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Cosa arcana e stupenda
Dedica
Prefazione
I - IL CORO DEI MORTI E IL GENIO
I - «Sola nel mondo eterna»
1. Il «Coro di morti»
2. «Cosa arcana e stupenda»
3. La morte e il caso
4. La materia e il nulla
5. Ripresa del paragrafo 2
II - Eschilo e Leopardi
1. «Nostra ignuda natura»
2. «Atéleuton hýpnon»
3. Il «Coro di morti» e l’Inno a Zeus
III - Il genio – e il nulla come identità del non più e del non ancora
1. Il coro dei morti e il canto del genio
2. «[...] memoria [...] / del viver nostro»
3. «Come un liuto rugginoso e duro»
4. «L’ignota morte»
5. I morti e i non nati
II - DISTRUZIONE DEGLI ETERNI E DELL’EPISTÉME
I - Verso la “distruzione” dell’eterno
1. Il «prototipo del bello»
2. L’evidenza del divenire e l’eterno
3. Platonismo, innatismo, empirismo
II - Divenire e epistéme
1. Possibilità e necessità
2. L’idea della convenienza
3. L’evidenza del divenire e l’epistéme
III - Il fondamento della “distruzione” dell’eterno
1. «Le cose stanno così, perché così stanno»
2. «Il principio delle cose, e di Dio stesso, è il nulla»
3. «Quello che mi tocca provare»
4. L’impossibilità dell’eterno
5. La relatività della “convenienza” e l’unico eterno
IV - Forma concreta della “distruzione” dell’eterno
1. Principio eterno e «universale principio» delle cose
2. «Giudicare delle cose avanti le cose»
3. La «perfezione assoluta»
4. Platone e l’«ultimo fondo dell’astrazione»
V - Idea, parola, cosa
1. La parola come materialità dell’idea
2. Il modo in cui la materia diviene
3. La fondazione del legame tra pensiero e linguaggio
4. Parola e cosa
5. Linguaggio, interpretazione, illusione
6. Realismo e idealismo
III - DEUS SIVE NATURA
I - L’infinita possibilità
1. Il Dio distrutto e il nulla come principio di Dio
2. Dio come infinita possibilità
3. L’«infinita possibilità» come fondamento
4. Assolutamente e relativamente parlando
5. Impossibilità e circolo vizioso della morale
II - Esistenza e fondamento
1. La ragione assoluta dell’essere
2. La “perfezione” dell’esistenza
3. Ripresa e corollario
III - Ego sum qui sum
1. La preesistenza della possibilità
2. Il divenire e «la possibilità necessaria ed eterna»
3. Infinita possibilità e assoluta potenza
4. Non necessità e necessità di Dio
IV - Possibilità, necessità, esistenza
1. Dio è la struttura del divenire
2. Infinita possibilità e epistéme
3. La «necessità dedotta dall’esistenza»
4. Dynatón, adýnaton
IV - IL CRISTIANESIMO
I - Dall’illusione di Gesù al mondo “morto” del cristianesimo
1. «La fede nostra» e la «ragione»
2. Cristianesimo e natura
3. Il cristianesimo e l’infelicità della vita
4. Gesù e il cristianesimo
5. L’«errore sottile»
II - Natura e cristianesimo
1. La “natura” (“Dio” come “ordine naturale”) non “destina” l’uomo all’infelicità
2. «Nobil natura» e «empia natura»
3. Il cristianesimo non è necessariamente richiesto dalla natura
III - L’inconscio del cristianesimo
1. Il cristianesimo è richiesto dalla ragione
2. Il “sistema” e l’inconscio del cristianesimo
3. Morte morieris
4. «La ribellione dello spirito al corpo»
V - MISERICORDIA E CRUDELTÀ DEL CRISTIANESIMO
I - La misericordia
1. Gratia non tollit sed perficit naturam
2. Il miracolo e l’altra vita
3. La misericordia di Dio e della natura
4. Le cose non son cose che in «un’altra vita»
II - Il cristianesimo come “verità reale”
1. La religione «confonde» la ragione
2. La perfezione della ragione rispetto a questa vita e all’altra
3. La “verità reale” del cristianesimo. (P 413-15)
4. L’illusione come “verità reale”
5. La ragione “spaventata di se stessa”
