© 2019 Rai Com S.p.A.
Rai Libri, Via Umberto Novaro, 18 – 00195 Roma
ISBN e-book 978889316107-7
ISBN stampa 978883971769-6
Foto di copertina © Barbara Ledda
Grafica e impaginazione: PEPE nymi – Milano
Art Director copertina: Giacomo Callo
Graphic Designer copertina: Davide Nasta
Dalle vette delle Alpi alla Valle dei Templi siciliana, dalla rappresentazione ricca di simboli del Cenacolo di Leonardo, a Milano, alle immense pietre dei nuraghi sardi, in Italia le meraviglie sono ovunque. Le diamo per scontate, abituati come siamo a muoverci da una bellezza straordinaria all’altra: maestose rovine romane e sorprendenti chiese barocche, il genio del Rinascimento fiorentino e la luce del Settecento veneziano. Se ci soffermiamo a riflettere, scopriremo che non esiste un secolo in cui in Italia non sia stato creato qualcosa di incredibilmente prezioso. A essere dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità sono stati finora ben cinquantacinque siti in Italia, tantissimi considerate le dimensioni del nostro territorio, una densità che non ha eguali in nessun altro Paese del mondo. Questo libro è un viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca delle meraviglie italiane. Il nostro patrimonio è la nostra identità. Siamo noi. Abbiamo il dovere e la responsabilità di difenderlo.
Questi siti esprimono la nostra storia comune, la diversità delle culture, la relazione fra l’uomo e l’ambiente naturale. Rappresentano l’anima e la memoria delle popolazioni e dei territori che le esprimono. Affermano il valore universale della bellezza e della curiosità, che è la nostra più grande ricchezza.
Alberto Angela, naturalista, giornalista, scrittore, divulgatore, è autore e conduttore, sulle reti Rai, di programmi televisivi di successo, fra cui “Superquark”, “Ulisse”, “Passaggio a Nord Ovest”, “Stanotte a…”, trasmesso anche su Arté, la rete televisiva di cultura franco-tedesca, e “Meraviglie”, venduto in 41 Paesi.
Fra i suoi libri, tutti bestseller tradotti in molte lingue, Una giornata nell’antica Roma, Impero, Amore e sesso nell’antica Roma, Viaggio nella Cappella Sistina, I Bronzi di Riace, I tre giorni di Pompei, San Pietro. Segreti e meraviglie in un racconto lungo duemila anni, Gli occhi della Gioconda e Cleopatra, la regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità.
indice
La grandezza che arriva da lontano
I PALAZZI DI PIETRA DELL’ANTICA SARDEGNA
SIRACUSA E LA NECROPOLI DI PANTALICA
CERVETERI E LA CIVILTÀ ETRUSCA
LA VALLE DEI TEMPLI DI AGRIGENTO
Lo splendore della civiltà romana
VITA E MORTE A POMPEI ED ERCOLANO
IL FASCINO IMMORTALE DI VILLA ADRIANA A TIVOLI
UNA VISITA ALLA ROMA IMPERIALE
CULMINE E DECADENZA DI ROMA IN SICILIA
Il paese dalle mille contaminazioni
AQUILEIA, IL PORTO DELL’IMPERO
CIVIDALE, AVAMPOSTO DEI LONGOBARDI
SAN VINCENZO, UN GIOIELLO DA RISCOPRIRE
LA SFAVILLANTE PALERMO ARABO-NORMANNA
LA SANTA ASSISI DI FRANCESCO E DI GIOTTO
AMALFI, LA PRIMA CITTÀ MARINARA
PISA, LA PIAZZA DELLE MERAVIGLIE
MODENA, IL MEDIOEVO SCOLPITO NEL MARMO
I TESORI DI FEDERICO II IN PUGLIA
GLI SFORZA A MILANO E IL GENIO DI LEONARDO
MANTOVA: ALLA CORTE DEI GONZAGA
LA URBINO DI FEDERICO E DI RAFFAELLO
FERRARA, LA CITTÀ DEL RINASCIMENTO
GENOVA, UNA CITTÀ DALLE MOLTE ANIME
VICENZA, IL TRIONFO DELL’ARCHITETTURA
UNA GARA DI SPLENDORE: LA ROMA DEI PAPI
NOTO, PERLA DEL BAROCCO SICILIANO
IL SECOLO LUMINOSO DELLA SERENISSIMA
Dall’arte alla natura si fa l’Italia
IL MONTE BIANCO, CULLA DELL’ALPINISMO
Meraviglie perdute e ritrovate
Abbiamo ereditato il nostro meraviglioso patrimonio direttamente dalle generazioni passate. Abbiamo il dovere di proteggerlo, conservarlo e consegnarlo intatto alle prossime generazioni che aspettano di ammirarlo. Dedichiamo questo libro a tutte le ragazze e i ragazzi che avranno questo compito delicatissimo e fondamentale. Perché il nostro patrimonio è la nostra identità. Ed è tutto nelle vostre mani, ragazzi. Buona fortuna.
