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Il nulla e la poesia
Prefazione
I - LEOPARDI E I GRECI
I - Il dolore e la verità
1. Il fuoco annientante
2. Il fuoco di Argo
3. «Scintillanti sovrani» e «nodi quasi di stelle»
4. Eschilo e Leopardi
5. Il «volcano ardente»
II - Il divenire
1. Eternità del divenire
2. Eraclito e Leopardi
3. «Perpetuo circuito»
4. Stratone e Leopardi
5. L’evidenza del divenire
6. «Spazio infinito dell’eternità», materia, fuoco
III - Il nulla
1. «Tutto è nulla»
2. In che senso tutto è nulla
3. Non c’è contraddizione ad affermare che le cose possono non essere
4. La follia dell’Occidente
5. Sulla linea più avanzata della coscienza che l’Occidente può avere di se stesso
6. «Solido nulla»
II - IL NULLA E IL DOLORE
I - L’innocenza del divenire
1. Il pensiero di Leopardi come paradigma dell’alterazione del più antico pensiero filosofico
2. Il frammento 52 di Eraclito
3. I/ «fanciullo invitto»
4. Carattere ideale dello spazio e del tempo
5. Carattere ideale dell’infinito e dell’eternità
II - Dolore e conoscenza del nulla
1. Il gioco della natura e l’«ordine naturale»: due sensi della «natura»...
2. ...e loro complementarietà
3. Il «pensiero» di pagina 56
4. L’infelicità e il nulla
5. Il dolore nel pensiero preontologico e ontologico
III - L’infelicità e il principio di non contraddizione
1. L’uomo come essere contraddittorio
2. La «cosa» «corrotta totalmente»
3. La negazione del principio di non contraddizione
4. L’affermazione dell’immortalità per evitare la negazione del principio di non contraddizione
5. La negazione limitata del principio di non contraddizione
III - NATURA E RAGIONE
I - La «saviezza» della natura
1. Innaturalità del pensiero e contraddizione
2. L’«illusione» evita la contraddizione, la natura come volontà di essere
3. Ripresa: le illusioni evitano la «discordanza assoluta»; la «saviezza» della natura; l’innaturalità del pensiero
II - Ragione e pazzia
1. Lo «spirito», il «corpo», la verità delle cose
2. L’unità di verità e felicità e la fede nel divenire
3. «Verissima pazzia»
III - Le forme storiche del dolore
1. «Dolore antico» e «dolore moderno»
2. Infelicità accidentale e infelicità sostanziale
3. Conferma: alla radice della differenza tra dolore antico e moderno
IV - ESISTENZA E POESIA
I - La volontà di essere
1. Il «sistema della natura»
2. L’esistenza vuole se stessa
3. «Amor proprio» e «amor del piacere»
4. Il fondamento dell’angoscia
II - La felicità impossibile
1. La felicità e l’«immaginario»
2. «La felicità è impossibile» (P 165-83, 4192, 4477)
3. La «superiorità» degli antichi
III - La poesia
1. L’infinito
2. Il nulla e la poesia
3. «Io nel pensier mi fingo...»
4. L’infinito e la poesia
5. L’«aura di prosperità»
V - LA «COSA PIÙ SPIRITUALE» E LA «COSA PIÙ MATERIALE»
I - L’infinità materiale
1. Ancora sul carattere illusorio dell’infinito
2. L’«infinità materiale» e la «materia»
3. Sentimento della nullità e amor proprio
4. Il testo di P 179-80
5. In che senso il sentimento del nulla è «conseguenza immediata e necessaria» dell’angoscia
II - La «vita futura»
1. P 179-80 come rettifica di P 106-07
2. Il desiderio dell’infinito non consente di affermare la spiritualità dell’anima
3. Spiritualità del sentimento e materialità della ragione
4. Finitezza e spazio-temporalità sensibile della «materia»
III - Quando si dispera «il ritorno delle illusioni»
1. Il superamento del platonismo di P 106-07
2. «L’anima riceve vita»
3. Naturalità (P 106-07) e innaturalità del sentimento del nulla
4. Il carattere materiale della ragione in P 106-07
5. La «malattia d’animo»
VI - LA NOIA
I - Il sistema della natura e la noia
1. Il «principio» e le «conseguenze» necessarie del sistema della natura
2. Le «conseguenze fondamentali»
3. La noia non è una conseguenza necessaria
4. L’apparire del nulla
II - «Figlia» e «madre del nulla»
1. Onnipresenza della noia
2. La «forza» del riferimento al nulla
3. «La passione più contraria e lontana alla natura»
4. «Il nulla nell’esistenza»
III - La filosofia e la noia
1. Identità e differenza dell’essere e del nulla: la dimensione intermedia della noia