III - Il cristianesimo come «massimo dei danni»
1. Il cristianesimo frena l’azione
2. Il cristianesimo: «il parto più spietato della ragione»
3. Ripresa: il senso dell’“ incertezza” rispetto alla proibizione cristiana del suicidio (P 814-18)
4. Considerazioni conclusive su P 814-18
IV - Il rifiorire dell’illusione cristiana e il suicidio
1. Leopardi e il “rifiorire” dell’illusione cristiana
2. L’«errore di computo»
3. “Prima” e “seconda” natura
4. «Temere più il porto che la tempesta»
5. Il suicidio e la poesia di Plotino
VI - IL DIO CRISTIANO COME DEUS SIVE NATURA
I - Il cristianesimo come possibilità infinita
1. Il cristianesimo come sintesi di natura e ragione
2. Il presentimento inconscio della natura
3. Altro aspetto della “concordanza” con il cristianesimo: Dio come infinita possibilità
4. Il cristianesimo, l’infinita possibilità di Dio, il divenire
II - L’identità del possibile e del nulla
1. Sull’autocoscienza del nichilismo
2. L’infinita possibilità e il nulla
3. L’infinita possibilità, l’onnipotenza, il nulla
4. Ripresa del paragrafo 1
5. La contraddizione del mistero cristiano e la realtà della contraddizione
III - Il nichilismo del cristianesimo
1. Il «primo scopo» del cristianesimo e la «nonesistenza»
2. Il cristianesimo e il suicidio
3. Il cristianesimo e il genio
4. Il cristianesimo come contraddizione tra natura e ragione
5. La promessa cristiana delude
VII - DA RIMEDIO DEI NOSTRI MALI, LA FILOSOFIA «SI RIDUCE A DESIDERARE INVANO DI RIMEDIARE A SE STESSA»
I - Il genio e le anticipazioni del genio
1. Le anticipazioni del genio si nascondono la verità
2. Il genio non si nasconde la verità
3. Ancora sulla coerenza del pensiero di Leopardi
II - Teofrasto
1. Le sentenze di Bruto minore e Teofrasto
2. La morte di Teofrasto
3. Teofrasto e la filosofia moderna
4. L’occultamento della verità, Teofrasto e il dolore
III - In che senso la filosofia è rimedio di se stessa
1. La «sommità della filosofia [...] ci libera e disinganna dalla filosofia»
2. La filosofia del genio non si libera da se stessa
3. Eleandro e il giovamento dei libri poetico-morali
4. La “nobiltà” di Eleandro
5. «Il concetto [...] mi riempie continuamente l’animo»
IV - Eleandro
1. La filosofia moderna e la filosofia del genio
2. «Io non ignoro»
3. Anche la filosofia del genio è «dannosissima»
4. «verità dure e triste» e «misero e freddo vero»
VIII - L’AMORE, LA MORTE, IL RISO
I - Amore e morte
1. L’amore e il genio
2. L’amore, il nulla, il genio
3. Amore e Morte, vv. 96-124
II - L’antinomia (contraddizione) della morte
1. Il carattere antinomico della morte
2. Gli sviluppi dell’antinomia
3. L’antinomia appartiene al contenuto del canto
III - «Amore celeste»
1. Come nel genio ritornano le illusioni. Inganni dell’immaginazione
2. Come le illusioni ritornano nelle anticipazioni del genio e nel genio
3. L’«altra radice» delle illusioni dell’immaginazione
4. Il «figliuolo di Venere celeste»
5. L ’Amore celeste e il «vero amor»
IV - Il riso
1. Il riso del genio
2. Il riso del pazzo, del canto, del genio
3. Il riso di Tristano
4. Il riso e la contraddizione
IX - LA CONTRADDIZIONE E IL NICHILISMO
I - Leopardi e Aristotele (Met., 1500 b 25-31)
1. La contraddizione di natura e ragione
2. L’esser convinti della contraddizione: Aristotele e Leopardi
3. Nichilismo, evidenza della contraddittorietà dell’essere umano, atomismo
4. Ripresa del paragrafo 2
II - A ridosso dell’autocoscienza del nichilismo
1. «Niente in essa è contraddizione»
2. «Quasi una distruzione formale e completa»
3. La contraddizione in P 365 e la contraddizione dell’essenza del nichilismo
