Capitolo 12

Giorni che contano

In questo capitolo

Valori per le date

Operare su giorni, mesi e anni

Che giorno è oggi

Determinare il giorno della settimana

Spesso, lavorando in Excel, capita di dover gestire delle date. Magari avete un elenco di date in cui avete visitato un cliente e dovete contare quante visite gli avete fatto in settembre. Oppure state monitorando un progetto in corso da alcuni mesi e volete conoscere quanti giorni sono trascorsi tra due date.

Excel offre una grande quantità di funzioni che semplificano la gestione delle date. In questo capitolo vedremo come Excel gestisce le date, come confrontare e sottrarre due date, come gestire le varie parti di una data (per esempio il mese o l’anno) e perfino come contare il numero di giorni lavorativi fra due date. Potete fare riferimento alla data di oggi utilizzando l’orologio del computer e impiegarla nei calcoli.

La gestione delle date in Excel

Immaginate che qualcuno, l’1 gennaio 1900 abbia iniziato a contare i giorni. Questo è esattamente il modo in cui Excel considera le date. L’1 gennaio 1900 equivale a 1; il 2 gennaio 1900 equivale a 2 e così via. Tra parentesi, il giorno 25.404 delle date di Excel l’uomo ha camminato sulla Luna e il giorno 36.892 è iniziato il nuovo millennio.

Il millennio, in realtà, è iniziato l’1 gennaio 2001. L’anno 2000 è l’ultimo anno del ventesimo secolo. Il fatto di rappresentare le date come un numero seriale (in particolare il numero di giorni fra l’1 gennaio 1900 e la data in questione) può sembrare strano, ma questo sistema ha ottime ragioni. In questo modo Excel può gestire date comprese fra l’1 gennaio 1900 e il 31 dicembre 9999. Nel sistema di numerazione seriale di Excel, si tratta dei numeri compresi fra 1 e 2.958.465.

Poiché Excel rappresenta le date in questo modo, può gestirle esattamente come se fossero numeri. Per esempio, potete sottrarre una data a un’altra, per scoprire quanti giorni le separano. Analogamente, potete aggiungere il valore 14 alla giornata odierna, per conoscere una specifica data a due settimane da oggi. Sono piccoli trucchi molto utili, ma resta il fatto che siamo abituati a vedere le date rappresentate in formato tradizionale, non come numeri. Fortunatamente, Excel usa i numeri seriali solo “dietro le quinte” e dunque nelle celle del foglio di lavoro troverete le date sempre rappresentate in formato standard: 20-gen-14 o il 20/08/2014.

In Excel per il Mac, il sistema di numerazione seriale parte dall’1 gennaio 1904.

Il modo in cui vengono gestite le date richiede qualche considerazione. Quando un anno viene visualizzato completamente, con quattro cifre, come in 2015, non vi sono ambiguità. Quando invece una data viene scritta in formato abbreviato, per esempio 30/01/15, non è chiaro quale sia l’anno. In linea di principio dovrebbe trattarsi del 2015, ma potrebbe anche trattarsi del 1915. Se il giorno 03/01/15 è la data di nascita di qualcuno, allora il 3 gennaio 2015 compirà 3 o 103 anni? In quei paesi, poi, in cui le date sono scritte come mm/gg/aa, si tratterebbe dell’1 marzo 1915 o dell’1 marzo 2015?

Excel e il sistema operativo Windows hanno un modo standard per interpretare le date abbreviate. Windows offre un’impostazione nella finestra di dialogo Personalizza formato del Pannello di controllo. Questa impostazione determina il modo in cui Excel interpreta gli anni. Se l’impostazione è quella standard, 1930-2029, allora la data 03/01/15 cadrà nell’anno 2015, mentre la data 01/03/45 cadrà nell’anno 1945 e non 2045. La Figura 12.1 mostra questa impostazione. Ecco come configurarla.

Le seguenti istruzioni possono variare a seconda della versione di Windows utilizzata sul computer.

1.Fate clic destro sul pulsante Start, all’angolo inferiore sinistro dello schermo.

2.Selezionate dal menu rapido l’opzione Pannello di controllo.

3.Selezionate l’opzione Orologio e opzioni internazionali.

