Log In
Or create an account ->
Imperial Library
Home
About
News
Upload
Forum
Help
Login/SignUp
Index
Copertina
L’immagine
Il libro
L’autore
Frontespizio
Bandini, una tempra di grazia. di Gian Luigi Beccaria
Vita di Fernando Bandini. di Lorenzo Renzi
Su Bandini e su questo libro. di Rodolfo Zucco
Avvertenza
TUTTE LE POESIE
Prima parte. LIBRI E RACCOLTE (1969-2012)
MEMORIA DEL FUTURO
SPADE DI LEGNO (1966-1968)
Passeggiata primaverile durante le manovre della Nato con finta esplosione atomica
Suffissi in -zione
Ambellicopoli
Il martin pescatore
Allora
Primavera a Vicenza
Su tre aquilegie
Ecco le voci
Il pane
Spade di legno
Brixen
Se a Natale
Ottave
DDT a Bibione Pineda
Quello che è vietato
I proverbi italiani
La visita
Qualcosa come
Parabola
Parole col gesso
Parco pubblico
Memoria del futuro
I secondi fini
DIFESA (1965)
Centro
Sopra e sotto
In queste sere
Difesa
Fotografia
La città natale
PER PARTITO PRESO
1. C’è in Italia una ditta che offre traslochi al paesaggio
2. Un milione di cacciatori
3. Ma intanto dalle Cevenne a Capo Passero rotola questo rullo...
4. La natura non è innocente
5. La sola volta che uccidemmo un uomo
6. Scampò alla morte Samuele che nel Pequod...
7. Ci vorranno giorni e giorni per lavare questa colpa
8. Molti uomini che ti hanno conosciuto si dimenticheranno di te
9. Da bambino, avendo commesso sacrilegio...
10. Il bambino dalmata
11. Eppure sono qui da tremila anni
12. Ora smettila di piangere, cuoricino burroso, o ti chiamo...
13. Per molti anni da bambino ho pensato a una dimensione diversa...
14. «Bitte, per favore, ragazzo
15. Ma mia madre mi sveglia al mattino e dicendo che la valigia...
16. Papà come spaccavi
17. Ci sono spiagge dove Arianna non potrebbe lamentarsi di Teseo...
18. Abbiamo corso da bambini la corsa dei sacchi
19. Ma come rendere più trasparente questa sacca d’aria dove viviamo?
20. Per partito preso le fragole continuano a crescere e i frutti...
NEVE E TUONO (1962-1963)
Chierico rosso
Minotauro
Ogni giorno
Passivo
2 novembre 1962
Neve e tuono
Città-pizia
Mia madre cuciva tomaie
Le temibili cose
Quarto Reich
Farfalle e vischio
IN MODO LAMPANTE (1959-1961)
La forza di vivere
Soldati
Notte di Natale
In modo lampante
Nel millenovecentoquarantacinque a quattordici anni
Tempo passato
Nel luogo deserto
Quando saprai
Lettera a un amico
Sera a Vicenza
Note
LA MANTIDE E LA CITTÀ
APPENA USCITO
Insegnami a far versi
Appena uscito
Zampette d’uccello
Città straniera
FUTURIBILI
Il bisbiglio del complotto
Quattro passi
Futuribili
La spiaggia
Amore per la zucca
IL FILO DEL DISCORSO
Il filo del discorso
Nero dentro
Règia Parnassi
Studi classici
Königsberg
Aznèciv
Nessuna parola
LAPIDI PER GLI UCCELLI
I. Il disegno del tempo non aveva previsto
II. Eppure hai visto diventare scribi
III. Quando la luna plana
IV. E in sodalizi fraterni (gambecchio
V. Finiscila, mi dicevo, finiscila
VI. Lo vedemmo affacciarsi
VII. Guardavano la nocciolaia i soldati
VIII. La solitudine del beccaccino
IX. E tutta questa gente che mi supera
X. Non è venuto a me nella mia culla
XI. Raccontami com’era
XII. Non sapeva decidersi a spiccare il salto
XIII. Tu non rimproverarmi
XIV. Lui non credeva che
XV. La maldicenza torna a sussurrare
DEDICATA AI SATELLITI DEI PRÌNCIPI
I. O mia terribile città se un giorno
II. Ma il codazzo satellite dei prìncipi
III. Qui dove dorme il Folengo il convento è una rotta bicocca con tabacco legato in pacchi di foglie
IV. Siete arrivati con barche al crepuscolo
V. Quanti anni avevo quando attraversammo