4. L’essere come non essere e l’essere come poter non essere
5. Ancora sui motivi che sbarrano la strada che conduce all’autocoscienza del nichilismo
III - La contraddizione dell’essere
1. L’evidenza del divenire e il fondamento dell’esistenza della contraddizione
2. L’eleatismo, Hegel, Leopardi
3. La “contraddizione” e il contraddirsi
4. A ridosso della coscienza della contraddizione autentica del nichilismo
5. «Altrimenti sarebbe un essere contraddittorio»
6. Il genio, la contraddizione esistente, la contraddizione dialettica
X - LA SOCIETÀ
I - Lo sviluppo della società come sviluppo della contraddizione esistente
1. Leopardi e Rousseau
2. La società è uno stato «contraddittorio nell’ordine delle cose»
3. Dalla monarchia assoluta allo stato democratico
4. Struttura ideale dello sviluppo della società
II - Società ideale e società reale
1. L’essere separato «in fatto» e «in ragione»
2. L’idea della società e la società reale
3. «Nessun vivente è destinato precisamente alla società.» Società «larga» e «ristretta»
4. Società, antica e moderna
5. «Amore universale, «amor proprio», «amor patrio»
III - Contraddizione della società e imprevedibilità dello sviluppo sociale
1. Ripresa del paragrafo 3 della sezione precedente
2. Due sensi del carattere imprevedibile della storia della società
3. Le ramificazioni della contraddizione della società confermano che la natura dell’uomo non è destinata alla società
4. La società è “contraddizione in termini”
IV - La società come distruzione
1. Società, «principio della nostra ragione», natura
2. L’uomo è destinato a una società «scarsa e larga» (conferme dell’impostazione di P 56)
3. Società, diseguaglianza, contraddizione
4. Distruzione e infelicità
5. Società e «umana compagnia»
XI - LA CONTRADDIZIONE TOTALE
I - L’essere in quanto essere è contraddizione
1. La «contraddizione in natura (P 4087)
2. «L’orribile mistero delle cose e della esistenza universale» e la contraddizione
3. L’essere infelice: verità e contraddizione innegabile (P 4099-101)
II - Il Sileno
1. L’infelicità, il male, il non essere
2. La contraddizione del Sileno e del divenire
3. «Scusar la natura»
4. Duplice forma della radice dell’infelicità
III - La contraddizione tra l’“esistenza” e l’“esistente”
1. La «contraddizione spaventevole»
2. L’“esistenza” e l’“esistente”
3. Due distinzioni del concetto di natura
IV - «Cosa arcana e stupenda»: «cosa che non è cosa»
1. «Tutto è male» (P 4174, 2° capoverso)
2. «Questo sistema» (P 4174,3° capoverso)
3. P 4174 e la fondazione della contraddittorietà del tutto
4. «Le cose che non son cose»
5. «Dal mal essere» di tutte le parti non può scaturire il «ben essere del tutto»
V - Il crollo del pensiero di Leopardi come crollo del nichilismo
1. Il crollo della contrapposizione di natura e ragione
2. Il crollo della distruzione dell’epistéme e dell’eterno
3. La doppia contraddizione del divenire
4. Il crollo del nichilismo
XII - L’“OPERA”
I - L’opera del genio
1. La visione della contraddizione totale e l’opera del genio.
2.I Pensieri e l’“opera” del genio
3. Per una rilettura dell’“opera”
4. I limiti della consolazione che l’“opera” del genio può dare
II - L’ardire
1. La salvezza, lo stile, l’«ardire»
2. Il genio della lingua
3. La lirica e la musica
4. L’unità di musica e poesia nel genio del popolo
5. Musica e matematica
6. Leopardi, Nietzsche, la musica
III - «Veggo dall’alto fiammeggiar le stelle» (Per un riepilogo)
1. «Sinistra face», «fiammeggiar le stelle»
2. Filosofià e poesia
3. Il deserto cresce — cresce la poesia
4. «Veggo»
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