Tradizione

 

Le maschere veneziane

Il carnevale di Venezia è una delle più note ed apprezzate celebrazioni al mondo. Questa tradizione può vantare origini antiche che vanno indietro nel tempo di mille anni. Le maschere e i costumi garantivano al popolo l’anonimità e con essa la possibilità di dimenticare, seppure per poco, le forti divisioni sociali che regnavano nella Repubblica di Venezia. Questo costituiva quindi un’ottima valvola di sfogo nei confronti dei soprusi dell’aristocrazia che, saggiamente, tollerava questi festeggiamenti che alleviavano le tensioni sociali ed i malumori del popolo.

Una delle maschere più comuni nel carnevale antico è la Bauta, indossata sia dagli uomini che dalle donne. È una maschera composta da tre elementi essenziali, la classica maschera bianca, nota come larva, da indossare sotto ad un tricorno ed un avvolgente mantello nero, che insieme formano il costume carnevalesco per eccellenza. Il fascino particolare di questa maschera consiste nel fatto che concedeva di bere e colloquiare agevolmente pur mantenendo il completo anonimato. Questo la rende la maschera perfetta per corteggiar e o essere corteggiati.

L’altra maschera tipica di Venezia è conosciuta col nome di Gnaga. Questo travestimento era costituito semplicemente da indumenti femminili d’uso comune, abbinati ad una maschera con le sembianze di una gatta. Questo travestimento era facile da realizzare e destinato agli uomini disposti ad atteggiarsi da popolana.

La maschera più popolare tra le donne era invece la Moretta. Questo era un travestimento malizioso in quanto non concedeva a chi lo indossava la possibilità di parlare. Una piccola maschera di velluto, sorretta dalla bocca, e il corpo abbigliato con indumenti dalle raffinate velature, rendevano questa maschera, e chi la indossava, oggetto di attenzioni e corteggiamenti.


apprezzate (apprezzare): appreciated (to appreciate)

mondo: world

vantare: to boast

antiche: ancient

vanno (andare): go (to go)

indietro nel tempo: a way back

mille anni (anno): thousands of years

maschere (maschera): masks

garantivano (garantire): (they) used to guarantee (to guarantee)

popolo: people

dimenticare: to forget

seppure per poco: even if for a little

forti divisioni: strong divisions

regnavano (regnare): (they) used to reign (to reign)

ottima: excellent

valvola di sfogo: relief valve

nei confronti: toward

soprusi (sopruso): abuses of power

saggiamente: wisely

tollerava (tollerare): used to tolerate (to tolerate)

alleviavano: relieved

malumori (malumore): discontents

indossata (indossare): worn (to wear)

composta (comporre): composed (to compose)

bianca: white

nota: famous

tricorno: cocked hat

avvolgente mantello: enveloping cloak

concedeva di bere: make it possible to drink

agevolmente: easily

mantenendo (mantenere): keeping (to keep)

la rende (rendere): makes it (to make)

corteggiare: to court

nome: name

indumenti (indumento): clothing

abbinati (abbinare): matched with (to match)

sembianze: form

gatta: cat (female)

facile da realizzare: easy to make

travestimento malizioso: naughty costume

non concedeva (concedere): did not allow (to allow)

lo indossava: used to wear it

parlare: to talk

velluto: velvet

sorretta (sorreggere): was supported (to support)

bocca: mouth

corpo: body

abbigliato (abbigliare): dressed (to dress)

indumenti: night clothes

raffinate: refined

velature (velatura): veils

rendevano (rendere): used to make (to make)

oggetto: object


 

Il presepe

Una delle più belle opere d’arte che si possono trovare in Italia durante il periodo di Natale è la rappresentazione della Natività, composta da oggetti generalmente fatti a mano e che compongono il presepe.

Il presepe è un esempio meraviglioso di “arte povera”. Nella fase iniziale, le figure e le varie parti destinate a comporre il presepe sono fatte di cartapesta, che successivamente viene modellata e dipinta. Sembra che il primo presepe fu rappresentato da S. Francesco durante la vigilia di Natale del 1223 e rappresentava un momento di vita quotidiana durante la Natività.

Inizialmente, le chiese erano le uniche ad aver rappresentato il presepe durante il Natale, ma presto l’uso si estese anche fra i cittadini più ricchi e importanti. Alcuni, addirittura, incaricarono scultori ben noti di rappresentare il loro personale presepe privato. I personaggi avevano vestiti di stoffe pregiate fatti su misura ed erano ornati di gioielli e monili. Luoghi e gente del posto venivano sempre raffigurati nel presepe, che rappresentava cosí spaccati di vita quotidiana. Ben presto l’uso di avere un presepe si estese anche tra la gente più umile.

Se siete in Italia durante questo periodo di festa, vi consigliamo di fermarvi ad ammirare i vari presepi. Soprattutto se vi trovate a Napoli, non mancate di visitare S. Gregorio Armenio, una zona particolare di Napoli che vanta una serie di artigiani che tutto l’anno lavorano alla costruzione dei presepi, portando avanti una tradizione antichissima con i loro pezzi di altissimo valore.


trovare: to find

Natale: Christmas

composta (comporre): composed (to compose)

oggetti (oggetto): objects (object)

fatti a mano: handmade

esempio: example

fase iniziale: initial phase

destinate a: intended to

comporre: to form, to compose

cartapesta: papier-mâché

viene modellata (modellare): is shaped (to shape)

(viene) dipinta (dipingere): (is) painted (to paint)

la vigilia di Natale: Christmas Eve

vita quotidiana: daily life

durante: during

le uniche: the only ones

presto: soon

alcuni: some

addirittura: even

incaricarono (incaricare): commissioned, charged (to commission)

personaggi (personaggio): characters

avevano (avere): they used to have (to have)

vestiti (vestito): clothes

stoffe pregiate: precious cloth

fatti su misura: tailor-made

ornati: adorned

gioielli: jewelry

monili (monile): jewels

luoghi (luogo): places

gente del posto: the locals

venivano raffigurati (raffigurare): used to be depicted (to depict)

spaccati di vita quotidiana: scenes from daily life

umile: humble

se siete (essere): if you are (to be)

vi consigliamo (consigliare): we suggest you (to suggest)

fermarvi (fermarsi): (you) to stop by (to stop)

soprattutto: especially

se vi trovate (trovarsi): if you are (to be in a place)

non mancate (mancare): don’t miss (to miss)

vanta (vantare): boasts (to boast)

tutto l’anno: all the year long

portando avanti (portare): carrying out (to carry)

altissimo valore: very high value


 

Agriturismo

Un agriturismo è in primo luogo un’attività ricettiva che fornisce ospitalità e servizi per i turisti, nella natura, usando la propria struttura e i propri prodotti. Il requisito primario è poter dare ospitalità sul proprio podere, nelle abitazioni rurali e offrire ai turisti prodotti tipici provenieni dallo stesso agriturismo.