VI. E sventolanti immagino, o città
LA MANTIDE E LA CITTÀ
Spiaggia rivisitata
Amnesia
E non il flauto di Pan
Ars poetica
Mai per offesa
Meglio la polvere
Ossido nell’ottone
Questo Giorgione
La mantide e la città
Esce stanotte
Plazer
Note
SANTI DI DICEMBRE
NEGOZI DI UCCELLI
Rissa
Inverno a Cleveland
Cable-car in salita
Negozi di uccelli
Pronti all’ingrasso
Piccola ode
Palinodia
L’ULTIMO AEREO
Per un vecchio ritratto
Ricordo di Liliana morta in un bombardamento
Ci sono fiori
Scuola elementare
Lucciole
L’ultimo aereo
Primavera
Invidio chi possiede grandi patrie
Berceuse
Gracile Atlante
IL RITORNO DELLA COMETA
1. Sono qui nell’ombra declinante degli anni
2. Sulla soglia ho parlato col geco trasparente
3. Il più antico profumo che ricordo
4. Adesso aspetto l’altra
5. Ebbe in sorte due luci
6. Ma la nonna paterna
7. Padre nostro, se sei tu
IN LINGUE MORTE
Imbriago
Carnevale
I puteleti del vampiro
Desso i me spoia nuo
La grande late
Sancti duo decembris mensis
Due santi di Dicembre
Vento e fogo
Drio de la porta
Sta lingua
No volevo
TORNANDO ALLE CAVE DI PIETRA
Gatti di guerra
Per un’aquilegia che cambia colore
Versi scritti durante le feste di Natale del 1989
Frammento di coro per un «Edipo»
Tornando alle cave di pietra dopo più di trent’anni
GIANO BIFRONTE
Limbo
Terribile come
Brixen
Giano bifronte
Intervento
Interno con un dormiente e una bambola
Oggetti smarriti
Martin Muma
Poesia per bambini
Disgelo
Le cimici verdi
Il borsello
Ballata per due sabati
QUELLO CHE RESTA DEI TUONI
Novembre
Fantasma
Un po’ prima del sorgere del sole
Ieri
I compagni scomparsi
Canzone
Nota
MERIDIANO DI GREENWICH
BIRD-WATCHING
Tuberi e grembi
Quando partono i treni
L’ingresso di Gesù a Vicenza
Il liocorno
Bird-watching
CORONA PER UN CAPODANNO
I. Si aggira in casa un’antica sorella
II. Miei viaggi adolescenti, insonni voli
III. Ma in luoghi troppo umani sono nato
IV. No, non è nella nostra anima il regno
V. O paracleto, prima che il tuo sole
VI. E adesso sono un vecchio albero fitto
VII. Adesso che già il secolo scoscende
PASSAGGIO A LIVELLO
Prima dell’alba
Preghiera
Essere stati vivi
Casa di vacanza
Passaggio a livello
Frammento di lettera
Consolatio ad uxorem 2
Sera di temporale a Mantova
Meridiano di Greenwich
COSE DEL MONDO DI SOTTO
Latte che trabocca
La ciupinara
Psyche
Psiche
El nome
Miracoli
FIN-DE-SIÈCLE
L’alta cosa
Le poiane
Risvegli
L’usignolo di Erone
Nimborum in patriam
Domenica di Pentecoste in campagna
Dalle mie parti
Eccomi dunque arreso
Fin-de-siècle
OGA MAGÒGA
Spassaure
Guera
L’an∫elo imbissà
L’omo col saco
Oga Magòga
So’ tel canton
Sagra
Casa voda
L’anguria
REPERTI (1950-1960)
Mure San Michele
Varsavia
L’allodola
Meteora contemplata da una scuola campestre
Le temibili cose
Sacrum Hiemale
Festa d’inverno
DIETRO I CANCELLI E ALTROVE
MALTEMPO
Di scolta
Maltempo
Ricordando nel nuovo evo la zia Maria Fantato
Voci serali
Cervo volante visto in sogno
Per una ginnasta trovandomi dalle sue parti
Anniversario del ragazzo morto
Natura morta con mappamondo
Rappresentazione della mia morte al tempo delle guerre in Medio Oriente
Ramus Aureus
Il ramo d’oro
Apprendendo la notizia del suicidio d’un mio antico alunno di scuola elementare
Adesso la mia anima
Sirventese in forma di bolero sugli angeli superstiti di Aznèciv
ALTROVE
Poesia scritta a Praga
Dislocazione
1939
Luscinia Svecica
Nostos
De itinere reginae Sabaeae
Il viaggio della regina di Saba
QUATTORDICI POESIE
Goethe e il rigogolo
Denti
Behemoth
Ballata della metamorfosi
Discorso ai bambini della pianura
Sms a Paolo L.
