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Premessa di Mario Maj
Introduzione di Paolo Fiori Nastro, Elena Pappagallo e Daniela Polese
Prefazione
Capitolo 1 | Il concetto di depressione
1.1 L'onnipresenza della depressione
1.2 Tristezza normale contro tristezza patologica
1.3 L'«età della depressione deriva da un'erronea definizione del disturbo depressivo»
1.4 La definizione di «Depressione Maggiore» del DSM
1.5 La distinzione fra normalità e disturbo
1.6 I vantaggi di distinguere la tristezza normale dal disturbo depressivo
1.7 Alcune avvertenze: ci sono svantaggi in questa distinzione?
1.8 Una nota sulla terminologia
1.9 Quello che speriamo di fare
Capitolo 2 | L’anatomia della tristezza normale
2.1 Componenti della tristezza normale
2.2 Esempi di tristezza normale
2.3 Prove del fatto che la tristezza è una normale risposta fisiologica
2.4 Variazione culturale e tristezza normale
2.5 Funzioni adattative delle risposte non patologiche alla perdita
2.6 Conclusione
Capitolo 3 | Tristezza con e senza causa: la depressione dai tempi antichi al XIX secolo
3.1 Avvertenze preliminari
3.2 Gli antichi
3.3 La depressione dal Rinascimento al XIX secolo
3.4 Il XIX secolo
3.5 Conclusione
Capitolo 4 | La depressione nel XX secolo
4.1 Prosecuzione della tradizione dei princìpi di «con causa» e «senza causa» nel XX secolo
4.2 Il crollo della tradizione del «con causa» e «senza causa»
4.3 Conclusione
Capitolo 5 | La depressione nel DSM-IV
5.1 I disturbi affettivi nel DSM-IV
5.2 Criteri per il Disturbo Depressivo Maggiore
5.3 Come i criteri del DSM per la Depressione Maggiore affrontano la distinzione fra patologia e tristezza normale
5.4 Il precedente del Disturbo della Condotta
5.5 Come il DSM cerca di affrontare i fattori scatenanti contestuali della tristezza
5.6 Altre categorie e caratteristiche legate alla depressione del DSM-IV
5.7 Conclusione
Capitolo 6 | Trasferimento della patologia nella comunità
6.1 Studi di comunità prima del DSM-III
6.2 Le diagnosi entrano negli studi di comunità
6.3 Il mito dell’equivalenza delle diagnosi nella comunità e nelle cliniche
6.4 Ritorno agli anni Sessanta: eliminazione delle soglie di sintomi del DSM negli studi di comunità
6.5 Gli errori che stanno dietro il movimento della «depressione minore»
6.6 Conclusione
Capitolo 7 | La vigilanza sulla tristezza
7.1 Il movimento dello screening della depressione
7.2 Prescreening e screening diagnostico per il disturbo depressivo
7.3 Lo screening per la depressione fra pazienti di centri medici
7.4 Screening per depressione in età adolescenziale
7.5 Conclusione
Capitolo 8 | Il DSM e la ricerca biologica sulla depressione
8.1 Studi sui gemelli e i figli adottati
8.2 La depressione deriva da uno squilibrio chimico
8.3 La base genetica della depressione
8.4 Anomalie anatomiche del cervello come base del disturbo depressivo
8.5 Conclusione
Capitolo 9 | L’ascesa delle cure con farmaci antidepressivi
9.1 Breve storia dei trattamenti farmacologici della tristezza e della depressione
9.2 Gli antidepressivi e il trattamento della tristezza normale
9.3 Conclusione
Capitolo 10 | L’incapacità delle scienze sociali di distinguere la tristezza dal disturbo depressivo
10.1 Antropologia
10.2 Sociologia
10.3 Conclusione
Capitolo 11 | Conclusione
11.1 I sostenitori del disturbo depressivo
11.2 Obiezioni contro la nostra posizione
11.3 Qualche indicazione per risolvere il problema
11.4 Conclusione
Bibliografia
Postfazione all’edizione italiana | Continua a espandersi l’area del disturbo depressivo in psichiatria: gli sviluppi recenti
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