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Tra gli anni ’50 e ’70 l’agricoltura in Italia ha subito un forte calo. L’attività agricola infatti attraversó allora una profonda crisi e coltivare i campi non era più vantaggioso, così molti coltivatori abbandonarono la terra per cercare lavoro nelle grandi citta. Ma l’amore degli italiani per le tradizioni e i prodotti di produzione della piccola scala alimentare hanno dato origine, verso gli anni ’80, ad un nuovo tipo di impresa per promuovere l’agricoltura ed integrarla con il turismo, l’artigianato, e i propri prodotti tipici. Questa iniziativa ha riscosso molto successo, tanto, che nel 1985 è stata varata una legge che regola l’attività di un Agrotirosmo.

È stata data ai proprietari l’opportunità di avviare un´attività turistica di agriturismo dove il turista può apprezzare sia la natura che i prodotti alimentari coltivati nella stessa struttura. Tutto ciò ha permesso ai piccoli coltivatori di aumentare il proprio reddito continuando a coltivare la propria terra, e ai turisti di conoscere ed apprezzare un tipo di vacanza alternativa dove gustare dei cibi genuini e aprezzare lo stile di vita rurale in Italia.


in primo luogo: firstly, in the first place

attività ricettiva: active accomodation

fornisce (fornire): provides (to provide)

usando (usare): using (to use)

propria: own

podere: farm

offrire: to offer

tra: between

anni (anno): years

ha (avere): has (to have)

subito: soon

un forte calo: a steep drop

attraversó (attraversare): went through (to go through)

coltivare: to cultivate

campi (campo): fields

vantaggioso: advantageous

coltivatori (coltivatore): farmers

abbandonarono (abbandonare): abandoned (to abandon)

lavoro: work

amore: love

piccola scala alimentare: food on a small scale

hanno dato (dare): have given (to give)

promuovere: to promote

integrarla (integrare): to integrate it (to integrate)

ha riscosso molto successo: has had a great success

legge: law

regola (regolare): governs (to govern)

avviare: to start

aprezzare: to appreciate

ha permesso (permettere): has allowed (to allow)

aumentare: to increase

reddito: income

conoscere: to know

gustare dei cibi: to enjoy some foods

genuini: natural

stile di vita: lifestyle


Il concetto di agriturismo in Italia è gia un grande successo apprezzato in tutto il mondo. L’iniziativa, nata per valorizzare il patrimonio artistico rurale e la nostra agricoltura, nasce dall’idea di trascorrere una giornata di festa in campagna tra natura, animali e buon vino. Visto il successo dell’-iniziativa, il progetto ha cominciato ad acquisire risvolti inaspettati. I contadini e i proprietari di masserie abbandonate possono ricevere, infatti, un contributo statale per ristrutturare le proprie fattorie ed avviare un’attività di agriturismo.

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Molti agriturismi hanno affiancato alla loro attività allevamenti di cavalli con relativo maneggio, o ingrandito la loro azienda con strutture ricettive più moderne come piscina o campi da tennis, per consentire agli ospiti un soggiorno più piacevole. Altri invece hanno conservato l’aspetto più semplice privilegiando un turismo eno-gastronomico, dove il turista può apprezzare la buona cucina italiana. Altri ancora offrono all’ospite la possibilità di interagire con l’attività contadina, aiutando a coltivare la terra, a raccogliere i frutti, a mungere le vacche.

Questa forma di turismo, ormai consolidata in Italia, è fonte di notevole guadagno in quanto ad essa sono affiancate feste patronali, sagre ed eventi che attirano il turista alla ricerca di una forma di vacanza alternativa molto apprezzata proprio perché raccoglie le diverse esigenze individuali, ma soprattutto perché concilia l’esigenza di vacanza, riposo, buona cucina e sano divertimento. Viva l’agriturismo!


concetto: concept

mondo: world

nata (nascere): was born (to be born)

per valorizzare: to enhance

trascorrere: to spend

giornata: day

festa: celebration, party

campagna: countryside

ha cominciato (cominciare): started (to start)

acquisire: to acquire, to gain

risvolti inaspettati: unexpected results

contadini (contadino): farmers

proprietari (proprietario): owners

masserie (masseria): manor farms

ricevere: to get

ristrutturare: to rebuild

fattorie (fattoria): farms

hanno affiancato (affiancare): have placed side by side (to place side by side)

cavalli (cavallo): horses

maneggio: riding stables

azienda: farm

piscina: swimming pool

consentire: to allow

soggiorno: stay

piacevole: pleasant

cucina: cuisine

interagire: to interact

contadina: of country life

aiutando (aiutare): helping (to help)

raccogliere: to pick

mungere: to milk

vacche (vacca): cows

notevole guadagno: considerable profit

sagre (sagra): religious festivals

attirano (attirare): attract (to attract)

raccoglie (raccogliere): gathers (to gather)

esigenze (esigenza): needs

riposo: rest

divertimento: fun


 

Il Natale italiano

In Italia ci sono molte feste durante l’anno, ma ce n’è una molto importante e molto attesa da tutti gli italiani: il Natale.

Il giorno di Natale è il 25 dicembre, giorno in cui si ricorda la nascita di Gesù. I festeggiamenti, però, cominciano molto tempo prima. Già dalla fine di novembre in tv ci sono gli spot pubblicitari di alcuni prodotti tipici del Natale e molti italiani cominciano a decorare le loro case.