4.Selezionate Area geografica.

Si aprirà la finestra di dialogo Paese.

5.Si dovrebbe aprire la scheda Formati.

6.Fate clic sul pulsante Impostazioni aggiuntive.

Si aprirà la finestra di dialogo Personalizza formato.

7.Fate clic sulla scheda Data.

8.Nella sezione Calendario, specificate un anno a quattro cifre (l’impostazione standard è 2029) per indicare l’ultimo anno che verrà considerato quando si tratterà di interpretare un anno a due cifre.

9.Fate clic su OK per chiudere le finestre di dialogo.

Per garantire la massima precisione nell’utilizzo delle date, specificate sempre quattro cifre per l’anno.

Figura 12.1 Come impostare il modo in cui vengono interpretate le due cifre di un anno.

Formattazione delle date

Operando sulle date, avrete bisogno di formattare adeguatamente le celle del foglio di lavoro. Può essere interessante sapere che il giorno 1 agosto 2014 è rappresentato dal valore 41852, ma probabilmente non è un valore che possa comparire al posto di una data in una cella di un foglio di lavoro. Per formattare le date, utilizzate la finestra di dialogo Formato celle, rappresentata nella Figura 12.2.

1.Scegliete, se non è già aperta, la scheda HOME della barra multifunzione di Excel.

2.Fate clic sulla piccola freccia che occupa l’angolo inferiore destro del riquadro Numeri.

Si aprirà la finestra di dialogo Formato celle, aperta sulla scheda Numero.

3.Selezionate Data nell’elenco Categoria.

4.Selezionate un formato appropriato nell’elenco Tipo.

In questo modo i numeri seriali verranno visualizzati come date.

Quando inserite una data in una cella utilizzando un formato standard, Excel ne riconosce il formato e assegna automaticamente alla cella il formato appropriato. Potete utilizzare la finestra di dialogo Formato celle per impiegare un altro formato per date a scelta.

Figura 12.2 Utilizzo della finestra di dialogo Formato celle per controllare il tipo di visualizzazione delle date.

La funzione DATA

Potete utilizzare la funzione DATA per creare una data ben formattata a partire da informazioni distinte relative all’anno, al mese e al giorno.

La funzione DATA può essere utile poiché in un foglio di lavoro non sempre le date compaiono come tali. Potreste avere una colonna di valori compresi fra 1 e 12 che rappresentano il mese e un’altra colonna di valori compresi fra 1 e 31 che rappresentano il giorno. Una terza colonna potrebbe contenere gli anni, rappresentati a due o quattro cifre.

La funzione DATA combina i singoli componenti in un’unica data. Ciò facilita la gestione e l’elaborazione delle date nel foglio di lavoro. Ecco come utilizzare la funzione DATA.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =DATA( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella contenente l’anno.

4.Inserite un punto e virgola (;).

5.Fate clic sulla cella contenente il numero (da 1 a 12) che rappresenta il mese.

6.Inserite un punto e virgola (;).

7.Fate clic sulla cella contenente il numero (da 1 a 31) che rappresenta il giorno.

8.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

La Figura 12.3 mostra una colonna di date create con la funzione DATA a partire dai valori tratti dalle prime tre colonne. La colonna delle date è stata formattata in modo esteso.

Figura 12.3 Uso della funzione DATA per assemblare una data a partire dai suoi componenti.

La funzione DATA è particolarmente flessibile. Per esempio, i numeri negativi dei mesi possono essere sottratti dall’anno specificato. In tal modo, la funzione =DATA(2014;-5;15) restituisce la data 15 luglio 2013, poiché il luglio 2013 è cinque mesi indietro rispetto al primo mese del 2014. Analogamente possono essere utilizzati mesi il cui numero è maggiore di 12: la funzione =DATA(2014;15;16) restituisce il 16 marzo 2015, poiché il marzo 2015 è 15 mesi avanti rispetto al primo mese del 2014.

La stessa cosa vale per i giorni. I valori negativi per i giorni vengono sottratti dal primo giorno del mese specificato; valori che “debordano” oltre la lunghezza del mese, passano al mese successivo. Pertanto, =DATA(2014;2;31) restituisce il 3 marzo 2014, poiché febbraio non ha 31 giorni. Analogamente, =DATA(2014;2;40) restituisce il 12 marzo 2014.

