia, credendosi esser moglie di Gisippo, è moglie di Tito Quinzio Fulvo e con lui se ne va a Roma, dove Gisippo in povero stato arriva; e credendo da Tito esser disprezzato sé avere uno uomo ucciso, per morire, afferma; Tito, riconosciutolo, per iscamparlo dice sé averlo morto; il che colui che fatto l’avea vedendo se stesso manifesta; per la qual cosa da Ottaviano tutti sono liberati, e Tito dà a Gisippo la sorella per moglie e con lui comunica ogni suo bene.
Novella nona
Il Saladino in forma di mercatante è onorato da messer Torello; fassi il passaggio; messer Torello dà un termine alla donna sua a rimaritarsi; è preso e per acconciare uccelli viene in notizia del soldano, il quale, riconosciuto e sé fatto riconoscere, sommamente l’onora; messer Torello inferma e per arte magica in una notte n’è recato a Pavia; e alle nozze che della rimaritata sua moglie si facevano da lei riconosciuto con lei a casa sua se ne torna.
Novella decima
Il marchese di Sanluzzo da’ prieghi de’ suoi uomini costretto di pigliar moglie, per prenderla a suo modo piglia una figliuola d’un villano, della quale ha due figliuoli, li quali le fa veduto d’uccidergli; poi, mostrando lei essergli rincresciuta e avere altra moglie presa a casa faccendosi ritornare la propria figliuola come se sua moglie fosse, lei avendo in camiscia cacciata e a ogni cosa trovandola paziente, più cara che mai in casa tornatalasi, i suoi figliuoli grandi le mostra e come marc
Conclusione
Conclusione dell’Autore
Cose (e parole) del mondo
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