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L’ornamento più popolare è sicuramente l’albero, decorato con palline e luci colorate. C’è però un altro oggetto decorativo, più tradizionale e suggestivo: il presepe. Il presepe è la rico-struzione della notte in cui Gesù è nato: c’è la capanna con le statuine di San Giuseppe, Maria, il bue e l’asinello; intorno ci sono altre case o botteghe e altri personaggi e animali. In alcuni paesi si può assistere alla rappresentazione dal vivo del sacro evento visitando il presepe vivente: nelle grotte naturali si ricostruiscono case, negozi e la capanna, mentre delle persone, vestite come in quel periodo, popolano la scena facendo finta di essere pastori, artigiani, lavandaie. Naturalmente non mancano San Giuseppe, Maria, il bambino e i due animali che lo hanno riscaldato in quella notte fredda. A volte nelle grotte si prepara realmente il pane, così chi va a visitare il presepe può mangiare e bere un bicchiere di vino in un’atmosfera bellissima e quasi magica.


feste (festa): holidays

durante: during

anno: year

attesa (attendere): awaited (to wait)

Natale: Christmas

giorno: day

nascita: birth

cominciano (cominciare): begin (to begin)

molto tempo prima: long before

decorare: to decorate

case (casa): houses

albero: tree

palline (pallina): little balls

luci colorate (luce): colorful lights

oggetto: object

nato (nascere): born (to be born)

capanna: hovel, shack

statuine (statuina): statuettes

bue: ox

asinello: donkey

intorno: around

botteghe (bottega): shops

altri personaggi (personaggio): other characters

paesi (paese): villages

si può assistere (potere): you can watch (can, to be able to)

dal vivo: live

sacro: sacred

visitando (visitare): visiting (to visit)

vivente: living

si ricostruiscono (ricostruirsi): are reconstructed (to reconstruct)

negozi (negozio): shops

vestite (vestito): worn

popolano (popolare): populate (to populate)

facendo finta (fare finta): pretending (to pretend)

artigiani (artigiano): craftsmen

lavandaie (lavandaia): laundresses

non mancano (mancare): (they) do not lack (to lack)

bambino: baby

lo hanno riscaldato (riscaldare): they have kept him warm (to keep somebody warm)

fredda: cold

pane: bread

mangiare: to eat

bere: to drink

bicchiere: glass

quasi magcia: almost magical


Gli italiani amano festeggiare anche in casa e nel periodo natalizio di solito si incontrano da amici o parenti, giocano a carte o a tombola (un gioco simile al bingo) e mangiano i dolci tipic i del Natale, come ad esempio il pandoro e il panettone.

Durante questo periodo, per quasi un mese, i negozi sono affollati perché tutti sono impegnati a cercare un regalo per amici e parenti; i più indaffarati sono i genitori che devono soddisfare le richieste dei loro bambini. I bambini, infatti, giorni prima scrivono una lettera a Babbo Natale, facendo la lista dei giocattoli che vogliono trovare sotto l’albero.

Anche i supermercati però sono sempre molto pieni. Eh sì, perché gli italiani amano trascorrere il tempo mangiando in buona compagnia e in questo lungo periodo di festa le occasioni per incontrarsi non mancano: nelle case si preparano lunghe tavolate con piatti di ogni genere, dall’antipasto al dolce, apparecchiate con tovaglie rosse e le candele.

Finalmente arriva il 24 dicembre, giorno della vigilia. Gli adulti sono occupati nei preparativi della grande cena, mentre i piccoli aspettano con ansia il momento in cui poter aprire i regali. Di solito la cena è a base di pesce, ma i piatti possono cambiare a seconda della zona. Mangiando, brindando e giocando si aspetta mezzanotte per festeggiare la nascita di Gesù. I più religiosi vanno in chiesa ad ascoltare la Santa Messa; altri restano a casa e aprono i regali tutti insieme. Chi non va a messa la notte precedente, può partecipare alla messa della mattina.

È molto bello andare in giro la mattina del 25 dicembre perché tutti sembrano felici: si abbracciano, si baciano, si danno gli auguri, si scambiano i regali, sorridono e sembrano dimenticare i dolori e lo stress. All’ ora di pranzo però tutti di nuovo a casa a mangiare e brindare.


si incontrano (incontrarsi): they meet each other (to meet)

amici (amico): friends

giocano a carte: they play cards

gioco: game

dolci tipici: local desserts

pandoro: Italian Christmas cake from Verona

panettone: Italian Christmas cake from Milan

mese: month

negozi (negozio): shops

affollati: crowded

impegnati: busy

cercare un regalo: to look for a present

indaffarati: busy

genitori (genitore): parents

devono soddisfare le richieste: they have to cater to the requests

Babbo Natale: Santa Claus

facendo la lista (fare): making the list (to make)

vogliono trovare (volere): they want to find (to want)

pieni: full

amano trascorrere (amare): they love to spend (to love)

per incontrarsi: to meet each other

lunghe tavolate: a long table

piatti di ogni genere: every kind of food

dolce: dessert

apparecchiate: set (the table)

tovaglie (tovaglia): tablecloths

rosse (rosso): red

candele (candela): candles

vigilia: eve

cena: dinner

ansia: anxiety

poter aprire i regali: it’s possible to unwrap the presents

pesce: fish

cambiare: to change

brindando (brindare): toasting (to toast)

giocando (giocare): playing (to play)

si aspetta mezzanotte: waiting for midnight

vanno in chiesa (andare): they go to church (to go)

insieme: together

messa: mass

andare in giro: to wander

si abbracciano (abbracciarsi): they hug each other (to hug)

si baciano (baciarsi): they kiss each other (to kiss)

si danno gli auguri (darsi): they wish each other (to wish)

si scambiano (scambiarsi): they exchange (to exchange)

sorridono (sorridere): they smile (to smile)

sembrano dimenticare: they seem to forget

ora di pranzo: lunchtime


 

La famiglia in Italia

Anche in Italia la famiglia ha subìto l’evoluzione dei tempi moderni. Quaranta anni fa la famiglia era piuttosto numerosa, le donne si occupavano principalmente dei figli e della casa e solo poche di loro lavoravano fuori dalle mura domestiche. Maggiore era il tempo trascorso insiem e e i pasti rappresentavano un momento di molto importante in cui la famiglia si riuniva. Oggi molte cose sono cambiate, anche se la famiglia contiuna a rimanere un punto di riferimento saldo e importante.