Uno spezzatino di date: le funzioni GIORNO, MESE e ANNO

Ciò che può essere unito può anche essere separato. Nel paragrafo precedente, abbiamo visto come utilizzare la funzione DATA per creare una data a partire dai numeri corrispondenti al giorno, al mese e all’anno. Ora vedremo come fare l’esatto inverso: suddividere una data nei singoli componenti, utilizzando, rispettivamente, le funzioni GIORNO, MESE e ANNO. Nella Figura 12.4, le date rappresentate nella colonna A vengono suddivise in giorno, mese e anno, rispettivamente nelle colonne B, C e D.

Figura 12.4 Suddivisione di una data con le funzioni GIORNO, MESE e ANNO.

Isolare il giorno

Isolare la parte relativa al giorno in una data è utile nelle applicazioni in cui ci interessa solo il giorno e possiamo trascurare il mese e l’anno. Per esempio, immaginate di essere proprietari di un negozio e di voler sapere se vi entrino più clienti nella prima metà o nella seconda metà del mese. Siete interessati alle tendenze nell’arco di più mesi. Pertanto il compito può essere quello di calcolare la media del numero di vendite giornaliere in base al giorno del mese.

La funzione GIORNO consente di ottenere solo il giorno da un lungo elenco di date. In tal modo potrete osservare i risultati considerando solo il giorno. Ecco come utilizzare la funzione GIORNO.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =GIORNO( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella contenente la data.

4.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Excel restituirà un numero compreso fra 1 e 31.

La Figura 12.5 mostra come utilizzare la funzione GIORNO per analizzare le attività dei clienti. La colonna A contiene le date seriali di un intero anno (la maggior parte delle quali non sono visibili nella figura). Nella colonna B, è stata estratta la sola parte relativa al giorno. La colonna C mostra i clienti entrati in negozio il relativo giorno.

Figura 12.5 Uso della funzione GIORNO per analizzare l’attività dei clienti.

Queste sono tutte le informazioni necessarie per analizzare se vi sono differenze nel numero di clienti fra la prima e la seconda metà del mese.

Le celle E4 ed E10 mostrano il traffico quotidiano medio di clienti rispettivamente nella prima metà e nella seconda metà del mese. Il valore per la prima metà del mese è stato ottenuto sommando il numero di clienti per i giorni compresi fra 1 e 15 e poi dividendo il valore per il numero totale di giorni. Il valore della seconda metà del mese è stato calcolato allo stesso modo, ma utilizzando i giorni da 16 a 31.

La parte del giorno nelle date, colonna B, è l’elemento chiave di questi calcoli.

Nella cella E4 utilizziamo la formula =SOMMA. SE(B2:B366;"<16";C2:C366)/CONTA.SE(B2:B366;"<16").

Nella cella E4 utilizziamo la formula =SOMMA. SE(B2:B366;">15";C2:C366)/CONTA.SE(B2:B366;">15").

La funzione SOMMA.SE è già stata trattata nel Capitolo 8. La funzione CONTA. SE è stata invece spiegata nel Capitolo 9.

La funzione GIORNO aiuta a scoprire che la maggior parte dei clienti preferisce visitare il negozio nella seconda metà del mese. Questo tipo di informazione può essere molto utile per il proprietario, per pianificare il personale, le offerte speciali e così via.

Isolare il mese

Isolare la parte del mese di una data può essere utile nelle applicazioni in cui ci interessa solo il mese, mentre il giorno o l’anno sono irrilevanti. Per esempio, potreste avere un elenco di date in cui più di cinque dipendenti sono stati in malattia e volete determinare in quali mesi cadono prevalentemente queste situazioni.

Potreste ordinare le date e poi contare il numero per ciascun mese. Non sarebbe troppo difficile, ma non sempre è possibile ordinare i dati in modo da agevolare il conteggio. E, in ogni caso, perché conteggiare manualmente i valori quando potete contare sul miglior software di conteggio mai creato?