Voce dell’amico Nanni Lattes dall’aldilà
Phoenicurus Ochrurus
Passeggiata al tramonto
Acquari e gabbie
Anapesti per un gufo
Oscuramento
L’invasione dei beccofrusoni nell’inverno del 2004/2005
Omaggio a Rimbaud (Le bateau ivre)
UN ALTRO INVERNO
Svegliandomi il 2 di Novembre in un agriturismo a Codigoro
Ammonizioni a un amico archeologo in viaggio di studio in Azerbaigian
Ricevendo da Copenhagen nel mio ottantesimo compleanno una cartolina di auguri raffigurante un paesaggio polare
Aspettando in Valsugana il ritorno di Persefone
L’orologio
La morte del poeta
Vacanze natalizie
Seconda parte. ALTRI VERSI ITALIANI E LATINI (1953-2012)
ALTRI VERSI ITALIANI
PIANETA DELL’INFANZIA
Pianeta dell’infanzia
Piloti del Baltico
Cortina di ferro
Piccolo coro del cimitero della Wehrmacht
Week-end
Lettera dell’amante veneziana
Terraferma
Sulla carta geografica
Settembre
Notte d’inverno
Poesia tra cent’anni
Voce di Cristoforo
da IN MODO LAMPANTE
Il mondo è vasto
Nel millenovecentoquarantacinque, a quattordici anni
Censura
Varsavia
Eclissi
Mure San Michele
Sereno autunno dopo la pioggia
Forza di gravità
Pendio
Settembre
Canzone
Vento in Valsugana
Martelli ci vorrebbero
I tordi bottacci di Arquà
Fossero i miei versi
La sonora burrasca
Sermone
Se un giorno
Questo posto amerò più d’ogni altro
da PER PARTITO PRESO
Per partito preso
1. C’è in Italia una ditta che offre traslochi al paesaggio
2. Un milione di cacciatori
3. Ma intanto dalle Cevenne a Capo Passero rotola questo rullo d’imprese...
4. La natura non è innocente
5. La sola volta che uccidemmo un uomo
6. Scampò alla morte Samuele che nel Pequod strizzava lo spermaceti...
7. Ci vorranno giorni e giorni per lavare questa colpa
8. Molti uomini che ti hanno conosciuto si dimenticheranno di te
9. Da bambino, avendo commesso sacrilegio, essendomi accostato alla mensa...
10. Il bambino dalmata
11. Ci saranno stelle nel cielo
12. Ma la Serbia era bella e anche la Bosnia (il mondo era bello)
13. Le ragazze devote a Saint-Tropez (le ragazze col saint-tropez)
14. Eppure sono qui da tremila anni
15. Ora smettila di piangere, cuoricino burroso, o ti chiamo l’uomo...
16. Per molti anni da bambino ho pensato a una dimensione diversa...
17. «Bitte, per favore, ragazzo
18. Ma mia madre mi sveglia al mattino e dicendo che la valigia...
19. Papà come spaccavi
20. Eravamo ad ’Otociaz mia moglie ed io ed erano le quattro del mattino
21. Dissi a Oscar Davicio «abbiamo un’idea approssimativa del mondo...
22. Ci sono spiagge dove Arianna non potrebbe lamentarsi di Teseo...
23. Il telegrafista che porta un telegramma
24. Abbiamo corso da bambini la corsa dei sacchi
25. Ma come rendere più trasparente questa sacca d’aria dove viviamo?
26. Per partito preso le fragole continuano a crescere e i frutti di rosa...
La ressa
Il saltimpalo
Consolatio ad uxorem
Direte
L’allodola
Versi d’amore
Pioggia
POESIE RITROVATE
Una ruota la notte
Due frammenti
Ballata del libro
Natale 2004
Aqua Saliente
ALTRI VERSI LATINI
Epistula ad Andream Zanzotto poetam
Nimbus
Niveus nimbus
Bufera di neve
De meli fragmentum
Papiliones
Caelum Sacelli Xystini
Il cielo della Cappella Sistina
Anguilla
Mors in spatio (commenticia rerum futurarum fabula)
Mense Decembri dum exit secundum millennium
Nel mese di dicembre, mentre finisce il secondo millennio