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Ai giorni d’oggi i genitori di solito lavorano entrambi e il numero dei figli è drasticamente diminuito. È un dato di fatto che l’Italia detenga un triste primato: uno dei più bassi tassi di natalità d´Europa. Il divorzio è molto diffuso e molte sono le famiglie cosidette allargate, così come le unioni di fatto, le coppie senza figli o figli nati fuori dal matrimonio, qualcosa che avrebbe fatto inorridire gli italiani di qualche generazione fa.

L’età del matrimonio si è alzata, infatti ci si sposa molto più tardi rispetto ai nostri nonni e ai nostri genitori. Questo perché spesso le condizioni economiche non lo permettono: non si ha un lavoro stabile e lo stipendio che si percepisce è piuttosto basso rispetto agli standard europei e non è sufficiente ad acquistare una casa o a mettere su famiglia.


anche: also, even

ha subìto: has been subjected

tempi moderni: modern times

quaranta anni fa (anno): 40 years ago

era piuttosto: was rather more

donne (donna): women

si occupavano (occuparsi): took care (to take care)

figli: children

casa: home

solo poche: only a few

di loro lavoravano (lavorare): of them worked (to work)

mura domestiche: home

maggiore: for the most part

tempo trascorso insieme: (time) passed together

si riuniva (riunirsi): gathered, got together (to get together)

sono cambiate (cambiare): have changed (to change)

contiuna a rimanere: remains

saldo: solid

ai giorni d’oggi: these days

genitori: parents

entrambi: both

detenga (detenere): has, holds (to hold)

un triste primato: a sad record

natalità: birthrate

divorzio: divorce

allargate: widened

le coppie senza: couples without (children)

matrimonio: marriage

che avrebbe: that would have

inorridire: to horrify

età: age

si è alzata (alzarsi): is on the rise, has increased (to rise, to increase)

ci si sposa: you get married

più tardi rispetto ai: much later in respect to

nostri nonni: our grandparents

perché spesso: because often

non lo permettono (permettere): don’t allow (to allow)

stipendio: salary

si percepisce (percepirsi): you receive (to receive)

piuttosto: quite

basso rispetto: low (with) respect

acquistare: to acquire

mettere: to start (a family)


Anche per questo i figli decidono di non lasciare il nido e scelgono di rimanere a vivere con i genitori ben oltre i 35 anni di età, il più delle volte per reale necessità, qualche volta però anche per mentalità: difficile per molti rinunciare ai pasti della mamma, agli abiti lavati e stirati e alle comodità di casa.

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In una società dove l’aiuto dello Stato è minimo, la famiglia si prende cura dei figli anche in età adulta, aiutandoli spesso anche finanziariamente. I nonni svolgono un ruolo molto importante nella crescita dei nipoti. Al pari di perfette babysitter, non è raro che aiutino a crescere e a educare i nipoti, accudendoli quando i genitori si trovano a lavoro. Non sono rari i casi in cui gli anziani rimasti vedovi vanno a vivere in casa con i figli, una soluzione molto più popolare rispetto all’andare a vivere in case di riposo.

Se è vero che si ha meno tempo per sedersi a tavola insieme, incontrarsi e parlare, è altrettanto vero che ci si riunisce sempre per le ricorrenze familiari e religiose, siano esse le feste natalizie o battesimi e compleanni. A dispetto di una generale crisi della famiglia e dei cambiamenti di abitudini e mentalità, i rapporti di solidarietà sono dunque, al di là di ogni retorica, ancora fondamentali nella società italiana e la famiglia rimane il centro della vita affettiva e sociale.


non lasciare: to not leave

nido: nest

scelgono: choose

rimanere: to remain

vivere: to live

ben oltre: well over

abiti: clothes

lavati (lavare): washed (to wash)

stirati (stirare): ironed (to iron)

comodità: comfort

aiuto: help

stato: state

minimo: minimal

prende cura (prendere): takes care of (to take)

aiutandoli (aiutare): helping them (to help)

svolgono: play

un ruolo molto importante: a very important role

crescita dei nipoti: development of their grandchildren

crescere: to raise

educare: to educate

si trovano (trovarsi): are (to be)

rimasti vedovi: left a widower

vanno (andare): go to (to go)

vivere: to live

andare: to go

casa di riposo: rest home

se è vero: if it’s true

si ha meno tempo: you have less time

per sedersi: to sit

incontrarsi: to meet

parlare: to talk

si riunisce sempre: (they) get together always

ricorrenze (ricorrenza): anniversaries

siano esse: whether they would be

le feste natalizie: Christmas holidays

battesimi: baptisms

compleanni: birthdays

al di là di: apart from

ancora: still

rimane (rimanere): remains (to remain)


 

La Pasqua

La Pasqua è una festa cattolica che viene celebrata in tutto il mondo. In Italia questa occasione è molto importante, visto che questo paese è storicamente la sede della religione cristiana. Il giorno preciso della festività varia ogni anno, ma è sempre compreso tra il 22 Marzo e il 25 Aprile. La Pasqua è preceduta da un periodo di penitenza della durata di quaranta giorni, detto “Quaresima”, durante il quale è prevista moderazione alimentare.

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In tutta la penisola italica la Pasqua è festeggiata con tantissime rappresentazioni, più di tremila. Da nord a sud si susseguono processioni, riti religiosi, feste popolari, rappresentazioni sacre, sagre e tradizioni folcloristiche. Interi paesi scendono in piazza, durante la “Settimana Santa”, per celebrare e ricordare il dramma sacro della morte e della resurrezione di Cristo.