La Figura 12.6 mostra un foglio di lavoro in cui la funzione MESE ha estratto il valore numerico del mese (1-12) nella colonna B a partire dalle date “alla rinfusa” contenute nella colonna A. La cella B2 contiene la formula =MESE(A2), replicata e aggiornata all’interno della colonna. Le colonne C e D contengono un riepilogo delle date per mese. La formula utilizzata nella cella D3 è =CONTA.SE($B$2:$B$260;1).

La formula conta il numero di date in cui il valore del mese è 1 (ovvero gennaio). Le celle da D4 a D14 contengono formule analoghe per i mesi da 2 a 12. I dati dimostrano che le assenze per malattia sono prevalenti nei mesi di dicembre e gennaio. Per informazioni sulla funzione CONTA.SE, consultate il Capitolo 9. Ecco come utilizzare la funzione MESE.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =MESE( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella contenente la data.

4.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Excel restituisce un numero compreso fra 1 e 12.

Figura 12.6 Uso della funzione MESE per contare il numero di date che rientrano in ciascun mese.

Isolare l’anno

La possibilità di isolare la parte dell’anno in una data è utile per quelle applicazioni in cui ci interessa solo l’anno, ma non il mese o il giorno. Nella realtà, si tratta di una funzione molto meno utilizzata rispetto a GIORNO o MESE. Ecco come utilizzare la funzione ANNO.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =ANNO( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella contenente la data.

4.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Excel restituisce l’anno a quattro cifre.

Conversione di un testo in una data

In un foglio di lavoro di Excel potreste anche avere dei dati che somigliano a date, ma che, internamente, non sono rappresentati come tali. Per esempio, potreste avere inserito 24-01-15 in una cella, ma, per quanto riguarda Excel, potrebbe trattarsi del 24 gennaio 2015 o della combinazione di un lucchetto. Se si tratta di una data, potete convertirla in un vero valore data, utilizzando la funzione DATA.VALORE.

Nella realtà, qualsiasi formato standard per date inserito in una cella verrà riconosciuto da Excel come una data e convertito di conseguenza. Tuttavia, in alcuni casi (magari perché le date sono state importate sotto forma di testi da una fonte esterna o sono state copiate e incollate in un foglio di lavoro di Excel), occorre ricorrere alla funzione DATA.VALORE.

Perché non lasciare che le date rimangano dati testuali? Perché, anche se possono avere un aspetto accettabile, non potreste utilizzare i testi per eseguire i calcoli che abbiamo visto finora.

La funzione DATA.VALORE riconosce praticamente tutti i formati comunemente utilizzati per rappresentare le date. Ecco, per esempio, come potreste aver inserito la data del 5 agosto 2014:

5/8/14

5-ago-2014

2014-08-05

La funzione DATA.VALORE è in grado di convertire questi “testi” e varie altre rappresentazioni della data in un appropriato numero seriale.

Dopo aver convertito le date in un numero seriale, i valori prodotti potranno essere utilizzati in ogni formula o per eseguire i calcoli descritti in questo capitolo. Ecco come utilizzare la funzione DATA.VALORE.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =DATA.VALORE( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella contenente la data formattata come testo.

4.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Il risultato sarà il numero seriale della data, a meno che la cella in cui viene collocato il risultato sia stata già formattata come una data.

La Figura 12.7 mostra come le date in formato non standard presenti nella colonna A siano state convertite in numeri seriali, utilizzando la funzione DATA.VALORE nella colonna B. La colonna C mostra poi questi stessi valori formattati come date.

Noterete qualcosa di strano nella Figura 12.7. Normalmente non potreste inserire un valore come quello nella cella A4 (02-04-14) senza perdere lo 0 iniziale. Le celle nella colonna A sono state formattate come testi. Questo formato chiede a Excel di lasciare l’elemento così com’è. Il formato Testo è una delle opzioni nell’elenco Categoria della finestra di dialogo Formato celle (Figura 12.2).

Figura 12.7 Conversione di date dal formato testuale al valore seriale, utilizzando la funzione DATA. VALORE.

Notate inoltre che la “data” rappresentata nella cella A8, Feb 9 9, non può essere convertita dalla funzione DATA.VALORE e pertanto la funzione restituisce il messaggio #VALORE!. Excel è in grado di riconoscere ogni tipo di data, ma non è perfetto! In casi come questo, dovrete formattare la data in un altro modo, o DATA.VALORE non sarà in grado di riconoscerla.