2. La conoscenza filosofica e la noia
3. Il carattere storico della noia
4. «Natura assoluta» e «natura corrotta»
VII - L’OPERA DEL GENIO
I - La sopravvivenza dell’illusione
1. La «Radice vigorosissima» dell’illusione
2. «Io sapeva, perché oggidì non si può non sapere, ma quasi come non sapessi»
3. La volontà di non esistere è volontà di esistere
4. Il testo di P 259-61
II - L’unione della verità e della non verità
1. Ricever vita dalla forza con cui si sente la morte di tutte le cose
2. La verità implica l’illusione
3. Rovesciamento dell’argomento contro lo scettico
4. Il prevalere sulla noia
5. In che senso quel che «uccide l’anima» «apre il cuore e ravviva»
6. Ripresa del § 4
III - L’illusione come rimedio
1. L’«innalzarsi» dell’anima
2. «Lo spettacolo della nullità» «par che ingrandisca l’anima... la innalzi e la soddisfaccia... della propria disperazione»; «il piacere dell’annientamento»: Leopardi e Nietzsche
3. L’illusione dell’eterno
IV - A se stesso
1. «Ch’eterno io mi credei»
2. Il perire delle illusioni e dell’esistenza
3. «Ben sento»: l’illusione permane
4. «L’ultima volta» e l’eternità non detta
VIII - LA DIALETTICA
I - La ragione come «esperienza» dell’errore
1. Poesia e filosofia
2. Natura e ragione come «contrari»
3. La ragione non può «ignorare» «il poetico della natura»: il testo di P 1834-35
4. Inseparabilità di ragione ed «esperienza» dell’errore
II - Il passare in altro
1. Isolata dalla conoscenza dell’illusione, la ragione è illusione
2. La dialettica in Hegel e in Leopardi
3. Il rapporto a Platone
III - Dialettica simmetrica e asimmetrica
1. Il «godimento» dell’idea e la «moderna sapienza»
2. In che senso la ragione determina il contraddirsi della natura
3. Asimmetria del rapporto tra ragione e natura
IX - LA FILOSOFIA
I - Nobiltà ed egoismo della filosofia
1. Due definizioni opposte della filosofia
2. Separazione di filosofia e poesia, e filosofia moderna
3. In che senso la filosofia è, insieme, «nobile» e «dottrina della scelleraggine ragionata»
4. Nota a P 125
II - La ragione moderna
1. La noia e l’egoismo
2. Il principe moderno e i «buoni» principi
3. La filosofia come dottrina della volontà di potenza
4. Filosofia, rivoluzione, inazione
III - L’«ultrafilosofia»
1. Il futuro dell’Occidente
2. L’età dei lumi e l’«ultrafilosofia»
3. L’alternativa
X - IL CULMINE DELLA PARABOLA
I - Civiltà della tecnica e annientamento
1. La civiltà della tecnica e il fallimento della ragione moderna
2. L’imperscrutabilità del «gioco» del divenire
3. La ragione e l’annientamento del «genere»
II - La parabola dell’Occidente
1. Ripresa: l’autoannientamento della volontà di potenza
2. La parabola verso il nulla e il suo culmine
3. Palinodia e La ginestra: il paradiso della tecnica
4. Continuità del pensiero di Leopardi
III - L’essenza della filosofia moderna e il paradiso della tecnica
1. Ripresa: l’avvento della ragione e lo scontro delle illusioni
2. Nullità e carattere matematico dell’esistente: in che senso la volontà di potenza si serve della ragione
3. L’essenza nascosta della filosofia moderna
4. Il pensiero di Leopardi e l’essenza della filosofia contemporanea
5. «Ragione pura» e paradiso della tecnica
6. La matematica, il nulla, il paradiso della tecnica
XI - IL LUME
I - Le tenebre e la luce
1. Vangelo di Giovanni, III, 19
2. Pascal e Leopardi
3. «... Chi lui segue... »
II - Tenebre e luce: forma storica del loro rapporto
1. Il «lume» e l’osservazione del nulla
2. Il trapelare dell’essenza nascosta e la luce diretta
3. Il pensiero moderno e il secolo XIX
4. Il «tempo moderno» e «il saper nostro»
III - L’intreccio dell’annientamento
1. Annientamento specifico e universale; «natura» e «mortal seme»
2. «Misericordia» della «natura»
3. Natura e Dio
4. L’implicazione tra ragione annientante e natura annientante
5. Ripresa: annientamento generico e annientamento specifico
6. «... e dentro il fere»
XII - LA GINESTRA
I - «Qui»
1. Forma visibile e forma radicale della ragione annientante
2. Il «fiore» e il «deserto»
3. «Qui»
4. «Contenta dei deserti»
II - Il profumo e il nisus
1. «... Un profumo, / che il deserto consola ...»