A Firenze, in Toscana, durante il periodo di Pasqua è possibile assistere ad un’antica tradizione detta lo “Scoppio del carro”. Storicamente questa usanza risale addirittura ai tempi delle crociate, ovvero le guerre di religione che vennero combattute tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo dai cristiani per liberare la Terra Santa (Gerusalemme). La storia racconta che dopo la liberazione di Gerusalemme nel 1101 d.C., i crociati portarono a Firenze alcune pietre prese dal Santo Sepolcro di Gesù. Sfregandole, accesero un fuoco santo, che venne distribuito al popolo fiorentino come simbolo di purificazione.


festa: celebration

mondo: world

paese: country

storicamente: historically

sede: seat, center

giorno: day

anno: year

compreso: takes place

preceduta (precedere): preceded (to precede)

penitenza: pentence

Quaresima: Lent

durante: during

prevista: planned

alimentare: dietary

tremila: three thousand

nord: north

sud: south

susseguono (susseguire): (they) follow one another (to follow)

sacre: sacred

sagre (sagra): festivals

interi: entire

paesi scendono (scendere): towns descend to (to go down)

ricordare: to remember

morte: death

resurrezione: resurrection

Scoppio del carro: tradional act, particular of this celebration, of setting a cart on fire

usanza: custom

risale: refers to (a specific period in ancient time)

addirittura: quite

tempi (tempo): times

crociate (crociata): crusades

ovvero: that is

guerre (guerra): wars

tra: between

dodicesimo: 12th

secolo: century

liberare: to free

racconta (raccontare): recounts (to recount)

portarono (portare): brought (to bring)

pietre: jewels

sfregandole: slashing them

fuoco: fire

popolo: population, people


Nel corso degli anni questa ricorrenza è diventata tradizione ed è stata poi introdotta l’usanza di trasportare il fuoco santo con un carro. Da allora ogni mattina di Pasqua, un monumentale e antico “Carro di Fuoco”, detto “Brindellone”, viene trasportato da due candidi buoi bianchi fino a Piazza del Duomo, insieme ad un corteo di tradizionali figuranti in costume, trombettieri e sbandieratori del calcio storico fiorentino. L’Arcivescovo accende la miccia di un razzo che simboleggia la bianca colomba di Pasqua. Una volta accesa questa scorre lungo un cavo d’acciaio, attraversa tutta la Cattedrale, e si scontra infine con il Carro, il quale esplode in tutto il suo splendore. Lo spettacolo pirotecnico dura circa venti minuti.

L’imponente carro viene avvolto da nubi, scoppi e scintille sempre più luminose. Le luci diventano lentamente una pioggia coloratissima di verde, viola, rosa, rosso, bianco e blu. Uno spettacolo unico e meraviglioso. Questa antica festa ha sempre richiamato moltissimi fedeli, turisti, cittadini e numerosi contadini della campagna fiorentina, i quali pregano che il rito si svolga senza nessun ostacolo. La tradizione infatti dice che se la cerimonia si svolge senza intoppi, per Firenze si preannuncia un anno positivo. L’ultima volta che la colomba fallì il suo percorso dalla Cattedrale al Carro, fu il 1966. A novembre di quello stesso anno ci fu la tremenda e tristemente famosa alluvione di Firenze, uno dei più disastrosi eventi mai accaduti in Italia.

Dopo il rituale dello Scoppio del Carro, le famiglie si ritrovano per il consueto pranzo di Pasqua. I piatti tipici della Pasqua fiorentina sono i “Biscotti Quaresimali”, squisiti biscotti al cioccolato a forma di lettere dell’alfabeto. Inoltre, la tradizione vuole che sulle tavole non manchi “l’uovo benedetto”. Si tratta di uova sode che vengono portate in chiesa la mattina per essere benedette dal prete. Dopodichè vengono servite durante il pranzo, e chi le mangia godrà della benedizione.


ricorrenza: anniversary

è diventata (diventare): become (to become)

usanza: custom

mattina: morning

antico: ancient

candidi buoi bianchi: snow-white cows

insieme: together

corteo: parade

trombettieri (trombettiero): trumpeters

sbandieratori (sbandieratoro): banner twirlers

calcio: soccer

accende: to light, to turn on

miccia: fuse

razzo: rocket

bianca colomba: white dove

una volta: once

scorre (scorrere): runs (to run)

cavo d’acciaio: steel cord

si scontra infine (scontarsi): (it) finally crashes (to crash)

dura (durare): lasts (to last)

nubi (nube): clouds

scoppi: explosions (made by fireworks)

scintille: sparkling

le luci diventano: the lights become

pioggia: rain shower

fedeli (fedele): believers

cittadini (cittadino): citizens

contadini (contadino): farmers

campagna: country

pregano (pregare): praying (to pray)

rito: rite, ceremony

si svolga (svolgarsi): continues (to continue)

senza intoppi: smoothly

il suo percorso: to follow its road

tremenda: tremendous

tristemente: sadly

alluvione: flood

squisiti: delicious

inoltre: furthermore

tavole (tavola): tables

uova sode: hard-boiled eggs

vengono portate (portare): are brought (to bring)

chiesa: church

prete: priest

dopodichè

vengono: after which they are

pranzo: lunch

mangia (mangiare): eats (to eat)

godrà (godere): will enjoy (to enjoy)

benedizione: blessing


 

Buon anno!

Il Capodanno italiano varia da regione a regione, ma anche da città a città. Il Capodanno di metropoli come Roma, Napoli e Milano è una cosa. Il Capodanno di una città di provincia o di un paesino è tutt’altra cosa. Ovviamente si festeggia ovunque, ma la grandezza della festa, le modalità e persino la partecipazione sono senz’altro diverse.

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Una delle tradizioni più antiche e particolari del Capodanno italiano è quella di lanciare dalla finestra cocci, piatti, bicchieri e oggetti della cucina che sono ormai vecchi, per scacciare tutto il male che si è accumulato nel corso dell’anno. Ancora oggi, in tante case meridionali, la scaramanzia mantiene viva questa usanza popolare.

