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Introduzione
Parte prima. Gioventù perduta? No, cancellata per errore
1. Noi ventenni abbiamo fretta di realizzare i nostri sogni
2. C’è chi dice che abbiamo troppa fretta
3. E in effetti non siamo pronti per la costruzione del nostro futuro
4. Tuttavia non abbandoniamo i nostri sogni e non ci arrendiamo al “sano realismo”
5. E neppure cediamo alla violenza, perché pochi tra noi credono che apra un futuro
6. Se però è finito il mondo, non ci resta che aspettare l’Apocalisse
7. E nel frattempo ci percepiamo come la “generazione dei sogni infranti”
Parte seconda. Noi ce la possiamo fare, ma voi non spezzateci le ali
8. Ci accusate di piangerci addosso e di cullarci in un mondo fatto di sogni
9. In realtà, anche se siamo la “generazione dei senza”, non ci rassegniamo
10. E spieghiamo le ali controvento
11. Perché sappiamo essere liberi anche quando la realtà ci imprigiona
12. Perché abbiamo supplito alla mancanza d’esperienza con la conoscenza
13. Perché non ci arrendiamo a chi ci dice che c’è un solo modo di affrontare la vita
14. Perché, a differenza di voi, noi conosciamo la passione
15. E sappiamo coniugare la passione con il rigore della mente
Parte terza. Il vostro disfattismo non ci farà rinunciare ai nostri valori e ai nostri ideali
16. Non potete più parlare a noi giovani in nome di niente
17. E neppure in nome di quei valori riconducibili unicamente al denaro
18. E nemmeno in nome di quei valori che risolvono l’identità nell’immagine
19. Se poi, come voi dite, non ci sono più valori, starà a noi trovarli
20. Non spegnete la nostra tensione morale chiamando utopie i nostri ideali
21. Non vi vergognate del vostro razzismo?
22.Sapete dirci chi è lo straniero?
23. Ne sapete qualcosa della “colpa metafisica” di noi occidentali?
24. Come possono le atrocità della guerra lasciarvi indifferenti?
25. Che impressione vi fa vedere i nostri giovani e i giovani terroristi sull’orlo di un mondo uguale e diviso?
26. Che morale è quella che abolisce la tortura solo perché non dà i risultati attesi?
27. La nostra rivoluzione? Ricominciare a dire “Noi”
Parte quarta. Siamo “nativi digitali”, ma non in modo acritico
28. Le nuove tecnologie e i loro effetti
29. Perché non sono su Facebook
30. Quanto è povero il mondo chiuso in un telefonino
31. Come il computer ci cambia la testa
32. È davvero necessario il computer a scuola?
Parte quinta. I giovani e la scuola: una triste storia di reciproco disinteresse e incomprensione
33. Il bullismo nelle nostre scuole: che fare?
34. E se la scuola insegnasse a pensare?
35. Quando capiremo che il futuro dei giovani dipende dalla qualità delle nostre scuole?
36. Di chi è la colpa se la scuola non funziona?
37. Quanto è responsabile la scuola nella demotivazione degli studenti?
38. C’è una ragione per studiare anche le materie che non si amano?
39. L’homo sapiens ha ceduto il posto all’homo videns
40. I ragazzi che leggono vivono tante vite
41. Chi non legge non sa cosa succede né fuori di sé, né dentro di sé
42. Cari professori, solo se trattate i vostri ragazzi come adulti, li aiuterete a crescere
43. Evitiamo che i giovani si sentano stranieri nella propria vita
Parte sesta. I giovani e il lavoro nell’età della tecnica e dell’economia globalizzata
44. Quando il lavoro ci fa sentire scimmie ammaestrate
45. Persino il lavoro sociale obbedisce alle regole della razionalità tecnica
46. Lavoro in nero, lavoro sottopagato, lavoro sommerso
47. E chi se non i giovani paga i costi di uno Stato che non si adegua alla Storia?
48. Può la nostra vita trovare espressione solo nel lavoro?
49. In questa società in ogni suo aspetto mercificata, come si fa a sognare?
Parte settima. I giovani e gli scenari spaesanti dell’amore
50. L’amore giovanile instabile e narcisista
51. Amore è violazione dell’integrità dell’io
52. Amare perdutamente può far male
53. Quando l’amore finisce, ricomincia da te
54. Solo i giovani possono abbattere le discriminazioni sessuali
55. Ma i giovani conoscono la potenza rivoluzionaria dell’eros?
56. Il poliamore è davvero una scelta di libertà?
57. Le avventure del desiderio e il richiamo dell’amore che non cede alla volubilità della passione
Parte ottava. I giovani e la faticosa ricerca di sé
58. Siamo certi che la vita che viviamo sia la nostra?
59. In che misura la nostra libertà è limitata dalla nostra identità?
60. Nell’età della tecnica l’identità è data dal ruolo che si riveste?
61. La solitudine di chi chiede troppo a se stesso
62. Ha senso cercare il senso della vita?
63. Che cos’è la felicità?
64. Quali segreti può nascondere la malattia?
65. Non ogni sofferenza è patologica
Parte nona. I giovani di fronte alle domande ultime
66. Che cosa c’è alla base della ricerca di Dio?
67. A ognuno il suo Dio fatto a propria immagine e somiglianza?
68. Che funzione ha svolto l’idea di Dio nella storia?
69. Che cos’è l’anima? E soprattutto, esiste?
70. Perché la morte?
71. Di cosa veramente ci angosciamo di fronte alla morte?
72. E se nel pensiero della morte ci fosse la giusta misura per condurre la nostra vita?
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