2. Il profumo, il cantore, la nobile natura, l’ardimento
3. La ginestra, vv. 297-317: la supplica e l’orgoglio
4. Le supplici
5. Il paradiso antico e il paradiso moderno
III - Lentezza e prosperità
1. «Lenta ginestra»
2. «Aura di prosperità» della ginestra
3. Ancora «a se stesso»
4. Ripresa: «tornano a rifiorire»
XIII - L’AMORE
I - «... A sollevar s’ardisce / gli occhi mortali ...»
1. La ginestra, vv. 111-25
2. «Nobil natura»
3. L’egoismo e l’amore
4. I due lati della colpevolezza
II - «Umana compagnia»
1. La ginestra, vv. 119-44
2. La «guerra comune»
3. Anche il «vero» amore è illusorio ...
4. ... , ma appartiene alla grandezza del canto
5. «Altra radice»: etica e poesia
6. «Nulla al ver detraendo» (v. 115) – «vero amor» (v. 132): a) Analisi del testo
7. «Nulla al ver detraendo» (v. 115) – «vero amor» (v. 132): b) Conferme
III - Boschi di ginestra
1. La ginestra, vv. 145-57
2. «Età dell’oro» e «secolo d’argento»
3. «Selve odorate»
4. «Congiurati i mondi»
5. Genius
XIV - LA MATEMATICA
I - Il nulla e l’analisi
1. Il paradiso della ragione e la «verissima pazzia»
2. La matematica e il nulla
3. La ragione e l’analisi
II - La ragione e lo sviluppo dell’analisi
1. P 2942-43: il carattere analitico degli enti e il divenire
2. Lo sviluppo dell’analisi
3. «Il nulla è negli oggetti»
4. «Il poco e il nulla è negli oggetti»
5. La ragione «vede tutto il visibile»
III - La felicità, l’infinito e l’analisi
1. L’infinito e l’analisi
2. La felicità e l’analisi
3. Verso il dominio della ragione matematica
XV - LA MATEMATICA E IL GENIO
I - Perfezione e imperfezione della ragione matematica
1. Le «matematiche non sono in natura»
2. La felicità dopo la corruzione
3. La ragione ritorna «in parte» alla natura
4. L’imperfezione della ragione perfetta
II - Necessità e natura
1. Necessità della ragione e non necessità della natura
2. L’approssimazione della natura e i mali che non derivano dall’uomo
3. Ripresa: «tutto il preciso non è naturale»
III - L’«eminenza» del genio
1. La matematica e il genio
2. Una matematica diversa
3. Il poeta-filosofo
4. Il genio e l’unificazione
5. Il rapporto dell’analitico con se stesso
6. Il «colpo d’occhio»
7. Il «colpo d’occhio» e la «padronanza» sulla natura
XVI - ALLA FINE DELL’ETÀ DELLA TECNICA
I - L’«incivilimento moderno»
1. «I lumi eccessivi»
2. La «libertà»
3. L’«ultrafilosofia» e il «colpo d’occhio» del genio
4. Ripresa: l’orrore antico e l’orrore del genio
5. «In parte»: La ginestra, vv. 75, 150
II - «L’ultimo quasi rifugio della natura»
1. Dalla separazione all’unità di poesia e filosofia
2. «Verità» e «inganno» della poesia
3. L’«inganno intellettuale» e l’«inganno fantastico»
4. L’infinito come contenuto e come forma della poesia
5. Il «commercio coi sensi» e i «diletti celesti»
III - La retroguardia dell’essere
1. L’«esaltamento» e la verità
2. L’annientamento della ginestra
3. La potenza della ginestra
4. Il pensiero di Leopardi e l’Occidente
5. Leopardi, Nietzsche, Schopenhauer
6. Eschilo, la téchne della scienza e della poesia
7. Il genio e la parola
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