E se siete a Napoli tra la notte del 31 dicembre e il pomeriggio del 1° di gennaio, vi consiglio di non passeggiare vicino alle finestre… Pensate che una volta un mio amico ha visto cadere giù una lavatrice!

Mentre cade qualche lavatrice, esplodono i fuochi d’artificio. Del resto, i fuochi d’artificio abbelliscono da sempre le feste di tutto il mondo e nel giorno di Capodanno, a Roma e nel Meridione, diventano una vera e propria mania. Tutti vogliono sparare i botti dopo la mezzanotte, non solo per celebrare l’arrivo dell’anno nuovo ma soprattutto, come nel caso degli oggetti vecchi lanciati dalla finestra, per cacciare via gli spiriti cattivi. Ogni anno i botti regalano divertimento e meraviglia, ma anche un consistente numero di feriti.


ma anche: but also

città: town

paesino: small village

si festeggia (festeggiarsi): they celebrate (to celebrate)

festa: holiday

modalità: modality

persino: even

senz’altro diverse: certainly different

antiche: ancient

lanciare: to throw

finestra: window

cocci (coccio): fragments

piatti (piatto): plates

bicchieri (bicchiere): glasses

oggetti (oggetto): objects

cucina: kitchen

ormai: by now

vecchi: old

scacciare: to drive away

male: evil

anno: year

ancora oggi: still today

scaramanzia: superstition (to drive away the evil)

viva: alive

usanza: custom

se siete (essere): if you are (to be)

notte: night

pomeriggio: afternoon

vi consiglio (consigliare): I suggest you (to suggest)

non passeggiare: do not walk

vicino: near

pensate (pensare): think about (to think)

una volta: once

amico: friend

ha visto cadere: saw fall

lavatrice: washing machine

esplodono (esplodere): explode (to explode)

fuochi d’artificio: fireworks

abbelliscono (abbellire): embellished (to embellish)

diventano (diventare): become (to become)

una vera e propria: complete and utter

tutti vogliono (volere): everyone wants (to want)

sparare: to shoot off

botti: crackers, bangers

dopo la mezzanotte: after midnight

celebrare: to celebrate

anno nuovo: new year

cacciare via: to drive away

divertimento: fun

meraviglia: wonder

feriti (ferito): wounds, injuries


Ci sono delle tradizioni uguali in tutta Italia. Tutti, per esempio, mangiano lenticchie e qualche chicco d’uva, o l’uva passa, perché lenticchie e uva, secondo la credenza popolare, portano fortuna e denaro. Per lo stesso motivo si mangia anche il cotechino, chiamato anche zampone, che non è un piatto abituale della cucina italiana.

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Mettere un dito in un bicchiere di spumante e passarlo dietro il proprio orecchio, o dietro l’orecchio di un’altra persona, è un augurio di buona fortuna per il proprietario dell’orecchio. E così, a Capodanno, sono in molti a farlo.

Inoltre gli italiani, sia maschi che femmine, il 31 dicembre indossano dell’intimo di colore rosso, perché oltre a portare fortuna, il rosso assicura amore e fertilità. Ma attenti, la tradizione indica che la biancheria intima indossata a Capodanno deve essere buttata via il giorno dopo. Quando l’anno nuovo arriva, l’importante è come inizia!

Secondo i veri superstiziosi, se la prima persona che vedrete sarà un vecchio o un gobbo, avrete fortuna e anche una vita lunga e felice; se invece la persona che incontrerete per prima sarà un bambino o un prete, avrete una grande sfortuna che porterete con voi per tutto l’anno. Per tutti gli altri italiani, sará la prima cosa che farete a indirizzare il vostro anno… Molti, infatti, scelgono di fare l’amore.

Insomma, il Capodanno italiano è la festa della superstizione. Pochi ci credono sul serio, ma dopo tutto sono usanze così economiche e facili che è sempre meglio non dimenticarsi di metterle in pratica.


uguali: same

mangiano (mangiare): they eat (to eat)

lenticchie: lentils

chicco d’uva: grapes

uva passa: raisins

perché: because

secondo: according

credenza: belief

portano fortuna (portare fortuna): they bring good luck (to bring good luck)

denaro: money

cotechino: large boiled pork sausage

chiamato (chiamare): called (to call)

zampone: pig’s trotter stuffed with minced pork meat and spices

piatto abituale: common dish

mettere un dito: to put a finger

bicchiere: glass

passarlo dietro il proprio orecchio: to run it over your ear

augurio: wish

sono in molti a farlo: many people do that

inoltre: besides

assicura (assicurare): assures (to assure)

amore: love

indica (indicare): indicates (to indicate)

biancheria: underwear

indossata: worn

buttata via: thrown away

il giorno dopo: the day after

inizia (iniziare): it begins (to begin)

vedrete (vedere): you will see (to see)

sarà un vecchio (essere): will be an old man (to be)

gobbo: hunchback

avrete (avere): you will have (to have)

lunga: long

felice: happy

invece: instead

incontrerete (incontrare): you will meet (to meet)

bambino: child

prete: priest

farete (fare): you will do (to do)

indirizzare: to give direction

pochi ci credono (credere): few people believe that (to believe)

facili: easy

meglio: better

non dimenticarsi: not to forget

metterle in pratica: put them into practice


 

Se mangi italiano

Tutto il mondo considera la cucina italiana come un riferimento importante e un esempio straordinario di qualità e ricchezza. La varietà di piatti tradizionali cucinati nel territorio italiano è in effetti amplissima, impressionante, ma per comprendere a fondo la singolarità italiana bisogna in primo luogo sottolineare che non esiste una vera e propria cucina nazionale.

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Uno chef del Veneto, così come una signora marchigiana o molisana o valdostana, non avrà mai una formazione simile a quello di uno chef siciliano o di una signora toscana o ligure. Basta spostarsi anche di 50–100 chilometri, non solo da regione a regione o da provincia a provincia, ma anche, a volte, da comune a comune, per avere un panorama gastronomico sostanzialmente diverso.