De adventu Senectutis
Flos nativitatis Domini (dum dies redit maris motus in Indonesia)
Iudicabit in nationibus
Ecloga sacra in montibus Galilaeae
Appendice. Scrivere poesia in latino oggi
Terza parte. VERSI TRADOTTI
VIRGILIO
TRE ECLOGHE
I. Tìtiro, tu disteso sotto l’ampia corona di un faggio
IV. O Muse Siciliane, cantiamo un tono più sù!
VI. In principio bastava il piacere del verso bucolico
ORAZIO
IL LIBRO DEGLI EPODI
1. Con leggeri vascelli liburni, amico, andrai
2. «Felice chi lontano dagli affanni
3. Se mai uno con sacrilega mano
4. Grande come quella che la sorte ha stabilito tra lupi
5. «Ma voi, o dei, quanti nel cielo governano
6. Cane, perché molesti gl’inoffensivi passanti
7. «Dove, dove, empi, vi precipitate? Perché
8. Tu domandarmi, tu! che ormai ti decomponi
9. Quando sarà che il Cecubo riservato ai banchetti
10. Sciolti gli ormeggi salpa sotto sinistri auspici
11. Come in passato, Pèttio, non trovo in far versi sollievo
12. Cosa pretendi, donna, perfetta per mostruosi elefanti?
13. Un maltempo da brividi corruccia il cielo, e piogge
14. Perché una fiacca inerzia abbia diffuso tanto
15. Era notte e la luna splendeva nel cielo sereno
16. Un’altra generazione si consuma nelle guerre civili
17. Sì, io mi arrendo ormai a ciò che la tua scienza può fare
ARTHUR RIMBAUD
MEMORIA
I. L’acqua chiara; insieme al pianto dell’infanzia, il biancore
II. Ehi, che limpide bolle porge l’umida lastra!
III. Madame è in piedi, impettita, nel prato vicino
IV. Rimpianto delle braccia d’erba pura, folte e giovani!
V. In balia di quest’occhio d’acqua cupa, o canotto legato!
PINDARO
Ad Aristomene di Egina lottatore (ottava pitica)
CHARLES BAUDELAIRE
I FIORI DEL MALE
Al lettore
Benedizione
L’Albatro
Elevazione
Corrispondenze
La Musa malata
Il nemico
La vita anteriore
I gioielli
(Ti adoro come la volta notturna)
Il Lete
Il balcone
Il gatto (I)
L’ossesso
Semper Eadem
Tutta intera
Reversibilità
Armonia della sera
Il flacone
Il veleno
Cielo offuscato
Il gatto (II)
Invito al viaggio
Canto d’autunno
Canzone pomeridiana
Franciscae meae laudes
Moesta et errabunda
Il gusto del nulla
Il cigno
La morte degli amanti
ARNAUT DANIEL
SIRVENTESE E CANZONI
I. Raimon e Truc Malec prendano le difese
II. Canzone di parole semplici e insieme elette
III. Quando cade la foglia dall’intrico
IV. Quando sono scomparsi gelo e brina
V. Nel tempo che sugli alberi tra i rami
VI. Su argomento diverso e in diverso tenore
VII. Io non ebbi mai Lui; è Lui, Amore
VIII. In alto e in basso tra le prime foglie
IX. L’aura amara
X. Sopra un’aria gaia e leggera
XI. Sarà in rotta tra poco questo tempo
XII. Un festoso clamore
XIII. Farsi vermigli, verdi, azzurri, bianchi, gialli
XIV. Amore e gioia, il luogo e il tempo fanno
XV. Io solo so che enorme affanno ha il cuore
XVI. Prima che gli alberi restino nude
XVII. Se fosse generoso Amore in darmi gioia
XVIII. Questo fermo volere che nel cuore mi penetra
LO FERM VOLER Q’EL COR M’INTRA...
AUSONIO
Mosella (vv. 170-199)
MAGAGNÒ
A Ziralda
Ziralda bella, ti ho visto ballare
A Valerio Chiericati comandante di cavalleria
Sonetto del Magagnò al suo caro signor Torquato Tasso
Sonetto caudato in lode di Paolo Almerico per la costruzione della Rotonda
Note del curatore
Bibliografia
Copyright
← Prev
Back
Next →
← Prev
Back
Next →