Al giorno d’OGGI

Lavorando in Excel, spesso capita di dover utilizzare la data corrente. Ogni volta che stampate un foglio di lavoro, per esempio, potreste voler presentare la data di stampa. La funzione OGGI è perfetta per questo tipo di impieghi, in quanto restituisce semplicemente la data tratta dall’orologio interno del computer. Ecco come utilizzarla.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =OGGI().

3.Premete Invio.

Questo è tutto! Ora nella cella avrete la data fornita dall’orologio del computer. Se la data è errata, non incolpatene Excel! Come tutte le date di Excel, quello che ottenete, in realtà, è un numero seriale; è solo la formattazione Data a mostrare tale valore come una data leggibile.

Come per tutte le funzioni di Excel, potete incorporare questo valore anche in altre funzioni. Per esempio, per conoscere solo il mese della data corrente, potete combinare la funzione OGGI con la funzione MESE:

=MESE(OGGI())

Quanti giorni mancano al mio compleanno?

Dopo una certa età, molte persone vorrebbero che il loro compleanno non si ripresentasse così di frequente, ma se siete ancora fra quelli a cui piace festeggiare, vi basterà inserire in una cella la seguente formula per scoprire quanti giorni mancano al vostro compleanno (supponendo che sia il 13 luglio):

=DATA(2015;7;13)-OGGI()

Con la funzione DATA specificate l’anno, il mese e il giorno del vostro prossimo compleanno. Ciò eviterà che un inserimento abbreviato, per esempio 13/7/2015, possa essere interpretato come un’operazione matematica.

Usando la formula =13/7/2015-OGGI(), otterreste un risultato errato, poiché tale formula dice, in realtà “Dividi 13 per 7, poi dividi il risultato per 2015, infine sottrai al risultato il numero seriale della data di oggi”. Il risultato sarebbe, ovviamente, errato.

È sempre opportuno utilizzare la funzione DATA per rappresentare le date che devono entrare a far parte di operazioni matematiche.

Contare l’età, in giorni

Quando arriva finalmente il compleanno, qualcuno potrebbe chiedersi quale sia, esattamente, la propria età. Ecco un modo curioso per calcolarla: conoscere l’età in giorni!

Excel può aiutare a eseguire questo calcolo. Tutto ciò che dovete fare è contare il numero di giorni compresi fra la data di nascita e la data odierna. Potete eseguirlo con una semplice formula:

=OGGI() – DATA(anno_di_nascita; mese_di_nascita; giorno_di_nascita)

Ecco un esempio, supponendo che siate nati il 15 aprile 1993: =OGGI() – DATA(1993; 4; 15).

Determinare il giorno della settimana

I Beatles hanno scritto una canzone chiamata Eight Days a Week, ma per quasi tutti gli altri, una settimana conta solo sette giorni. La funzione GIORNO.SETTIMANA calcola esattamente in quale giorno della settimana cade una determinata data. In questo modo potrete scoprire se il vostro prossimo compleanno cadrà di venerdì o potrete verificare che la prossima riunione aziendale non cada in un weekend. Ecco come utilizzare la funzione GIORNO.SETTIMANA.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =GIORNO.SETTIMANA( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella contenente la data in questione.

4.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

La funzione GIORNO.SETTIMANA restituisce un numero compreso fra 1 e 7. La Tabella 12.1 mostra il significato di tali numeri.

Tabella 12.1 Valori restituiti da GIORNO.SETTIMANA
Valore restituito Giorno della settimana
1 Domenica
2 Lunedì
3 Martedì
4 Mercoledì
5 Giovedì
6 Venerdì
7 Sabato

Fate attenzione a non confondere i numeri restituiti con le date! Solo perché la Tabella 12.1 mostra che il valore 5 indica il giovedì, non significa che il giorno 5 del mese sia giovedì. I valori restituiti sono fonte di confusione, poiché in genere l’inizio della settimana è di lunedì e non di domenica.