È questa la particolarità assoluta della tradizione italiana, un complesso insieme di tradizioni con un unico comune denominatore: la presentazione del menù in cinque portate. In altre parole, in Italia, ovunque siamo, il menù propone una scelta di antipasti, una scelta di primi piatti (pasta, riso, zuppa o minestra), una scelta di secondi piatti (carne o pesce), un contorno (solitamente di verdura o patate) e un dolce.


mondo: world

cucina: cuisine

riferimento: reference

esempio: example

piatti (piatto): dishes

cucinati (cucinare): cooked (to cook)

amplissima: enormous

comprendere: to understand

a fondo: fully

bisogna (bisognare): needs (to need)

primo luogo: in the first place

sottolineare: to stress, to emphasize

vera e propia: real

signora: madam

marchigiana: of the Marche region

molisana: of the Molise region

valdostana: of the Valdosta region

non avrà mai (avere): will never have (to have)

formazione: background

ligure: of the Liguria region

basta spostarsi: it is enough to move

ma anche: but also

a volte: at times

avere: to have

sostanzialmente: substantially

un complesso insieme: a whole complex

portate: dishes, courses (i.e., a five-course meal)

in altre parole (parola): in other words

ovunque siamo: wherever we are

propone (proporre): proposes, offers (to propose)

scelta: choice

zuppa: soup

carne: meat

pesce: fish

contorno: side dish

verdura: vegetable

dolce: sweet, dessert


Detto questo, se ci sediamo a tavola in Lombardia, non è difficile incontrare la cotoletta alla milanese e il brasato e in alcune zone la cassoeula, che si trova anche in Piemonte. Se ci sediamo a Venezia, la polenta con il nero di seppia, i bigoli e le sarde in saor sono imperativi, così come a Genova le trofie con il pesto alla genovese, e a Bologna il bollito e gli agnolotti.

Se poi ci sediamo a tavola a Firenze, la tradizione offre la ribollita e la fiorentina. A Siena, i pici con i funghi porcini e il panforte, a Livorno il cacciucco e in Maremma l’acquacotta e le pappardelle col cinghiale.

A Roma piatti tipici sono la pasta alla carbonara o alla amatriciana, la porchetta e cosi via. Se scendiamo in Campania e ci sediamo tavola a Napoli, in particolare, scopriamo che la vera pizza si cucina in due versioni, la Margherita e la napoletana, e nei ristoranti che conservano il vecchio stile, si mangia ancora su un tavolo di marmo, senza piatto. Ma le tradizioni del Sud non finiscono a Napoli, perché la Puglia è la patria del pesce crudo, la Calabria presenta salumi saporitissimi e la Sicilia ha una tradizione culinaria senza fine, che mescola influenze arabe, spagnole e francesi.

È vero che a Natale dolci tipici come il pandoro e il panettone si trovano dappertutto, e lo stesso accade a Pasqua con le colombe, ma anche in questo caso non si può parlare di tradizione nazionale, ma di ottima distribuzione territoriale, dato che il pandoro è un dolce veronese e il panettone è milanese.

Insomma, se fossi un turista straniero in visita in Italia, mi fiderei di più di un ristorante che si presenta come marchigiano, sardo, toscano o siciliano, piuttosto che di uno che si propone come italiano.


se ci sediamo (sedersi): if we sit down (to sit)

tavola: table

incontrare: to meet

cotoletta: veal or beef cutlet

cassoeula: thick soup

si trova (trovarsi): you find (to find)

nero di seppia: black seppia (cuttlefish ink)

bigoli: typical pasta of Venezia

sarde: sardines

saor: sweet and sour sauce

trofie: typical pasta of Genoa

bollito: boiled meats

agnolotti: filled pasta

offre (offrire): offers (to offer)

ribollita: typical Tuscan soup

pici: typical pasta

funghi porcini: porcini mushrooms

panforte: specific type of cake made in Siena

cinghiale: wild boar

porchetta: roast pig

cosi via: and so on

vera: real

il vecchio stile: the old way

si mangia (mangiare): it is eaten (to eat)

marmo: marble

non finiscono: doesn’t end, finish

crudo: raw

senza fine: without end

mescola (mescolare): mixes (to mix)

spagnole: Spanish

È vero che: it’s true that

dolci tipici: local desserts

si trovano dappertutto (trovarsi): you find everywhere (to find)

lo stesso accade: the same happens

Pasqua: Easter

colombe: cake eaten during Easter

parlare: to speak

se fossi (essere): if I was (to be)

straniero: foreigner

mi fiderei (fidarsi): I’d trust (to trust)

piuttosto: rather than

si propone (proporsi): one that proposes


 

Le tradizioni di matrimonio

Cambiano i tempi ma molto spesso, quando si tratta di convolare a giuste nozze, in Italia alcune tradizioni si perpetuano nel tempo, immutate. In alcuni casi si fa anche ricorso a idee diverse e inconsuete (pensiamo ai matrimoni sulla spiaggia, tanto in voga negli Stati Uniti), in un incrocio di vecchio e nuovo.

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In fatto di matrimoni esistono comunque abitudini e consuetudini ormai consolidate, anche se l’Italia è una nazione eterogenea e le tradizioni nuziali possono presentare delle differenze a seconda della regione. Soprattutto nei piccoli paesi resistono usi e costumi di grande fascino e suggestione, mentre nelle grandi città alcuni di essi sono stati abbandonati. Nell’Italia settentrionale solitamente le nozze sono un avvenimento più sobrio mentre al meridione, dove le famiglie sono più numerose, si tratta di una festa a cui possono partecipare anche centinaia e centinaia di invitati.