La ricchezza che ci unisce
Quarant’anni fa, nel 1979, l’Unesco individuava il primo sito italiano da proteggere come “Patrimonio dell’Umanità”: le incisioni rupestri della Valcamonica. Da allora, con l’ultima designazione del luglio 2019, quella delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, sono cinquantacinque i siti italiani nella lista Unesco del Patrimonio mondiale. Il Paese con il più ricco patrimonio al mondo, al pari della Cina, la cui estensione, però, è di quasi 10 milioni di chilometri quadrati, oltre trenta volte quella dell’Italia (300.000 chilometri quadrati).
La cosa straordinaria, al di là dei numeri, è che il nostro patrimonio è distribuito uniformemente su tutto il territorio e abbraccia tutti i periodi storici. Andiamo dalla preistoria al Novecento, dalle Alpi alla Sicilia. Si tratta di un patrimonio anche naturalistico, ma soprattutto storico e artistico. Ce ne possiamo accorgere ogni giorno, in ogni luogo. Basta alzare gli occhi e vediamo campanili, torri, oppure montagne che ci lasciano a bocca aperta. Sotto i nostri piedi si nascondono grotte, resti di costruzioni antiche, tracce di civiltà scomparse. E intorno a noi, non c’è città o paesino che non abbia qualcosa che ci lascia pensare con ammirazione al nostro grande passato. Il merito di tanta ricchezza, di tanta bellezza è tutto nostro, dei nostri padri, dei nostri antenati. Costituisce la nostra identità nazionale, rappresenta il nostro modo di vivere, di parlare, di ridere, di amare.
È un patrimonio che ci deve riempire di orgoglio perché non è opera di geni isolati. Leonardo, Michelangelo, Raffaello non nascono ogni giorno, è vero, ma l’Italia ha prodotto e continua a produrre centri di eccellenza straordinari, una realtà di cui ci viene dato atto in tutto il mondo.
E tra le eccellenze straordinarie del nostro Paese va certamente incluso il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha festeggiato i cinquant’anni dalla fondazione. Era il 1969 e l’Italia è stato il primo Paese al mondo a dotarsi di un organismo di polizia specializzato in questo settore. Fino a quel momento nessuno Stato si era attrezzato per contrastare il continuo saccheggio del patrimonio artistico. Soltanto l’anno dopo, infatti, l’Unesco suggeriva ai Paesi aderenti di dotarsi di strumenti efficaci per impedire il commercio di beni illecitamente esportati e favorire il recupero di quelli trafugati. L’Italia aveva dunque preceduto l’Unesco e ha esportato il suo modello organizzativo in tutto il mondo. Sono infatti molti i Paesi che si avvalgono della collaborazione del Comando italiano, attingendo alla sua immensa banca dati. La collaborazione si è intensificata con la nascita dei Caschi Blu della Cultura, una task force italiana formata da storici dell’arte, studiosi, restauratori e carabinieri che si è attivata in situazioni difficili, in Paesi in guerra, come l’Iraq, e nelle zone italiane devastate dai terremoti.
Questo libro, che ripercorre la fortunata serie televisiva “Meraviglie”, intende celebrare il doppio anniversario: i quarant’anni del primo sito italiano indicato dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità e i cinquant’anni del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.