Per riportare a posto le cose, potete includere un secondo argomento, opzionale, che chiede a GIORNO.SETTIMANA di cominciare la settimana da lunedì:

=GIORNO.SETTIMANA(A1, 2)

I numeri da 1 a 7 restituiti dalla funzione GIORNO.SETTIMANA non sono la stessa cosa dei primi sette giorni del mese.

La funzione GIORNO.SETTIMANA consente di estrarre informazioni interessanti dalle date. Per esempio, magari siete a dieta e volete tenere sotto controllo per un mese il numero di calorie che assumete quotidianamente con il cibo: “Magari mi lascio un po’ andare nei weekend, rispetto agli altri giorni della settimana…”. La Figura 12.8 mostra un foglio di lavoro che calcola le calorie medie assunte ogni giorno della settimana nel corso di un mese. Una rapida occhiata ai risultati mostra che i sabati e le domeniche non presentano elevati consumi di calorie; piuttosto dovreste tenere sotto controllo i lunedì e i martedì.

Figura 12.8 Uso di GIORNO. SETTIMANA per scoprire in quale giorno della settimana cade una determinata data.

La settimana lavorativa

In genere una settimana prevede cinque giorni lavorativi (da lunedì a venerdì) e due di festa. D’accordo, alcune settimane sembrano essere di venti giorni lavorativi, ma fortunatamente Excel non confonde la realtà con l’immaginazione! Excel offre due funzioni che consentono di svolgere calcoli legati ai giorni lavorativi.

Determinare i giorni lavorativi in un intervallo di date

La funzione GIORNI.LAVORATIVI.TOT conta il numero di giorni, omettendo però i sabati e le domeniche, in un intervallo di date fornito. Potete aggiungere anche un elenco di altre date da escludere. Questo elenco opzionale sarà costituito da feste nazionali, giorni di vacanza e così via.

La Figura 12.9 mostra un esempio d’uso di GIORNI.LAVORATIVI.TOT. Le celle C3 e C4 mostrano le date iniziale e finale. In questo esempio, la data iniziale è fornita dalla funzione OGGI. Pertanto, il risultato rifletterà sempre un conteggio a partire dalla data odierna. La data finale è rappresentata dall’ultimo giorno dell’anno. La funzione contenuta nella cella C6 è = GIORNI.LAVORATIVI.TOT(C3;C4;C10:C20).

Figura 12.9 Conteggio dei giorni con la funzione GIORNI. LAVORATIVI.TOT.

La funzione considera le celle contenenti la data iniziale e quella finale. Poi considera un intervallo di celle (da C10 a C20) che devono essere escluse dal totale dei giorni lavorativi: feste e vacanze. Potete inserire di tutto qui, ma deve trattarsi di date di Excel. Se una data specificata in questo elenco cade in un giorno lavorativo, allora la funzione GIORNI.LAVORATIVI. TOT la escluderà dal conteggio. Se invece cade in un weekend, non verrebbe considerata comunque. Ecco come utilizzare la funzione GIORNI. LAVORATIVI.TOT.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =GIORNI.LAVORATIVI.TOT( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella contenente la data iniziale.

4.Inserite un punto e virgola (;).

5.Fate clic sulla cella contenente la data finale.

Se volete aggiungere un elenco di date da escludere, continuate con i passi 6 e 7, altrimenti saltate direttamente al passo 8.

6.Inserite un punto e virgola (;).

7.Selezionate le celle contenenti le date delle festività e delle vacanze.

8.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Il risultato è il numero di giorni compresi fra la data iniziale e la data finale che non cadono di sabato o di domenica e neppure nell’elenco opzionale delle date da escludere.

Giorni lavorativi futuri

Talvolta abbiamo delle scadenze o magari dobbiamo imporle a qualcun altro: “Lo voglio pronto in venti giorni lavorativi!”. D’accordo, ma che cosa significa venti giorni lavorativi a partire da oggi? La funzione GIORNO. LAVORATIVO può venire in nostro aiuto. Basta specificare una data iniziale, il numero di giorni lavorativi e un elenco opzionale di feste che non devono essere conteggiate fra i giorni lavorativi (un elenco simile a quello impiegato in precedenza per la funzione GIORNI.LAVORATIVI.TOT). Ecco come utilizzare la funzione GIORNO.LAVORATIVO.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =GIORNO.LAVORATIVO( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella contenente la data in cui deve partire il calcolo.