Se le spose dell’Antica Roma si vestivano con abiti dai colori sgargianti, la scelta dell’abito bianco rimane ancora la più popolare, nonostante qualche sposa non disdegni l’idea di un abito di nozze più eccentrico e dai colori insoliti. In Italia la sposa non ha l’abitudine di avere delle damigelle, come invece avviene nei paesi anglosassoni. Al contrario, sia lo sposo che la sposa possono avere fino a tre testimoni di nozze ciascuno.


cambiano (cambiare): (they) change (to change)

tempi (tempo): times

spesso: often

quando si tratta: when it comes to

convolare a giuste nozze: to get married

si perpetuano (perpetuarsi): are perpetuated (to perpetuate)

immutate: unchanged

si fa anche ricorso a: they also resort to

pensiamo (pensare): let’s think (to think)

matrimoni: marriages

tanto in voga: very much in vogue

un incrocio: a mix of

vecchio: old

nuovo: new

esistono (esistere): there exist (to exist)

comunque: however

abitudini (abitudine): habits

consuetudini (consuetudine): customs

ormai: by now

soprattutto: above all

piccoli paesi: small towns

resistono (resistere): resist (to resist)

fascino: fascination, appeal

stati abbandonati (abbandonare): they have been abandoned (to abandon)

settentrionale: northern

solitamente: usually

nozze: wedding

avvenimento: event

sobrio: moderate

al meridione: in the southern region

festa: celebration

centinaia e centinaia: hundreds and hundreds

spose (sposa): brides

si vestivano (vestire): they were dressed (to dress)

abiti (abito): dresses

colori sgargianti: showy, flashy colors

la scelta: the choice

rimane (rimanere): remains (to remain)

non disdegni: don’t disregard

non ha l’abitudine: isn’t accustomed

damigelle: bridal party

avviene (avvienire): it happens (to happen)

possono avere fino a: they can have up to

testimoni: witnesses

ciascuno: each


Sono in genere i testimoni ad aiutare lo sposo ad organizzare una serenata nel cuore della notte sotto il balcone della futura moglie, un’abitudine che si sta sempre più diffondendo.

La tradizione vuole che si acquistino delle bomboniere da dare a ciascun invitato: si tratta di un oggetto da regalare a parenti e amici che partecipano alla cerimonia come ricordo delle nozze. Le più classiche sono realizzate in porcellana o argento, anche se ne esistono di innumerevoli tipi, a seconda dei gusti e delle disponibilità economiche degli sposi. Insieme alle bomboniere si consegnano sacchetti di confetti, mandorle sbucciate ricoperte di zucchero. Il numero dei confetti deve essere sempre dispari, per favorire la buona sorte. In alternativa, a volte dopo il taglio della torta gli sposi passano ai tavoli di ciascun invitato offrendo confetti sciolti, sempre in numero dispari.

A proposito di torta nuziale, in tempi passati si aveva l’abitudine di conservare una fetta di torta per darla a coloro che non avevano potuto partecipare alle nozze. Una delle usanze più tipiche della tradizione culturale italiana era quella di preparare la dote per la futura sposa sin da bambina. Mamme e nonne iniziavano da subito a preparare il corredo raccogliendo e mettendo da parte lenzuola ricamate, asciugamani, tovaglie di pizzo e a volte anche preziosi servizi di piatti e bicchieri. Oggi si tratta di una tradizione in buona parte abbandonata ma ancora viva in alcuni piccoli centri.

Se in Italia vi capitasse per caso di imbattervi in un rumoroso corteo di macchine, sappiate che si tratta degli invitati alle nozze che, dirigendosi verso il ricevimento, suonano il clacson per annunciare a tutti le avvenute nozze e per celebrare la felicità della nuova coppia.


aiutare: to help

serenata nel cuore: serenade from the heart

sotto: underneath

moglie: wife

diffondendo: catching on, spreading

bomboniere: small wedding gifts given to the wedding guests from the bride and groom

dare: to give

ciascun invitato: everyone invited

un oggetto da regalare an object to give as a gift

amici (amico): friends

ricordo: memory

argento: silver

anche se ne esistono: even if there are

disponibilità economiche: economic assets

insieme: together

mandorle (mandorla): almonds

sbucciate: peeled

ricoperte: covered

zucchero: sugar

buona sorte: good fortune

taglio: cutting

gli sposi passano: the newlyweds move

tavoli (tavolo): tables

numero dispari: uneven numbers

torta nuziale: wedding cake

si aveva l’abitudine: it was common

per darla a coloro: to give it to those

non avevano potuto: has not been able

dote: dowry

iniziavano: started

il corredo: traditional collection of linens for the bride, prepared by the mother

raccogliendo: collecting

mettendo: placing

lenzuola: bed sheets

asciugamani: towels

tovaglie di pizzo (tovaglia): lace tablecloths

bicchieri (bicchiero): glasses

ma ancora viva (vivere): but it lives on (to live)

vi capitasse (capitare): if you encounter (to meet)

sappiate (sapere): you should know (to know)

dirigendosi verso: going towards

il ricevimento: the wedding party

annunciare: to announce

celebrare: to celebrate

coppia: couple


 

Prova la sua comprensione

Le maschere veneziane, page 44

1. In the early days, what did the masks do for the people?

2. What is the shape of the mask of Gnaga?

3. Describe the mask worn by women during la Moretta.

Il presepe, page 45

1. How are the objects for il presepe generally made?

2. When was the first presepe made and what did it represent?

3. Initially, where was the only place you could find il prespe?

Agriturismo, page 46

1. How or why did agriturismo start?

2. How does agriturismo benefit both the farmer and the traveler?

3. What have some farmers added to their locations to make them more pleasant for travelers?

Il Natale italiano, page 48

1. What is a popular Christmas decoration?

2. Friends and family gather at home during Christmas for what kind of activities?

3. What dish is often served for Christmas Eve Dinner?

 

Test your comprehension

La Pasqua, page 52

1. What animal pulls the cart?

2. What does the rocket symbolize?

3. How long does the fireworks show last?

Buon anno!, page 54

1. What is the ancient New Year’s Day tradition?

2. Fireworks are shot off in the streets for what two reasons?

3. What do people eat on New Year’s Day to bring good luck?

Se mangi italiano, page 56

1. Whenever you are in Italy what will you find offered on the menu?

2. What dish might you find on the menu in Venice?

3. What food will you be offered in Florence and in Sienna?

Le tradizioni di matrimonio, page 58

1. How do weddings differ in Northern and Southern Italy?

2. What is unusual about the wedding dresses in Ancient Rome?

3. What does the husband do for the bride the night before the wedding?