4.Inserite un punto e virgola (;).

5.Fate clic sulla cella contenente il numero di giorni lavorativi da conteggiare.

Se volete aggiungere un elenco di date da escludere, continuate con i passi 6 e 7, altrimenti saltate direttamente al passo 8.

6.Inserite un punto e virgola (;).

7.Selezionate le celle contenenti le date delle festività e delle vacanze.

8.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.

Il risultato è una data collocata al numero di giorni lavorativi richiesto rispetto alla data iniziale, escludendo anche le date dell’elenco opzionale.

Calcolo del tempo fra due date con la funzione DATA.DIFF

La funzione DATA.DIFF di Excel consente di calcolare il numero di giorni, mesi o anni compresi fra due date. Si tratta di una funzione non documentata, ovvero una funzione che non compare nella finestra di dialogo Inserisci funzione, né nella Guida di Excel. Perché non è documentata? Chi può dirlo, ma certamente è una funzione utile. Un’occasione in più per impressionare i vostri amici e colleghi, sfoderando una funzione misteriosa. L’unico problema è che dovrete ricordarvi come inserirla. Naturalmente non mi offenderò se, per inserirla, sfoglierete le pagine di questo libro davanti a tutti.

La funzione DATA.DIFF accetta tre argomenti:

data iniziale;

data finale;

intervallo.

Il terzo argomento controlla il tipo di risultato restituito dalla funzione (Tabella 12.2).

La Figura 12.10 mostra alcuni esempi d’uso della funzione DATA.DIFF. La colonna A contiene le date iniziali e la colonna B contiene le date finali. Nelle colonne da C a H si trovano formule contenenti DATA.DIFF. La funzione usa le date iniziale e finale di ciascuna riga e l’intervallo indicato sopra ciascuna colonna, da C a H.

Tabella 12.2 Impostazione dell’argomento intervallo di DATA.DIFF
Valore Significato Commento
"d" Giorni Il numero di giorni compresi fra la data iniziale e la data finale, compresi gli estremi.
"m" Mesi Il numero di mesi completi compresi fra le date. Vengono contati solo i mesi che rientrano interamente nelle date. Per esempio, se la data iniziale parte dopo il primo del mese, tale mese non verrà incluso nel conteggio. Potete vedere un esempio nella Figura 10.10.
"y" Anni Il numero di anni completi compresi fra le date. Vengono contati solo gli anni che rientrano interamente nelle date. Per esempio, se la data iniziale parte dopo il 1 gennaio, tale anno non verrà incluso nel conteggio. Quanto alla data finale, anche se si tratta del 31 dicembre, tale anno non verrà considerato. Potete vedere un esempio nella Figura 10.10.
"yd" Giorni, esclusi gli anni Il conteggio inclusivo dei giorni dalla data iniziale alla data finale, ma se due date sono nello stesso anno, l’anno viene ignorato.
"ym" Mesi, esclusi gli anni Il conteggio di mesi completi dalla data iniziale alla data finale, ma se due date sono nello stesso anno, l’anno viene ignorato.
"md" Giorni, esclusi i mesi e gli anni Il conteggio inclusivo dei giorni dalla data iniziale alla data finale, ma se due date sono nello stesso mese e anno, il mese e l’anno verranno ignorati.

Figura 12.10 Conteggio dei giorni, mesi e anni con la funzione DATA.DIFF.

Ecco come utilizzare la funzione DATA.DIFF.

1.Selezionate la cella in cui volete visualizzare il risultato.

2.Inserite =DATA.DIFF( per iniziare la funzione.

3.Fate clic sulla cella contenente la prima data.

4.Inserite un punto e virgola (;).

5.Fate clic sulla cella contenente la seconda data.

Questa data deve essere la stessa o più recente rispetto alla data iniziale, inserita al passo 3, o otterrete un errore.

6.Inserite un punto e virgola (;).

7.Inserite l’opzione relativa all’intervallo.

Nella Tabella 12.2 trovate un elenco di intervalli che potete utilizzare in questa funzione. Ricordatevi di includere il valore fra doppi apici.

8.Inserite una parentesi chiusa, ), e premete il tasto Invio.